
(AGENPARL) – ven 04 agosto 2023 Tariffe tunnel Schio-Valdagno: Confartigianato, Confcommercio e Confindustria
tornano a chiederne la riduzione per le imprese
Una lettera per ribadire la necessità di intervenire sulle tariffe di percorrenza del
tunnel Schio-Valdagno. L’hanno firmata i presidenti di Confartigianato Imprese
Vicenza, Gianluca Cavion, di Confcommercio, Nicola Piccolo, e di Confindustria, Laura
Dalla Vecchia, indirizzandola ad Andrea Nardin, presidente della Provincia di Vicenza, ai
sindaci di Valdagno, Giancarlo Acerbi, e di Schio, Valter Orsi (entrambi anche consiglieri
provinciali) e ad Enzo Urbani, presidente del CdA di VI.Abilità.
I tre presidenti spiegano che a fronte di “un contesto aggravato da un pesante
aumento dei costi” e considerato che la “viabilità è da sempre un elemento strategico
per il valore competitivo delle imprese”, tornano a chiedere di rivedere il costo del
pedaggio del Tunnel Schio Valdagno che incide non poco sul bilancio delle imprese del
trasporto e di tutti quegli imprenditori che ne usufruiscono per svolgere la loro attività
dei territori interessati, e non solo.
Inaugurato il 3 luglio 1999, come ricordano le tre Associazioni, il passaggio nel tunnel
prevede una tariffa agevolata applicata solo per i privati residenti in alcuni Comuni e
non per le imprese. Da qui la richiesta di Confartigianato, Confcommercio e
Confindustria, di “una riduzione del 50% al passaggio su tutti veicoli di proprietà delle
imprese con una sede nei Comuni oggetto della convezione ‘Veneto Pass’”. Ciò
incentiverebbe l’utilizzo del tunnel con una serie di benefici anche per il territorio. Ad
esempio un minor impatto sulla viabilità nei piccoli centri (a questo punto ‘esclusi’ dai
percorsi a favore del tunnel), minor consumo di carburante per i mezzi aziendali (e
minori emissioni in atmosfera), “riduzione dei passaggi sul passo Priabona strada non
adatta ai mezzi pesanti”.
“La viabilità è un elemento strategico e competitivo per le imprese. La richiesta di
rivedere il costo del traforo per i mezzi aziendali, che da tempo chiediamo, va letta
anche come una richiesta alla sfera pubblica di condivisione delle difficoltà che le
aziende incontrano in una situazione socioeconomica in continuo e rapido
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cambiamento – spiegano Debora Vigolo e Gaetano Rossi, rispettivamente presidenti
dei Raggruppamenti di Valdagno e Schio di Confartigianato-. Gli artigiani, che per
motivi lavorativi devono spostarsi nelle zone collegate dal tunnel hanno un’incidenza
sui costi sicuramente maggiori rispetto ad altri che lavorano sulle medesime distanze in
un’unica area e senza tunnel. Attività come assistenza idraulica, trasporto riparazione e
consegna di un pezzo, sono elementi di un rapporto continuativo tra cliente e
fornitore. In questo senso si parla di territori collaborativi e che potrebbero aumentare
il livello di integrazione, possibilità che il costo del tunnel rischia di rendere vana. Non
sono solo quindi i nostri autotrasportatori a fare i conti con il costo di percorrenza, ma
anche aziende di filiera, clienti e fornitori, o per esempio aziende del settore casa, che
per lavori di qualche mese o giorno, hanno la necessità di percorrere il tunnel in
maniera assidua”.
“In un periodo in cui è alta l’attenzione ai prezzi da parte del consumatore – affermano
Guido Xoccato e Fiorenzo De Franceschi, rispettivamente presidenti dei Mandamenti di
Schio e di Valdagno della Confcommercio -, è importante che sia messa in campo ogni
azione possibile anche per ridurre i costi che incidono sul trasporto delle merci e per
migliorare l’efficienza della logistica, soprattutto in termini di tempi di percorrenza e
risparmi di carburante. Intervenire sulla tariffa pagata dalle aziende per percorrere il
tunnel Schio-Valdagno diventa quindi ancor più necessario oggi, considerato che
questa infrastruttura è utilizzata con sempre maggiore frequenza per il trasporto di
beni da e per negozi, pubblici esercizi, aziende dell’ingrosso dell’area. E una riduzione
del pedaggio avrebbe non solo l’effetto di alleviare i costi, ma anche di incentivare
ancor più l’utilizzo del tunnel, con un impatto certamente positivo anche sul fronte del
traffico e dell’inquinamento e dunque sulla qualità del vivere”.
“Dopo due anni di crescite importanti – spiegano i presidenti del Raggruppamento
Ovest e Alto Vicentino di Confindustria Vicenza Lorenzo Venegoni e Silvia Marta –, ci
attende sicuramente un periodo di incertezza per nulla semplice. In questo contesto,
che comprende anche un’inflazione in crescita strutturale e tassi alti che frenano gli
investimenti, la capacità del territorio di esprimere una mobilità flessibile ed efficiente
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diventa sempre più vitale. Ancor più in vista del prosieguo dei lavori di TAV,
Pedemontana e casello di Montecchio che renderanno più complesso il traffico a valle.
La competitività delle nostre aziende passa anche da qui, dal collegamento tra due
territori vicini, molto industrializzati, molto dinamici, che hanno già un’infrastruttura, ci
riferiamo al tunnel, funzionale ed efficace ma che necessitiamo che sia meno oneroso.
E serve oggi più che mai, a seguito anche di quasi 25 anni di impegni economici
importanti da parte delle aziende. Ovviamente una riduzione del costo faciliterebbe un
utilizzo più frequente, con ricadute positive sui centri abitati e anche, senza dubbio,
sull’ambiente perché la via diretta comporta risparmi di carburante, e quindi di CO2.
L’accoglimento della nostra richiesta sarebbe quindi una vittoria per tutti”.
Vicenza, 4 agosto 2023
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