[lid] Il capo della regione separatista della regione del Karabakh in Azerbaigian firma il decreto sulla cessazione delle attività degli autoproclamati organi statali.
Uno staterello non riconosciuto del Nagorno-Karabakh cesserà di esistere entro il prossimo 1 gennaio, secondo un decreto firmato giovedì dal suo capo titolare, Samvel Shahramanyan.
La popolazione armena della regione del Karabakh dovrebbe considerare le condizioni di reintegrazione proposte dall’Azerbaigian e decidere autonomamente sulla possibilità di restare, si legge nel documento pubblicato dal portale 24news.am.
“Per sciogliere tutte le istituzioni e organizzazioni statali sotto la loro subordinazione prima del 1° gennaio 2024, la Repubblica del Nagorno-Karabakh (Artsakh) cesserà di esistere”, si legge, dando il nome della sedicente regione, che esisteva solo di nome .
“Dopo l’entrata in vigore di questo decreto, la popolazione del Nagorno-Karabakh, compresa quella che si trova al di fuori della repubblica, dovrebbe considerare le condizioni di reintegrazione presentate dalla Repubblica dell’Azerbaigian per prendere una decisione indipendente e individuale sulla possibilità di restare (ritorno) in Nagorno-Karabakh in futuro”, si legge nel decreto.
Le relazioni tra Azerbaigian e Armenia sono tese dal 1991, quando l’esercito armeno occupò il Nagorno-Karabakh, un territorio riconosciuto a livello internazionale come parte dell’Azerbaigian e sette regioni adiacenti.
La cosiddetta “Repubblica del Nagorno-Karabakh” è stata proclamata nel 1991, ma non è stata riconosciuta da nessuno stato membro delle Nazioni Unite.
Nell’autunno del 2020, l’Azerbaigian ha liberato diverse città, villaggi e insediamenti del Karabakh dall’occupazione armena durante 44 giorni di scontri. La guerra si concluse con un cessate il fuoco mediato dalla Russia.
La settimana scorsa, sulla scia delle provocazioni delle forze armene in Karabakh, l’Azerbaigian ha dichiarato di aver lanciato attività di “antiterrorismo” per sostenere il patto di pace trilaterale. Dopo 24 ore è stato raggiunto un cessate il fuoco, con l’Azerbaigian ampiamente considerato il vincitore.
Il presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev e il primo ministro armeno Nikol Pashinyan si incontreranno il 5 ottobre nella città spagnola di Granada per discutere la firma di un trattato di pace tra i due paesi.