
(AGENPARL) – gio 07 settembre 2023 BIENNALE 2023
CITTÀ DI PINEROLO
Paolo Grassino
Incursioni
Paolo Grassino (Torino, 1967) con la sua opera offre una riflessione sulla deriva della società
moderna, sospesa sul confine tra naturale e artificiale. Il suo lavoro è inoltre una ricerca che
recupera il senso più pieno della manualità: Grassino lavora con gomma sintetica e polistirolo ma
anche con materiali più tradizionali come la cera e il cemento pieno.
Con un lento e paziente lavoro di tessitura l’artista porta la sua opera ad un livello spettacolare.
È stato docente presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara e Palermo, oggi insegna presso
l’Accademia Albertina di Belle Arti, Torino.
Franco Fanelli (Rivoli, 1959) è docente di Grafica d’arte all’Accademia Albertina di Belle Arti.
Formatosi alla Facoltà di Lettere dell’Università di Torino, dove ha conseguito la laurea con una
tesi di storia dell’arte moderna, dal 1987 abbina all’attività didattica quella giornalistica come
collaboratore de «Il Giornale dell’arte», di cui è stato dal 2004 al 2021 vicedirettore, dopo avervi
ricoperto il ruolo di responsabile per l’arte moderna e contemporanea. Curatore del magazine
«Vernissage», ha collaborato per le pagine d’arte de «Il Corriere della Sera» e del mensile «Style»,
per la rivista «Art on Paper», oltre a essere corrispondente dall’Italia per «The Art Newspaper».
UN PROGETTO DI:
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PERCORSI
DI ARTE E
CULTURA
negativo grigio
PI NE RO LO
Cavallerizza Caprilli | Viale della Rimembranza, 3 | Sabato: 15/18 | Domenica: 10/12 e 15-18
Galleria Losano Associazione Arte e Cultura | Via Savoia, 33 | Sabato e Domenica: 10/12 e 16/19
Il nostro Paese è il luogo in cui l’arte contemporanea, per necessità o virtù, ha dovuto e potuto
aprire, con un’intensità non paragonabile ad altre situazioni o luoghi, il dialogo con il passato
storico e monumentale, con l’antico, con una preesistenza culturale spesso incombente. Non
sarà un caso se il primo vero museo d’arte contemporanea italiano nacque in un edificio seisettecentesco, il Castello di Rivoli. E quando l’opera contemporanea esce allo scoperto e viene
collocata all’esterno, il dialogo, si fa, se possibile, ancora più complesso, a fronte di un contesto
stratificato e composito. Scultura diffusa, la Biennale della Città di Pinerolo, da tre edizioni ormai
riapre quel dialogo, portando l’arte in spazi aperti o in luoghi non canonici. Il lavoro di Paolo
Grassino (1967), l’artista protagonista dell’edizione 2023, scaturisce da un confronto con la
storia e con il presente. L’artista torinese riporta al centro della scena l’inquietudine, l’emergenza,
la dimensione drammaturgica dell’arte visiva. La terza edizione di Scultura diffusa è concepita
in modo da mettere in forte rilievo queste peculiarità, sviluppandosi in quattro tipologie di luoghi:
una sede architettonica caratterizzante della storia della città di Pinerolo; lo spazio urbano
attuale; il sagrato di un edificio religioso; una galleria d’arte. Il che consente di chiamare in
causa tre possibili modalità espositive: nel recupero di una preesistenza monumentale già, in
altro modo, preposta all’esibizione di una serie di azioni; nel rapporto con lo spazio urbano;
nella suggestione e nelle potenzialità sceniche e simboliche di una testimonianza devozionale.
Questo percorso non ha una partenza, ma un epicentro, la Cavallerizza Caprilli, arena e
«theatrum» in cui il visitatore accede per assistere allo schianto di un aereo da guerra. Gli spazi
al piano superiore diventano a un tempo ambulacri e retroscena di un deus ex machina che
agisce evocando scenari di guerra e tragici memoriali (ecco il «monumento» nella sua primaria
funzione di «ammonimento») di tragica attualità. Il pianto che scaturisce dai calchi in cemento
del volto dell’artista rigato di lacrime in tessuto è commento, riflessione silenziosa pausa. I due
personaggi all’esterno, figure incappucciate mutanti (uomini-natur) a grandezza naturale sono le
sentinelle e insieme i segnali di quanto accade all’interno. Ci guardano e ci invitano dagli spalti,
dall’alto della Biblioteca Civica Alliaudi e da un muro che la fronteggia. Superstiti e testimoni, li
lasciamo alle spalle per le ultime due «stazioni» di questo itinerario. La Galleria Losano nel centro
storico, dove sono disposte altre sculture e opere su carta, e lo spazio antistante il santuario
settecentesco della Madonna delle Grazie, sull’altura panoramica di San Maurizio. Qui pulsa,
a un tempo offerta sacrificale e immane reperto desunto dalla compenetrazione tra anatomia
e sua ibridazione meccanica che caratterizza tanta parte del lavoro dell’artista torinese. Una
conferma, nell’insieme, di ciò che per Grassino è l’arte: «Non è catarsi, non è una cura, ma un
sistema per poter porre delle domande e attendere delle risposte»
Franco Fanelli
CAVALLERIZZA CAPRILLI
Piano terreno
MAURIZIO
CAVALLERIZ ZA
CAPRILLI
BIBLIOTECA
ALLIAUDI
PIAZZA
VITTORIO
VENETO
PIAZZA
DONATO
Piano primo
ST. FEN ESTR ELLE
VIA C
. LEQ
GALLERIA
LOSANO
1 CAVALLERIZZA CAPRILLI | Viale della Rimembranza, 3
Serie zero (A), 2018 – Fusione in alluminio patinato
Mig 15, 2012 – Spugna sintetica su ferro e resina
Guerra è sempre (Est), 2018 – Taglio con waterjet su mattoni in cemento
Guerra è sempre (Edificare), 2018 – Taglio con water jet su mattoni in cemento
Guerra è sempre (Ovest), 2018 – Taglio con waterjet su mattoni in cemento
Senza nome (I), 2021 – Cemento e stoffe
Senza nome (II), 2021 – Cemento e stoffe
Senza nome (III), 2021 – Cemento e stoffe
Senza nome (IV), 2021 – Cemento e stoffe
BIBLIOTECA ALLIAUDI | Via C. Battisti, 11
10 Serie zero (B), 2018 – Fusione in alluminio patinato