
(AGENPARL) – ven 16 giugno 2023 *Al via il TEATRO DEI LUOGHI FESTIVAL INTERNAZIONALE nell’ambito della
terza edizione della “Open call Grandi Eventi” della Regione Puglia*
*In cartellone, fra gli altri, Fabrizio Bentivoglio, Valentina Lodovini,
Federico Buffa, Banda Gaber, Gabriele Vacis, Claudia Castellucci,
Equilibrio Dinamico Dance Company. Chiusura Festival con la prima nazionale
del regista belga Jan Fabre*
E’ stata presentato questa mattina, presso la Presidenza della Regione
Puglia a Bari, in conferenza stampa il TEATRO DEI LUOGHI FESTIVAL
INTERNAZIONALE 2023, un progetto di Koreja realizzato nell’ambito della
terza edizione della “Open call Grandi Eventi” della Regione Puglia con il
sostegno di Ministero della Cultura, Unione Europea, Regione Puglia, Comune
di Lecce, Teatro Pubblico Pugliese; in collaborazione con Università del
Salento, CdL DAMS, A.R.Va, Parco Archeologico di Rudiae e con il Patrocinio
di Puglia Promozione.
Il Festival è un progetto di ampio respiro che, grazie alla rivalutazione
di attrattori turistici e beni culturali attraverso l’arte, vuole sostenere
il turismo e veicolare l’immagine della Puglia, per raccontare il
quotidiano, il politico e il sociale, offrendo allo spettatore/turista
nuovi strumenti per modificare la percezione del territorio.
“Il Teatro dei Luoghi Festival Internazionale, dà ai fruitori la
possibilità di vivere tempo e spazio in un modo diverso da quello a cui
siamo abituati, ripensando la quotidianità e lo spazio delle città –
sostiene *Grazia Di Bari*, consigliera delegata alle Politiche Culturali
della Regione Puglia -. Danza, musica e spettacolo ci spingono a guardare
oltre, a dare un nuovo significato a centro e periferia e ai luoghi che
normalmente vediamo troppo spesso in maniera distratta. Come Regione siamo
orgogliosi di supportare questo tipo di eventi, che fanno sì che la nostra
splendida terra non sia conosciuta solo per il mare o per i prodotti
enogastronomici, ma anche per la qualità dell’offerta culturale, sempre più
apprezzata dai turisti”.
“Con Puglia Promozione e Teatro Pubblico Pugliese abbiamo chiuso la Call
Grandi Eventi 2023, per la quale abbiamo ricevuto una mole di proposte
molto importante, in tutti i campi, dallo sport, all’enogastronomia, allo
spettacolo dal vivo, al teatro – ha dichiarato *Aldo Patruno*, direttore
del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura, Valorizzazione del
Territorio della Regione Puglia -. Per la prima volta, tra gli eventi di
promozione del territorio abbiamo un grande festival internazionale del
Teatro, che nasce da uno degli attori più straordinariamente innovativi,
all’avanguardia e mediterranei del teatro pugliese, i Cantieri Koreja.
“Teatro dei Luoghi”, il festival internazionale di teatro in Puglia che
affonda le sue Radici nel Mediterraneo e proietta le sue Ali in Europa e
nel Mondo, con cui andremo a sviluppare quella promozione in qualità della
destinazione Puglia per linee diversificate di prodotto, che punta –
innanzitutto attraverso il linguaggio universale della Cultura e dell’Arte
– alla costruzione di ponti tra i luoghi e le comunità.”
“Cultura e turismo sono un binomio di fondamentale importanza delle azioni
in corso per il consolidamento e l’ampliamento della stagione turistica. Il
turista in Puglia e a Lecce, oltre al mare cristallino, si aspetta di
trovare di più e, in particolare, apprezza un’offerta culturale e di
spettacoli variegata. È in questo contesto, di valore, che si inserisce il
Festival internazionale Teatro dei Luoghi”, dichiara *Luca Scandale*,
direttore generale di Pugliapromozione.
“Il Teatro Pubblico Pugliese – sottolinea *Paolo Ponzio* presidente del
Teatro Pubblico Pugliese – è molto lieto di partecipare all'attuazione del
Festival internazionale il “Teatro dei luoghi” che quest'anno ha come
titolo "il passato è un paese straniero”. Il teatro non può mai essere
pensato come un luogo straniero per la sua straordinaria capacità evocativa
di attrarre e mettere in relazione l'umano con le sue molteplici identità e
ricchezza di sentimenti”.
“Teatro dei Luoghi – riferisce *Fabiana Cicirillo*, assessore alla Cultura
e Valorizzazione Patrimonio Culturale del Comune di Lecce – è un
appuntamento fisso dell'estate leccese, atteso da residenti e turisti per
le sue proposte culturali sempre molto stimolanti. Da tempo collaboriamo
con Koreja – di recente abbiamo anche formalizzato una convenzione per
rafforzare la sinergia fra la città e il suo teatro stabile riconosciuto
dal Ministero – perché condividiamo la convinzione che la cultura è turismo
e, come tale, l'obiettivo è qualificare sempre di più l'offerta
collegandola al prestigio dei luoghi che la ospitano. Dopo le Mura Urbiche,
quest'anno saremo con Koreja al Parco archeologico di Rudiae. Si tratta,
sia nel caso delle Mura sia nel caso di Rudiae, di luoghi ancora percepiti
come nuovi che devono entrare nelle abitudini dei leccesi e dei turisti; e
ospitare spettacoli di qualità ci aiuta in questa necessaria
appropriazione”.
Un mese di programmazione dall’1 al 30 luglio, 17 spettacoli suddivisi in 4
aree tematiche, 3 luoghi della città coinvolti e artisti internazionali
provenienti da Italia, Albania, Bulgaria e Belgio. Sottotitolo di
quest’anno "*Il passato è un paese straniero…*” da *L'età incerta* di L. P.
Hartley (1953).
"Già dal 2002 – racconta *Salvatore Tramacere*, direttore del Teatro Koreja
– programmiamo IL TEATRO DEI LUOGHI, una rassegna estiva di teatro, musica,
danza e arti performative che, nel corso degli anni, ha sviluppato una
propria identità. L’ambizione di questo progetto è sempre stata quella di
crescere e diventare un vero e proprio festival internazionale. Oltre alle
splendide località di mare che attirano ogni anno turisti da tutta Europa,
infatti, il Salento ha la fortuna di poter offrire un'incredibile varietà
di bellezze artistiche e architettoniche, che affondano profondamente le
loro radici nella Storia. Ci hanno ispirato i 3 concetti contenuti nel
sottotitolo: il tempo, il paese, ciò che è straniero, tutti elementi che ci
hanno ricondotto alla città. Per questo motivo, quest’anno abbiamo voluto
tracciare una mappa immaginaria che collegasse il centro antico di Lecce
scegliendo, per alcuni spettacoli, la sede del Rettorato, con la periferia
e il nostro Teatro e con Rudiae, un’altra città ormai quasi scomparsa, che
ha dato origine a quella attuale. Una scenografia naturale, che lega e
racconta, che si lascia vivere e si dona al visitatore più curioso; che
crea nuovi sentieri e nuove possibili strade di senso. Il teatro, la danza
e la musica segneranno un percorso che parte dalla specificità di ogni
luogo scelto per rivestirlo di nuovo significato, rinnovandone la sua
funzione antropologica, politica e culturale. Un viaggio nella *polis *dal
mito alla memoria, dal rito alla comunità, che rappresentano le 4 aree
tematiche individuate, per unire teatro popolare e teatro di ricerca. Un
Festival a vocazione turistica, dunque, che vede grossi nomi del panorama
teatrale italiano ed internazionale, da Fabrizio Bentivoglio con Ferruccio
Spinetti a Valentina Lodovini, da Federico Buffa alla Banda Gaber, da
Gabriele Vacis a Claudia Castellucci e il coro Bulgaro, dal Tirana Folk
Ensemble ad Equilibrio Dinamico Dance Company fino alla prima nazionale del
regista belga Jan Fabre, solo per citarne alcuni. Un Festival alla scoperta
di culture altre, che osserva e pensa, cercando dove gli altri non
guardano”.
*Il Paese e la memoria*
Il Festival si inaugura l’1 luglio nella prestigiosa cornice del Rettorato
di Lecce, con la *Lettura Clandestina* di *Fabrizio Bentivoglio* e il
contrabbasso di *Ferruccio Spinetti*: un viaggio alla ricerca dell’Italia
d’oggi attraverso le parole e gli scritti di *Ennio Flaiano*, un uomo che
come pochi altri ha saputo raccontare il Bel Paese per ciò che,
incredibilmente, ancora oggi è. Si prosegue con il *Teatro Koreja* e lo
spettacolo *Alessandro.** Un canto per la vita e le opere* di* Alessandro
Leogrande* (2 luglio) un racconto sulla vita, sulle imprese, sulle opere di
un amico e intellettuale straordinario di e con *Fabrizio Saccomanno* e il
coro delle attrici del Teatro Koreja. Con *Futura Memoria* (7 luglio)
*Valentina
Lodovini*, accompagnata dalla musica del quartetto d'archi *FontanaMix
String Quartet*, dà vita ai testi della giornalista Anna Politkovskaja la
coraggiosa giornalista russa che nel 2006 ha pagato con la vita la ricerca
di verità, libertà e giustizia.
*Carrozzeria Orfeo* propone uno dei suoi spettacoli piu? visionari e
surreali: in un mondo incrinato da una profonda crisi economica, sociale e
umana, l’unica speranza di salvezza è rappresentata dagli Alieni, venuti
sulla Terra per aiutarci a risolvere i nostri problemi…*Robe dell’Altro
Mondo* (14 luglio).
E ancora* Gabriele Vacis *propone *Storie d’acqua. Meditazione sul clima *(23
luglio), un lecture show che affianca le risposte di scienziati, mistici e
scrittori a domande, paure e speranze della generazione che vive il
cambiamento climatico come una battaglia mondiale da perseguire attraverso
azioni quotidiane.
*Il Paese e la comunità: il teatro *
Una donna, una “deportata” della vita è la protagonista dell’ultimo lavoro
drammaturgico di Annibale Ruccello, *Anna Cappelli* diretto da *Renato
Chiocca *(12 luglio), la storia di una donna che prova, attraverso rinunce
e compromessi, ad essere felice.
Il ruolo delle donne nella storia e nella contemporaneità, la violenza
domestica, il linguaggio sessista e la parità di genere, sono i temi della
drammaturgia teatrale di *Ilaria Cangialosi* con *Virginia allo Specchio*
(15 luglio) ispirato ad Orlando, una delle opere piu? d’avanguardia sulla
fluidita? di genere, scritta da V. Woolf.
E ancora in scena* Il ronzio delle vedove* di *Aldo Augieri e Simona
Sansonetti *(20 giugno) con i ragazzi del Centro salute mentale di Lecce,
attrici ballerine e libere professioniste. Un lavoro ispirato al “Don
Giovanni” di Molie?re per raccontare il rapporto fra il maschile e il
femminile. Si parla ancora di genere in *Essere o non Essere *(21 luglio).
Fresco dal recente debutto al Maggio all’Infanzia, lo spettacolo del *Teatro
Koreja* realizzato in collaborazione con *Babilonia Teatri* è dedicato ai
giovani spettatori dai 12 anni in su: quattro piccole, semplici storie che
diventano esempi potenti dell’impossibilità di essere se stessi in un mondo
che traccia una linea netta di demarcazione tra maschile e femminile.
*Il Paese e il rito: la danza *
La tradizione culturale orientale trova nuovi echi nella musica popolare
del *Tirana Folk Ensemble* (13 luglio) che compone ritualità antiche e
colorate nelle danze dell’intera Albania; a seguire, le musiche del dj *Amor
del Rey *proveniente da Tirana restituiscono suggestioni e ritmi balcanici.
La perdita del senso di appartenenza e la condizione dell’essere migranti
viene invece sottolineata da *Roberta Ferrara e da Equilibrio Dinamico
Dance Company * con *Confini Disumani* (16 luglio), una preghiera fisica,
dove nazione e patria si sgretolano a causa della mancata umanita? che il
mondo subisce. Ispirato al testo *Solo Andata* di E. De Luca.
La miscela di antichi canti ortodossi dell’Europa orientale con i canti
rurali della Russia del Coro maschile bulgaro *In Sacris* di Sofia,
rappresenta una naturale ispirazione per la danza di *Claudia
Castellucci-Societas *(28 luglio).
*Il Paese e il mito*
Le parole sono le protagoniste de *La città delle parole* (3-9 luglio)
del *Teatro
Koreja*, un viaggio tra passato e presente, tra memoria e ricerca, tra
architettura e natura per raccontare i contorni profondi della relazione
fra la città e l’ascoltatore. Un progetto speciale di drammaturgia
partecipata riservato a 30 partecipanti a replica.
In *Italia Mundial *(8 luglio) *Federico Buffa* giornalista e volto noto di
Sky accompagnato al piano da *Alessandro Nidi* racconta l’indimenticabile
vittoria della Nazionale Azzurra ai Mondiali di calcio che si tennero in
Spagna nel 1982.
*La Banda Gaber racconta il sig. G* (9 luglio) è il titolo dello spettacolo
che vuole essere un omaggio al noto cantautore milanese: in scena la
storica formazione di musicisti che per oltre 20 anni ha accompagnato Gaber
nei suoi concerti.
II fuoco come archetipo della conoscenza tecnologica e scientifica,
liberata dalle catene della superstizione e dell’ignoranza è il fulcro di
*Prometeo* (22 luglio) la rappresentazione di *Gabriele Vacis *che diviene
emblema del pensiero libero e del sapere che affranca gli uomini.
La chiusura del Festival è riservata ad un grande e attesissimo evento: la
prima nazionale di *SIMONA, the Gangster of Art* (29 e 30 luglio) un'opera
con la regia di *JAN FABRE* (Belgio). Artista visivo, coreografo, regista
teatrale e scenografo belga, Fabre è considerato una delle figure più
innovative del panorama artistico internazionale. Nel suo nuovo spettacolo
si racconta la missione di una gangster: eliminare tutta la cocaina del
mondo dell’arte cristallizzandola in una scultura, fra brama di vita e fede
nell'anarchia dell'amore, per ripristinare uno dei più essenziali doveri
dell'umanità, lottare per il potere della bellezza.
Attento ad accogliere tutte le platee, il Festival si impegna a garantire
una migliore accessibilità ai luoghi e agli spettacoli con il supporto