
(AGENPARL) – mer 06 marzo 2024 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 06/03/2024, ore 13:15
Consiglio
Lavori Consiglio: Consiglio dei cittadini per il clima, sconti per residenti sugli impianti di risalita, amnistia per gli attivisti sudtirolesi
**Mozioni di Gruppo verde, Partito Democratico, Süd-Tiroler Freiheit.**
Madeleine Rohrer (Gruppo verde) ha presentato oggi in aula la L’Aula senta il Consiglio dei cittadini e delle cittadine per il clima (presentata dai conss. Rohrer, Foppa e Oberkofler il 25/01/2024), con la quale si chiedeva di incaricare la Giunta provinciale 1. di presentare per iscritto al Consiglio provinciale le proposte del Consiglio dei cittadini e delle cittadine per il clima, una volta conclusi i lavori di quest’ultimo; tali proposte dovranno pervenire contemporaneamente al Consiglio e alla Giunta provinciale; 2. d’invitare in Consiglio provinciale, prima della pausa estiva del 2024, una delegazione nominata dagli stessi componenti del Consiglio dei cittadini e delle cittadine per il clima, in modo che quest’ultimo possa presentare in Aula le proprie proposte; 3. di aggiungere nel Piano clima la menzione del Consiglio provinciale laddove si nomina la sola Giunta provinciale, ad esempio: “I delegati del Consiglio dei cittadini per il clima presenteranno quindi, in una seduta del Consiglio provinciale e in una seduta della Giunta provinciale, i risultati delle loro consultazioni, discutendoli con i/le componenti del Consiglio provinciale, con il presidente della Provincia e con gli assessori e le assessore provinciali.”. Rohrer ha chiarito che il confronto con il Consiglio dei cittadini fornirebbe informazioni e conoscenze importanti su procedimento, applicabile ad altri temi, e dalle proposte.
Alex Ploner (Team K) ha ricordato le affermazioni dei Kompatscher secondo cui “l’autonomia appartiene a tutti”, aggiungendo che anche il clima appartiene a tutti, e anche la scuola, e riferendo per esmepio che non gli era stato possibile portare in aula i risultati di un’audizione svolta nella scorsa legislatura con i rappresentanti del mondo della scuola, perché ci vuole specifica autorizzazione del presidente di commissione. Se c’è un Consiglio delle cittadine e dei cittadini per il clima, è scontato che se ne ascoltino le proposte, con una trasparenza che non c’è stata sempre. Lo scambio di opinioni e vedute va sempre sostenuto.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha detto di non avere nulla in contrario con la mozione, e ricordato che i componenti del Consiglio dei cittadini sono stati scelti dall’ASTAT, ed è giusto incontrarsi, e non nelle commissioni legislative ma in Consiglio provinciale. Questo vive anche del confronto con la popolazione, a pari livello. Oltre a quello del clima ci sono altri temi importanti, come l’abitare per i giovani e la sicurezza: i cittadini vanno democraticamente sentiti anche su questi.
Sandro Repetto (Partito Democratico) ha sottolineato l’importanza dell’audizione del Consiglio dei cittadini e delle cittadine per il clima prima della pausa estiva. Bisogna ricordarsi che il pianeta è stato preso in prestito dai nostri figli, e bisogna occuparsidella crisi climatica e delle sue sfaccettature, considerando anche le contraddizioni che riguardano il mondo dello sci, nuove strade per il turismo, la mobilità.
Zeno Oberkofler (Gruppo verde), cofirmatario, ha chiarito che la tutela del clima riguarda tutti e si può conseguire solo agendo come una comunità e ascoltando i cittadini. Presentare in Consiglio dati e considerazioni del consiglio dei cittadini è importante anche perché non restino nel cassetto e sia possibile adottare certe misure. Per raggiungere gli obiettivi climatici bisogna agire da subito, non all’ultimo minuto.
L’ass. Peter Brunner ha ribadito che la tutela del clima riguarda tutti e che lui ne ha fatto un proprio tema nelle prime settimane da assessore. In molti settori c’è bisogno di recuperare, in altri sono già state attuate misure,si è fatto molto anche per il passaggio da combustibili fossili a combustibili rigenerativi, ma bisogna intervenire ancora ed è necessario che ognuno faccia il proprio compito. Il Consiglio dei cittadini e delle cittadine per il clima è stato costituito a gennaio e si troverá per 5 incontri, le risoluzioni elaborate saranno trasmesse anche al Consiglio provinciale, ma essendo la Giunta la prima committente effetuterá una prima visione delle proposte, per poi trasmetterle al Consiglio. L’invito di una delegazione del Consiglio dei cittadini prima della pausa estiva tuttavia sarà difficile. In ogni caso la Giunta deve anche valutare cosa è possibile attuare nell’ambito delle competenze esistenti. Madeleine Rohrer ha chiesto di trovarsi per una formulazione comune della parte deliberante della mozione, sospendendone la discussione.
Con la Sconti ai residenti in Provincia di Bolzano sugli impianti di risalita, Sandro Repetto (Partito Democratico – PD – Demokratische Partei) ha quindi chiesto di impegnare la Giunta provinciale A. a intervenire affinché le società titolari degli impianti di risalita situati in Provincia di Bolzano, che abbiano ricevuto contributi a fondo perduto, per la costruzione o rinnovamento degli impianti, o beneficino dei bacini artificiali per l’innevamento delle proprie piste da sci, costruiti tramite il contributo a fondo perduto della Provincia, concedano a tutti i residenti e le residenti in provincia di Bolzano, uno sconto tra il 10 e il 15%, sul costo del giornaliero, in qualsiasi località sciistica della provincia di Bolzano, da aggiungersi alle altre scontistiche già previste; B. a prevedere che l’erogazione di contributi pubblici a fondo perduto per il rinnovamento e la realizzazione di impianti sia vincolata all’applicazione di scontistiche generalizzate nella misura minima del 10% – 15% in favore dei residenti della Provincia di Bolzano, pena la restituzione del contributo. Non intendeva, ha detto Repetto, contestare il meccanismo di contribuzione, che ha portato effetti benefici alla provincia, tuttavia a fronte di un continuo aumento delle tariffe e del fatto che non si riducono i flussi di turisti, si rileva il malumore dei cittadini per l’entitá delle tariffe, tanto che molti rinunciano a praticare lo sci. Diverse sono state anche le lettere ai giornali con proteste dei cittadini per questo, anche in relazione ai costi di accesso all’Alpe di Siusi.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha evidenziato gli alti costi degli skipass giornalieri, evidenziando come questi possano pesare a una famiglia di 4 componenti che si trova a spendere 250 € per andare a sciare un giorno. In Austria, ha informato, diverse aree sciistiche offrono una settimana bianca gratuita per imparare a sciare con maestri: forse questo è possibile anche in provincia di Bolzano? In quanto alla scontistica per i residenti, pare non sia compatibile con il diritto UE, ma se i contribuenti finanziano con il proprio contributo dovrebbero avere degli sconti, e questo dovrebbe valere anche per l’energia elettrica.
In quanto maestro di sci e socio della Scuola di Sci di Obereggen, Jürgen Wirth Anderlan (JWA) ha riferito di proposte giá esistenti tramite le scuole di sci, aggiungendo che “il vero problema è che i giovani stanno davanti all’IPhone”. Ha poi citato il caso di un’iniziativa in Val d’Ega, dove tra sci e yoseikan budo la maggior parte dei partecipanti aveva scelto quest’ultima disciplina.
Paul Köllensperger (Team K) ha sostenuto che se si finanziano con soldi pubblici impianti e bacini di innevamento, è giusto avere una contropartita. Lo sci è diventato uno sport per i ricchi, cosa che non si vuole. ha quindi citato gli 11 milioni alla funivia di Tires, aggiungendo che nonostante abusi edilizi e contenziosi non si è chiesta una contropartita. L’irritazione aumenta a fronte delle agevolazioni per i turisti.
Andreas Leiter Reber (Die Freiheitlichen) ha sostenuto che il tema del costo eccessivo dello sci torna spesso in Consiglio, e che il ceto medio non si può più permettere questa attività. Già l’ex consigliera Jasmine Ladurner aveva presentato una mozione sul tema, ma a livello pratico non c’era stato nessun intervento: la SVP dovrebbe spiegare perché una propria mozione non è stata attuata.
Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) ha evidenziato l’importanza dello sci per il turismo e la necessità di investimenti, aggiungendo però che è necessario anche che i residenti siano motivati ad andare a sciare. Si potrebbero introdurre anche giornate di sensibilizzazione allo sci. La mozione sará sostenuta.
L’ass. Daniel Alfreider ha riferito di iniziative già prese, in collaborazione con la Federazione degli impianti sciistici e le scuole di sci. Non potendo discriminare tra le diverse categorie di utenti, era stato deciso di puntare sulla mobilitá, affinché i detentori dell’Alto Adige Pass possano avere degli sconti: tutte le società di impianti di risalita hanno riconosciuto questa necessità. Si tratta di un primo passo, e si comincerá a breve. Va considerato anche che ci sono oppotunità di skipass stagionale economiche per i giovani residenti. La mozione, le cui premesse contengono inesattezze, non sarà sostenuta. Va aggiunto che ci sono criteri molto chiari per i contributi agli impianti di risalita, garantiti anche per favorire i circuiti economici di certe aree. Sandro Repetto ha ringraziato per la risposta e segnalato che negli elenchi delle categorie che hanno accesso agli sconti non ci sono mai i residenti; ha aggiunto che pare sempre più difficile mantenere la tradizione di un mondo che si muoveva intorno allo sci coinvolgendo molto i giovani, com’era in passato. In generale, a fronte di un contributo pubblico, ci vorrebbe un automatismo di ritorno nei confronti della popolazione residente. Messa in votazione, la mozione è stata respinta con 19 no, 4 astensioni e 12 sì.
È stato quindi presentato il Amnistia per gli attivisti sudtirolesi (presentato dai conss. Atz Tammerle, Knoll, Zimmerhofer e Rabensteiner il 07/02/2024), con il quale, come spiegato da Myriam Atz Tammerle (Süd-Tiroler Freiheit) si invita il Consiglio provinciale a pronunciarsi a favore dell’immediata concessione dell’amnistia ai rimanenti attivisti sudtirolesi, e il Ministro della Giustizia nonché il Presidente della Repubblica a procedere quanto prima alla concessione dell’amnistia agli attivisti sudtirolesi degli anni ’60 affinché possano tornare nella loro terra e dalle loro famiglie. Atz Tammerleha considerato in particolare che la grazia concessa a Heinrich Oberleiter nel dicembre 2021 è stata un notevole atto di umanità da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, evidenziando che nella motivazione dell’atto il Presidente aveva constatato che Oberleiter – e quindi indirettamente i “Pusterer Buibm” (in italiano noti come i “quattro bravi ragazzi della valle Aurina”) – non è responsabile di alcun omicidio e non ha ferito nessuno. Ha aggiunto che gli attivisti erano stati spinti alla fuga anche per le torture subite dagli attivisti e le persecuzioni perpetrate verso le famiglie negli anni ‘60.
Jürgen Wirth Anderlan (JWA Wirt Anderlan) ha ricordato una propria mozione analoga riguardante Herbert Fritz, il quale nel frattempo è potuto tornare a casa, e l’ha ritirata.
Harald Stauder (SVP) ha evidenziato come quanto successo allora è inimmaginabile oggi, vivendo nel benessere e in una situazione di convivenza tra gruppi linguistici priva di odio. Le tensioni sono sparite quasi del tutto. In linea di massima, temi così sensibili non dovrebbero andare in un voto o una mozione, ma essere presentati in altra forma. Questi temi non andrebbero trattati in aula ma al di fuori, in un contesto più ampio: per questo la SVP, quando si tratta di temi etnici sensibili e delicati, vota contro.
Paul Köllensperger (Team K) si è detto d’accordo con Stauder. Il voto, sui quali contenuti si può essere d’accordo, viene riproposto a ogni legislatura, quasi come pubblicitá per la propria parte politica. La diplomazia ha funzionato bene in quest’ambito, come dimostra il caso Oberleiter; grazia e amnistia sono un atto individuale. Opportuno sarebbe parlarne con il Presidente Mattarella, ma non in Consiglio provinciale, perché sarebbe un’azione disturbante.
Renate Holzeisen (VITA) ha detto che vista l’esperienza degli ultimi anni con un regime totalitario anche in Italia e il lungo periodo passato da quanto successo, è vergognoso che la diplomazia non sia riuscita a risolvere alcuni cai. Come avvocata che rappresenta i genitori di persone cui era stata imposta la vaccinazione, ha un approccio molto tollerante in quest’ambito.
Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) ha ricordato di conoscere da vicino Heinrich Oberleiter, purtroppo morto poco dopo la liberazione, e aggiunto che rilasciare delle persone che ora sono già anziane non rappresenterebbe un problema per la sicurezza. si potrebbe interessare del tema la presidente Meloni in visita la prossima settimana.
Sandro Repetto (Partito Democratico) ha trovato delle inesattezze nella mozione: in particolare, non si tratterebbe di amnistia, di competenza del Parlamento, ma di grazia. Bisogna quindi correggere e rendere conseguente il testo. Dopo la sentenza 200/2006 della Consulta è chiaro che la decisione è del Presidente della Repubblica, ma proprio per questo non è opportuno che il Cconsiglio intervenga. In quanto ai nuovi elementi emersi che sarebbero prova di una condanna ingiusta, dovrebbero essere valutati da un tribunale. Va detto poi che l’Italia non ha mai avuto rivendicazioni imperialistiche sulla provincia di Bolzano, attenendosi ai fatti storici; privo di fondamento è il paragone con i partigiani. Egli voterà contro il documento.
La discussione della mozione riprenderà alle 14.30.
**(MC)**
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