
(AGENPARL) – mar 28 novembre 2023 Manovra, Cavallaro (Cisal): giudizio resta favorevole ma serve un
ulteriore sforzo
Roma, 28 Nov. “Confermiamo il giudizio favorevole rispetto al complesso
delle misure adottate dal Governo perché molti degli interventi
normativi andranno a favore di lavoratori dipendenti e famiglie con
redditi medi e bassi, così come avevamo chiesto. Positiva anche la
rimodulazione del Pnrr. Non mancano, tuttavia, alcune criticità come la
mancata previsione del decalage per il taglio del cuneo contributivo,
che va a penalizzare chi supera anche di poco le soglie dei 25000 e
35000 euro. Rispetto a tale ipotesi abbiamo anche chiesto la possibilità
di sterilizzare, ai fini dell’applicazione del taglio del cuneo, gli
incrementi derivanti da rinnovo dei contratti di lavoro, in analogia con
quanto già previsto per gli statali. Manca poi un’estensione ulteriore
della decontribuzione totale fino al 2026 per lavoratrici con almeno 2
figli e lavoratrici con rapporti discontinui e l’attribuzione del
beneficio anche al lavoratore padre. In materia di pubblico impiego ci
sono le condizioni per avviare il rinnovo dei contratti, ma abbiamo
ribadito la necessità di verificare la possibilità di reperire ulteriori
risorse nel 2024, magari attraverso risparmi di gestione. Sulla
previdenza va rivista la norma che taglia le pensioni di alcune
categorie di dipendenti pubblici. Inopportuno, altresì, aver inasprito
le condizioni per ‘Ape Sociale’ e ‘Opzione Donna’. Abbiamo ribadito la
necessità di misure a sostegno della scuola, sia per la tutela e la
valorizzazione del personale che per il potenziamento delle strutture,
mentre per la famiglia abbiamo chiesto l’impegno di recuperare i 100mila
posti di asili nido inizialmente previsti dal Pnrr. Infine si è
rimarcata la necessità di ulteriori risorse per il trasporto pubblico
locale e il rinnovo contrattuale della categoria”. Lo ha detto il
segretario generale della Cisal Francesco Cavallaro a margine della
riunione governo-sindacati a Palazzo Chigi presieduta dal presidente del
Consiglio Giorgia Meloni.