
(AGENPARL) – ven 28 luglio 2023 Figli in attesa. La nuova pagina del sito Ai.Bi.
Il sito internet di Ai.Bi. – Amici dei Bambini inaugura una nuova area riservata dedicata
all’Adozione Internazionale: ora, le coppie in possesso di decreto di idoneità hanno la
possibilità di conoscere meglio i bambini che aspettano una famiglia
Dall’ultima settimana di luglio, è online sul sito di Ai.Bi. – Amici dei Bambini la nuova area riservata relativa
al progetto “Figli in attesaâ€. Si tratta di un portale a cui possono accedere le coppie già in possesso di
decreto dì idoneità per l’adozione internazionale che, dopo apposita iscrizione e accesso tramite
password, potranno visionare le stesse schede dei bambini pubblicate sulla homepage del sito, arricchite di
maggiori informazioni e, laddove disponibili, anche le loro fotografie, rese disponibili, naturalmente, solo
dopo esplicita autorizzazione da parte dell’Autorità Centrale straniera di riferimento.
La tutela dei minori
Rimane la ferma e necessaria esigenza di salvaguardare la privacy e i dati sensibili dei minori, per cui i
nomi saranno sempre di fantasia, così come non verrà indicata la data di nascita se non limitatamente
all’anno, mentre, per quanto riguarda il Paese di provenienza, potrà essere specificato laddove l’AutoritÃ
Centrale straniera abbia autorizzato a farlo.
Poter dare un volto ai minori in attesa di una famiglia, al di là della descrizione dei loro vissuti e dei loro
eventuali problemi, difficoltà e/o patologie, aiuta a renderli “vibrantiâ€, veri, vivi… Perché le relazioni si
creano attraverso l’umanità contenuta nei sorrisi, negli occhi e nei volti. Mostrare le foto dei bambini,
sempre in modo rispettoso ed etico, è un modo per cercare di aiutare le famiglie a superare una diagnosi o
una descrizione generica, a far capire che ognuno di loro merita di trovare due genitori che lo amino e si
prendano cura di lui per sempre. Non per nulla, nella maggior parte dei Paesi di origine – come per esempio
in Brasile, Colombia, Russia, ma anche negli Stati Uniti – vengono utilizzate modalità simili per agevolare
l’adozione a livello nazionale dei bambini cosiddetti “special needsâ€, cioè quelli con particolari patologie, i
bambini grandi e che fanno parte di fratrie numerose: i vari siti sono ricchi di appelli per l’adozione, talvolta
fatti in prima persona dagli stessi minori.
La presentazione al convegno in Ecuador
Questo argomento è stato brevemente dibattuto anche nel Convegno “El futuro de la cooperación y las
adopciones internacionales en América Latina – La CAI se encuentra con las Autoridades Centralesâ€,
tenutosi a Quito in Ecuador, tra il 19 e il 21 luglio, nel quale il dott. Michele Torri, responsabile
dell’adozione Internazionale di Ai.Bi., ha potuto illustrare il progetto “Figli in attesa†alle varie AutoritÃ
Centrali sudamericane, storicamente più propense a questa modalità di lavoro. La speranza è che, nel
panorama dell’adozione internazionale, così come si è modificato nell’ultimo decennio, abbia sempre
maggiore spazio l’attivazione di tutti gli attori coinvolti, per favorire l’adozione di questi bambini, che
altrimenti rimarrebbero invisibili, dimenticati da tutti e abbandonati al loro destino di diventare grandi
all’interno dei vari sistemi di protezione, senza alcun riferimento familiare a cui affidare il proprio futuro.