
(AGENPARL) – gio 01 febbraio 2024 COMUNICATO STAMPA
COMIFAR, NUOVA PROCEDURA DI LICENZIAMENTO PER 41 ADDETTI DEL CUSTOMER
SERVICE. IN STATO DI AGITAZIONE I DIPENDENTI DEL GRUPPO LEADER DELLA
DISTRIBUZIONE FARMACEUTICA IN ITALIA
10 ORE DI SCIOPERO E ASSEMBLEE DA GESTIRE A LIVELLO TERRITORIALE.
IL 5 FEBBRAIO ASSEMBLEA NAZIONALE UNITARIA
Roma, 1 febbraio 2024 – Scatta lo stato di agitazione per i
dipendenti di Comifar, il gruppo leader della distribuzione
farmaceutica in Italia. Alla base della mobilitazione, proclamata dai
sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, i nuovi
esuberi annunciati dalla direzione societaria nel customer service
dopo la riorganizzazione avviata negli ultimi anni. L’ultima
procedura di licenziamento collettivo coinvolge complessivamente 41
lavoratrici e lavoratori impiegati nei reparti front-end, omeopatia,
teleselling e transfer order. L’impatto maggiore dei licenziamenti
riguarda la sede di Roma / Morozzo, con un esubero di 35 persone, ma
ad essere coinvolte sono anche le sedi di Torino (1), Lamezia (1),
Teramo (2), Misterbianco (1) e Novate Milanese (1).
La protesta è organizzata con un pacchetto di 10 ore di sciopero, da
gestire con modalità che verranno definite anche a livello locale,
ed un programma di assemblee territoriali da svolgersi nelle prossime
settimane. Il 5 febbraio le organizzazioni sindacali hanno intanto
convocato l’assemblea nazionale unitaria per fare il punto sulla
vertenza.
Per i sindacati, che in un comunicato sindacale unitario
stigmatizzano la terza riorganizzazione avviata da Comifar negli
ultimi anni, “è inaccettabile ed ingiustificabile che una società
leader di mercato, i cui andamenti commerciali e gestionali sono
positivi, decida in breve tempo di ristrutturare un reparto già
oggetto di tagli e riduzioni orarie e contrattuali”. Ad essere
coinvolti, sottolinea la nota unitaria, “lavoratrici e lavoratori
che con sacrificio e responsabilità hanno già accettato di ridursi
l’orario di lavoro e cambiare reparti e orari per potersi
assicurare un futuro professionale sereno”.
“Questa – sottolineano le organizzazioni sindacali – per noi è
una mancanza di rispetto ed un tradimento della fiducia delle persone
che lavorano in Comifar. Non ci fidiamo più di chi dietro
all’obiettivo del profitto e della produttività continua a
licenziare le persone, rinnegando progetti gestiti con accordi
sindacali di grande rilevanza solo pochi mesi prima”.
Federazione Italiana Sindacati Addetti Servizi Commerciali Affini e
del Turismo
Aderente a UNI GLOBAL UNION, UITA e ITF
http://www.fisascat.it/site/news/sciopero_turismo_ristorazione_collettiva