
(AGENPARL) – mer 28 febbraio 2024 ORDINE DEL GIORNO
“ALLUNGAMENTO PORTO CANALE ”
APPROVATO ALL’UNANIMITA’
NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL
27 FEBBRAIO 2024
Gruppo Consigliare
Lega Cervia
OGGETTO:
ODG – ALLUNGAMENTO PORTOCANALE.
PREMESSO
che il porto canale di Cervia nasce come spazio di imbarco del sale, infatti collegava le saline al
mare, assicurando loro la linea produttiva, permettendo di imbarcare ed esportare per via marittima
il sale prodotto, mentre oggi rappresenta uno dei più attrezzati porti turistici della riviera romagnola;
che fino alla prima metà dell’Ottocento le condizioni del porto erano tali da rendere necessaria una
manutenzione continua. Alcuni disegni trovati recentemente mostrano come la Torre San
Michele e il magazzino adiacente siano stati costruiti sulla riva del mare e nel corso degli ultimi
trecento anni la costa sia avanzata di circa un km. Al fenomeno si poneva rimedio semplicemente
con l’allungamento delle banchine usando i fusti dei pini per formare le cosiddette palate;
che il canale cervese diventa presto approdo stabile dei pescatori di Chioggia e di Goro, dando
origine fin dall’ottocento all’insediamento del Borgo Marina, area con una vita commerciale propria,
che vede nascere osterie e negozi con un’identità culturale marinara diversa da quella salinara;
che con il Novecento inizia anche l’interesse verso la nautica da diporto e la zona dei pescatori
non resta a lungo estranea allo sviluppo turistico che si dilata lungo le sue sponde, portando alla
nascita della darsena turistica;
che negli ultimi decenni si è sviluppata una fiorente attività economica, ovvero quella
dell’allevamento della famosa e prestigiosa cozza di Cervia, che ad oggi occupa numerosi marinai
imbarcati sulla flotta cervese oltre ad essere apprezzata ed esportata in tutt’Italia e in numerosi
paesi europei;
che il nostro porto ospita alcuni cantieri navali, tra cui quello di “De Cesari” di comprovata fama
internazionale, attività estremamente penalizzate dal basso pescaggio;
che sul canale sorge un importante e prestigioso circolo nautico;
che il problema dell’insabbiamento del porto canale, unito alle basse maree, a volte non permette
la fuoriuscita delle imbarcazioni, creando seri problemi al diporto e alle cozzare, in quanto le barche
toccando il fondale rischiando danni alle eliche, agli assi, alle chiglie e alle carene;
che i ripascimenti effettuati negli anni nella zona nord di Milano Marittima, hanno fatto sì che milioni
di metricubi di sabbia siano stati trasportati dalle mareggiate nella zona di corrente zero, ovvero
nella zona del porto canale, mettendo così a rischio anche la darsena, infatti la sabbia in eccesso
ha creato una sorta di scivolo che permette al mare di colpire in modo più violento il porto e far
penetrare le onde danneggiando le barche ormeggiate;
che negli anni sono stati sperimentati sistemi per mantenete pulita l’imboccatura del porto, come
quello fallimentare degli eiettori, progetto abbandonato perché totalmente inefficace ed
estremamente costoso sul piano energetico;
CONSIDERATO
che il porto è un importantissimo punto di riferimento per l’economia cervese ed in particolare per
il turismo, lo sport, la pesca e il diporto oltre a rappresentare la nostra storia e cultura, basti pensare
allo sposalizio del mare, l’evento centenario nel cuore di tutti i cervesi e non solo;