
(AGENPARL) – ven 09 febbraio 2024 Arriva la petizione dalla parte degli animali per dire basta ai fuochi d’artificio, firmata dall’Associazione Nazionale Vialibera
Una iniziativa speciale dalla parte degli animali per tutelarli e difenderli. “Mentre tu ti diverti, io muoio di paura”. Sembrano queste le parole che invocano gli occhi atterriti di un cane con la cui immagine ha preso inizio la campagna di raccolta firme per una petizione nazionale promossa dall’Associazione Vialibera APS.
Tra il 2012 e il 2023 si sono registrati in Italia 6 morti e 3.220 feriti gravi a causa di petardi e fuochi d’artificio utilizzati nella sola notte di Capodanno https://www.lapresse.it/economia/2023/12/28/capodanno-46-milioni-di-italiani-al-ristorante/. Ad affermarlo è la Società Italiana di Medicina Ambientale in una nota in cui mette in guardia dai rischi che si corrono nella notte del 31 dicembre di ogni anno. “Non sono solo gli esseri umani a subire le conseguenze dei botti – afferma la Sima – si stima che nell’ultima notte dell’anno siano circa 5mila gli animali, tra domestici e selvatici, che perdono la vita per cause dirette e indirette riconducibili a petardi ed esplodenti”.
Il problema è che, ormai, petardi, fuochi artificiali ed esplosioni d’arma da fuoco, non vengono usati soltanto a capodanno o alle feste patronali ma in tutti i periodi dell’anno e per le occasioni più disparate, non da ultimo per puro ed imbecille piacere. Chiunque, anche senza la benché minima conoscenza del loro utilizzo, può acquistare impunente qualunque ordigno di carta mettendo a rempentaglio non solo la propria vita ma anche quella di altre persone e degli animali, domestici e selvatici. Tra questi ultimi dobbiamo ricordare quelli che popolano boschi, riserve e parchi in cui è addirittura vietato qualunque tipo di inquinamento acustico o altre attività che possano provocare incendi o squilibri nei delicati ecosistemi che li ospitano. Non meno importante, naturalmente, è l’equilibrio dei ritmi circadiani che vengono gravemente compromessi per via dei disturbi del sonno soprattutto per le persone anziane, i bambini e gli ammalati.
E’ appena quindi il caso di osservare come i dati riportati, se riferiti all’intero anno, dovrebbero essere rivisti a tassi percentuali a due cifre.
Si pone quindi anche un problema ambientale che però estende i suoi tentacoli anche all’inquinamento dell’aria dove, durante tutto l’anno, i fuochi d’artificio sono responsabili di circa il 6% di PM10 presente nelle città italiane, il famigeratto particolato aerodisperso che può provocare gravissimi effetti sulla salute dell’uomo.
La vice presidente dell’Associazione Vialibera, Monica Pucci, ha dichiarato: “Intendiamo sollecitare tutti i livelli delle amministrazioni pubbliche affinché queste attività vengano vietate insieme alla vendita a chiunque degli ordigni. E’ necessario che solo personale specializzato possa maneggiare tali ordigni ed esclusivamente previa autorizzazione delle autorità sulla base di eventi eccezionali. E’ un appello rivolto soprattutto ai comuni che poi sono i diretti responsabili della salute pubblica nonché della salvaguardia ambientale. Una regolamentazione rigorosa e ragionata del problema potrebbe evitare veri e propri disastri e sarebbe coerente con l’onda lunga del “green” di cui si fa un gran parlare senza però attuare provvedimenti che non siano soltanto quelli del trasporto privato”.