
(AGENPARL) – ven 13 ottobre 2023 Comunicato Stampa
Consegnate all’ASFO le chiavi della “Casa Intelligente” destinata a persone affette da autismo
Pordenone, 13/10/2023
La “Casa Intelligente” è stata realizzata in soli 8 mesi a Villanova, sul retro del Centro “Gloria Lanza”, grazie all’assegnazione di un Bando relativo ad un progetto di riqualificazione urbana. L’edificio ad un piano di 760 mq con un giardino di ben 1000 mq sarà destinato ad housing sociale per persone affette da autismo, che qui potranno trovare uno spazio accogliente ed inclusivo.
Alla cerimonia di consegna delle chiavi da parte del Comune all’Azienda Sanitaria del Friuli Occidentale, che terrà in gestione quegli spazi, hanno partecipato il sindaco Alessandro Ciriani, l’assessore alle politiche sociali Guglielmina Cucci, il direttore dei servizi sociosanitari di ASFO Carlo Francescutti e la presidente dell’associazione La casa dell’autismo Anna Facondo. Numerose le persone convenute all’inaugurazione, provenienti dal quartiere o legate ad associazioni coinvolte nel progetto.
«Il fabbricato su cui ora sorge la “Casa Intelligente” – spiega il sindaco Ciriani – era fatiscente e inagibile: un vero pugno nell’occhio all’interno di un quartiere che ha già conosciuto importanti opere di riqualificazione come quelle della Festa in Piassa e del Palazen, destinate all’intera comunità. Oggi i casi di autismo aumentano in modo esponenziale e presuppongono, da parte delle istituzioni, una risposta precisa ed adeguata. Per questo, assieme all’Azienda Sanitaria, abbiamo deciso di dare a questo nuovo edificio una funzione prettamente sociale, destinandolo a persone che presentano particolari criticità e che hanno bisogno di essere accolte e accudite in strutture idonee, moderne e domotiche. Un quartiere con una forte vocazione sociale come quello di Villanova sarà quindi ulteriormente arricchito sia dal punto di vista edilizio, con una struttura bella e moderna, sia attraverso una risposta adeguata alle famiglie e agli utenti affetti da autismo, che qui vi potranno risiedere».
L’edificio, per la cui realizzazione il Comune ha investito 2 milioni di euro, è inserito in un programma di riqualificazione delle zone urbane abbandonate o degradate e intende migliorare la qualità del decoro urbano, aumentando la sicurezza del territorio, l’inclusione sociale delle persone fragili della comunità, con particolare attenzione al mondo del volontariato e della disabilità. In concreto, attività destinate ai servizi sociali, ma anche culturali, educativi e didattici. L’area di via Pirandello si è rivelata essere perfetta per accogliere questa struttura, poiché fornita di un buon accesso ai mezzi di trasporto pubblico, ai servizi assistenziali (il centro prelievi ASFO è adiacente ad essa) e alla vita associativa e ricreativa del quartiere.
Sottolinea il direttore dei servizi sociosanitari di ASFO, Francescutti: «È estremamente importante che il nostro territorio sia in grado di dare ai cittadini risposte concrete ai bisogni dei cittadini e, in questo caso, attraverso una struttura – la più bella e innovativa che abbiamo nella nostra Provincia – creata apposta per persone con esigenze particolari e difficoltà. Nella sua gestione, l’ASFO ha voluto anche l’associazione genitori di figli autistici, poiché questo è uno spazio partecipato da tutti, compresa l’intera comunità».
A parlare di inclusione all’interno della comunità è Anna Facondo, che sottolinea l’importanza di portare queste strutture per persone con disabilità nei quartieri, in mezzo alla gente, possibilmente nel loro territorio, non lontani dai loro amici. «Questa casa – puntualizza Facondo – non è un punto di arrivo ma segna piuttosto l’inizio di un percorso di accoglienza ed inclusione, poiché i ragazzi con problemi legati all’autismo sono tanti».
«Oggi raggiungiamo un traguardo importante – afferma l’assessore Cucci – simbolico e concreto allo stesso tempo. Dopo la fase di progettazione e realizzazione dell’edificio, inizia la parte in cui si comincia a dare anima e corpo a quanto si è immaginato: un progetto innovativo, strutturato con ambienti dedicati che permettono sia la residenzialità, sia la riabilitazione, nella direzione della vita indipendente. La dimensione dell’autonomia e dell’indipendenza assumono quindi un ruolo di rilievo in quella che potremo definire una vera e propria palestra abitativa, che esce dalla logica della struttura per sviluppare piuttosto un concetto di abitare assistito, calibrato sulle caratteristiche e sulle esigenze delle persone, dandoci l’idea di come potrebbe essere gestito, soprattutto per le persone affette da autismo, un “Dopo-di-noi”».
Non appena l’ASFO procederà ad installare gli arredi necessari alla struttura, questa accoglierà 8 persone con disturbi nell’area dello spettro autistico, sistemate in due appartamenti per disabili da 4 utenti ciascuno, con spazi dotati di accorgimenti tecnologici che consentiranno loro di avere autonomia nelle attività quotidiane, il tutto in un progetto di residenzialità orientato al “Dopo-di-noi”.
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