
(AGENPARL) – gio 26 ottobre 2023 Buonasera,
in allegato il comunicato stampa della mostra Viaggio di luce presentata
questa mattina a *Palazzo Medici Riccardi *alla presenza di *Letizia
Perini*, consigliera
della Città Metropolitana di Firenze delegata alla Cultura, *Valentina
Zucchi*, curatrice del museo di Palazzo Medici Riccardi e* Sergio Risaliti*,
curatore della mostra.
Da questo link https://we.tl/t-p4BL34xy75 è possibile scaricare una
selezione di fotografie dell’allestimento della mostra,
Rimango a disposizione per ulteriori informazioni
Un saluto
Ludovica Zarrilli
Comunicato stampa
*VIAGGIO DI LUCE*
*Claudio Parmiggiani – Abel Herrero*
un progetto di Museo Novecento
a cura di *Sergio Risaliti*
promosso da Città Metropolitana di Firenze
Organizzazione MUS.E e Associazione Kontainer
Palazzo Medici Riccardi, Galleria delle Carrozze
Dal 27 ottobre al 21 gennaio 2024
*Firenze, 26 ottobre 2023* – Venerdì *27 ottobre* apre al pubblico *Viaggio
di luce*, lo straordinario progetto espositivo che accomuna per la prima
volta le opere di *Claudio Parmiggiani* e *Abel Herrero* e che si farà
spazio nella *Galleria delle Carrozze* di *Palazzo Medici Riccardi fino al
21 gennaio 2024*.
La mostra – un progetto del *Museo Novecento* promosso dalla *Città
Metropolitana di Firenze*, curato da *Sergio Risaliti* e organizzato da
*MUS.E* e *Associazione Kontainer* – riunisce le opere di due artisti di
origini distanti ma accomunati dalla reciproca poetica e sensibilità verso
il linguaggio pittorico.
A Palazzo Medici Riccardi approda dunque un viaggio iniziato nel 2006,
quando Abel Herrero decise di ‘ospitare’ e curare al Museo Nacional de
Bellas Artes de La Habana l’installazione *Silencio a voz alta* di Claudio
Parmiggiani, la più grande *Delocazione* ambientale mai realizzata
dall’artista, celebre per le sue opere di cenere e fumo realizzate a
partire dal 1970. Quella collaborazione artistica, coronata a Cuba, si
ripropone adesso, a Firenze, in forma più compiuta e in un inedito
allestimento dove confluiscono in un unico spazio condiviso le opere dei
due artisti.
Nella *Galleria delle Carrozze* – strano ed estraniante gioco del destino
nel passaggio di mano da veicoli di terra a quelli di acqua – *quattro
grandi barche *scivolano verso una meta distante, irraggiungibile; o forse
si allontanano dal punto di partenza, sperando di approdare a una terra
sconosciuta, vergine, per dare inizio a una nuova civiltà dell’arte. Come
memorie di un viaggio, sono quasi diventate ombre di se stesse. Viaggiano
nell’immobilità. Le *barche di Parmiggiani* trasportano un carico speciale,
fatto di polveri di colori diversi, materiali miracolosi, preziosi,
quintessenza di una storia gloriosa: pigmenti puri, l’inalienabile sostanza
di ogni apparizione pittorica. Rosso, giallo, blu e verde. Colori in
viaggio verso la luce, fondamento e origine dello sguardo, dello stupore
davanti al miracolo del reale che resiste al nullificante nulla.
“*Non ho una concezione nichilista della vita perché non so nemmeno cosa
sia la vita. Sento che è un grande dono; il dono di poter osservare il
mondo, di poter osservare gli occhi di un mio simile, il miracolo di poter
camminare su questa terra*”, ha spiegato Claudio *Parmiggiani*.
*Alle pareti le grandi tele monocrome* di altrettanta purezza cromatica
firmate da *Abel Herrero*. Mari di un verde luminoso e acido, di un giallo
accecante e nervoso, di un blu gravido di profondità notturna, di un rosso
come il sangue e il nettare dionisiaco, di un nero che mentre nasconde
svela l’origine della luce. Grandi superfici agitate, un mare di colore,
onde immobili che cavalcano una dopo l’altra, una sull’altra e che ci
affrontano come muri saturi di colore. *Herrero* opera una riappropriazione
in chiave contemporanea del classico soggetto della veduta marina, che qui
diventa una rappresentazione della condizione umana, “un paesaggio della
società massificata e dell’ideologia del produce-consuma-produce…
Paesaggio dell’assimilazione passiva, della sopportazione della dottrina
dell’alienazione e dell’impossibilità di accedere alla contemplazione in
quanto categoria psicologia sempre più negata”, spiega Herrero.
“*È vero, come dimostrano gli scavi effettuati, che una volta sotto l’area
in cui sorge Palazzo Medici Riccardi, scorreva un fiume* – commenta *Letizia
Perini*, consigliera della Città Metropolitana delegata alla Cultura – *ma