[lid] Il settore turistico calabrese conta della presenza di oltre 18 mila imprese registrate nel III trimestre dell’anno 2023 (+1,4% rispetto allo stesso periodo del 2022), rappresentando il 9,7% del complesso dei settori economici regionali.
In particolare, il peso maggiore risulta essere quello del settore della ristorazione (68,3% ), seguito da quello dell’alloggio (9,5%); mentre il fanalino di coda racchiude il settore dell’advertising e dei tour operator (2,4%).
Con riferimento alla distribuzione territoriale, la maggiore percentuale delle imprese turistiche è concentrata nella provincia reggina (12,5%), seguita dalle provincie di Cosenza (10,6%), Catanzaro (9,8%), Crotone (8,7%) e Vibo Valentia (8,2%).
Guardano alla dimensione lavorativa, in base ai dati del III trimestre 2023, la regione Calabria offre lavoro nel settore turistico a quasi 56 mila addetti, oltre 2 mila unità in più rispetto al III trimestre del 2022, sebbene vi sia da precisare che la media regionale di addetti per impresa (3) rimane inferiore rispetto a quella nazionale (4,6).
In Calabria si concentra il 2% degli alloggi Airbnb disponibili in Italia, per un totale di oltre 16 mila, incrementati del 21,2% rispetto al mese di agosto 2022. La provincia con il maggior numero di alloggi è Cosenza, seguita da Vibo Valentia e Reggio Calabria.
Cresce, dunque, anche l’offerta alternativa regionale, confermata dalla quantificazione di oltre 161 mila prenotazioni di alloggi Airbnb in Calabria tra Gennaio e Settembre 2023, che rispecchia un incremento dello +28.5% rispetto al 2022, sebbene in termini percentuali le prenotazioni su territorio calabrese rappresentino solo l’1% delle prenotazioni nazionali.
L’evoluzione positiva dell’offerta extralberghiera regionale è avvalorata anche dati dell’indagine svolta nel settembre 2023 da ISNART per conto di Unioncamere e di Unioncamere Calabria, nell’ambito dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio, su un campione di imprese ricettive regionale. In base all’indagine, il 23,4% delle imprese valuta l’attuale andamento delle vendite per il 2023 in aumento rispetto al 2019 ( con in testa il settore extra alberghiero che riporta un valore superiore alla media, 25,7% contro il 21% di quello alberghiero); mentre il 58,7% del campione lo valuta stabile (in questo caso senza grosse distinzioni tra comparto alberghiero ed extraalberghiero).
Tali riflessi si evidenziano anche andando ad analizzare la valutazione delle imprese sulla variazione media dell’andamento delle attuali vendite 2023 rispetto al 2019, che mentre per il comparto extralberghiero si esprime in un valore positivo (+1,53), per quello alberghiero si traduce in un valore medio negativo (-1,47).
Guardando alle previsioni delle imprese per l’intero 2023, alla luce dei costi sostenuti e delle prenotazioni attualmente ricevute, solo il 13% delle imprese alberghiere pensa di chiudere con una perdita (contro il 20,8% delle imprese extralberghiere), sebbene sempre in valori percentuali, sia il comparto extralberghiero che valuta di chiudere positivamente il proprio bilancio (44,6% contro il 31% delle strutture alberghiere).
L’indagine svolta da ISNART per conto di Unioncamere e di Unioncamere Calabria, nell’ambito dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio, ha investito nel corso dell’estate un campione di 1.253 visitatori italiani e stranieri (che hanno alloggiato sia in strutture ricettive che in abitazioni private) durante il loro soggiorno nella regione al fine di rilevare i comportamenti turistici e di consumo.
Secondo i primi risultati d’analisi, nell’estate 2023 la motivazione balneare si mantiene al primo posto (54%), seguita da quella culturale (30,4%; in linea con la media Italia).
Riguardo i canali di comunicazione, il ruolo forte di Internet nella scelta del soggiorno (48%) si allinea al dato medio Italia; si rileva, come di consueto, un marcato fenomeno di repeating (43,1%; quota, in proporzione, superiore alla media nazionale del 15%).
Internet influenza la scelta di quasi 1 turista su 2 (48%), quota che sale al 75,4% nel caso di Reggio Calabria.
In linea con il dato medio nazionale, l’estate 2023 si caratterizza per una spesa maggiore per l’alloggio (66,4 euro) che ha influenzato i consumi sul territorio (51,4 euro), che invece diminuiscono.
Una volta a destinazione, l’88,4% dei turisti fa gite al mare; il 48%, complice la natura anche montuosa della regione, si gode escursioni e gite nel verde. Seguono le attività culturali come visite ai Centri Storici (31,3%) ed a musei e mostre (13,4%).
Interessanti anche un 18% che si dedica allo shopping, “oliando” il sistema economico regionale, un 17% alle degustazioni enogastronomiche ed un 16% che partecipa alla rassegna di eventi tradizionali e folkloristici nel territorio (+12,4% sulla media Italia), rafforzando l’importanza del prodotto “cultura” nel periodo estivo, più congeniale.
Per quanto attiene le caratteristiche del turista medio, 3 turisti su 5 viaggiano in coppia (senza bambini) e 2 turisti su 5 appartengono alla generazione Y e generazione X.
“E’ indubbio che, per quanto si rilevino delle previsioni di crescita ed in costante miglioramento, in generale il settore turistico viaggi ancora sotto i livelli pre-Covid– afferma Antonino TRAMONTANA, Presidente di Unioncamere Calabria– Per di più, il presente contesto economico potrebbe gravare sui modelli di acquisto per il resto dell’anno e non solo, con turisti sempre più alla ricerca di un buon rapporto qualità-prezzo, di località vicine e di offerte di viaggio brevi, e con una particolare attenzione verso la sostenibilità ambientale e sociale.
A tal riguardo, Unioncamere Calabria, per conto e in collaborazione con il sistema camerale calabrese, nonché in allineamento con le azioni dell’Unioncamere nazionale, è impegnata a supportare il comparto turistico calabrese su più fronti. Si parte in primis dall’importante funzione di Osservazione Economica, attraverso l’implementazione un ecosistema digitale nazionale realizzato per dare supporto alle strategie della PA ma anche del sistema economico territoriale, per arrivare alla realizzazione di azioni di potenziamento delle destinazioni turistiche e di supportare allo sviluppo e alla valorizzazione degli asset (punti di forza) della destinazione, senza trascurare le importanti attività formative e di accompagnamento nel percorso di qualificazione della filiera turistica regionale.
Unioncamere Calabria è impegnata nella realizzazione di diversi tavoli di co-progettazione, tra tutti quello relativo alla destinazione “La Calabria dei Borghi”, e attualmente ha sottoscritto due protocolli di intesa con il Dipartimento Sviluppo Economico E Attrattori Culturali e il Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria. Il ruolo che l’unione regionale è chiamata a svolgere è un ruolo di supporto fattivo verso gli operatori turistici e tutti gli stakeholder di riferimento, sostenendo l’implementazione e la crescita delle partnership, anche pubblico-private, indispensabili se si vuole puntare ad una migliore offerta turistica regionale (qualificata e integrata) e alla sua destagionalizzazione. Essendo il turismo un settore di rilievo per l’intero territorio nazionale, è indubbio che la sua valorizzazione non può peraltro non prevedere un coinvolgimento fattivo dei principali attori su più livelli, centrale, regionale e locale, sia in fase attuativa ma anche in quella strategica. Anche a tal riguardo il sistema camerale calabrese è aperto al confronto e alle iniziative volte alla valorizzazione delle nostre eccellenze e del Made in Italy”.