
(AGENPARL) – mer 07 giugno 2023 SPETTACOLI E PERFORMANCE
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Lunedì 12 giugno, ore 20.15 – Piazzale delle Gardenie
Lunedì 12 giugno, ore 21.45 – Piazzale delle Gardenie
Performance urbana basata sul semplice ma a volte dimenticato aspetto di attrazione fisiologica che gioca la danza sulla persona, utilizzando come mezzi quelli che sono la forma ed il tempo per giungere ad una connessione empatica che possa rendere colui che guarda spettatore e parte stessa dell’evento. In maniera esplicita saranno forzati degli stati performativi non subentrando nella spettacolarizzazione del gesto ma volgendo lo sguardo al virtuosismo del limite corporeo.
Di e con Sara Sguotti, Nicola Cisternino. Produzione Twain Centro Produzione Danza / Sa.Ni
A CORPO LIBERO
Mercoledì 14 giugno, ore 18.00 – Villa Farinacci
Mercoledì 14 giugno, ore 20.30 – Largo Federico Caffè
A corpo libero è un lavoro che ironizza sulla condizione femminile a partire dalla gioiosa fluidità del corpo, esplorando da un punto di vista drammaturgico un tempo di inadeguatezza, un tempo di onnipotenza e un tempo di accettazione in una contaminazione di tecniche espressive. Un corpo che danza che occupa spazi pieni e vuoti, che si relaziona con le sue curve e le sue “parti molli”: l’imperfezione che diventa normalità, la propria fisicità come superficie di un mondo interiore. “A corpo libero” di Silvia Gribaudi è uno spettacolo dissacrante portato in spazi urbani, grido di rivolta di una donna che cerca la libertà.
Di e con Silvia Gribaudi. Elaborazioni musicali: Mauro Fiorin. Disegno luci: David Casagrande Napolin, Silvia Gribaudi. Produzione: Associazione Culturale Zebra
ALEXIS 2.0
Domenica 18 giugno, ore 19.15 – Piazza Testaccio
Con il suo primo romanzo pubblicato nel 1929, Alexis o il trattato della lotta vana, la scrittrice francese Marguerite Yourcenar ha dato vita a una lunga lettera con cui il protagonista, musicista di professione, tenta di dichiarare alla moglie la propria omosessualità. Attraverso il testo della scrittrice francese, Aristide Rontini ha avviato una ricerca coreografica che indaga e dà corpo alle complesse dinamiche fisiche ed emotive che possono entrare in gioco nel processo, a volte sofferto, di coming out. Il dire e il non dire di Alexis riverberano nella fisicità radicata al suolo e allo stesso tempo aerea di Cristian Cucco, performer interprete di questa proposta che, partendo da un caso letterario, mostra come nell’urgenza di una dichiarazione scritta in prima persona si possano riconoscere, invece, urgenze collettive e condivise che riguardano, in maniera pienamente trasversale, la condizione e lo stato di essere umano.
Ideazione e coreografia: Aristide Rontini. Performer: Cristian Cucco. Dramaturg: Gaia Clotilde Chernetich. Musiche originali: Vittorio Giampietro. Collaborazione artistica: Simona Bertozzi e Dalila D’amico. Audiodescrizione poetica: Camilla Guarino e Giuseppe Comuniello. Produzione: Associazione Culturale Nexus – APS. Coproduzione: Oriente Occidente
A PESO MORTO
Mercoledì 14 giugno, ore 19.45 – Villa Farinacci
Giovedì 15 giugno, ore 18.00 – Piazza di Pietra
Giovedì 15 giugno, ore 20.45 – Biblioteca Tullio De Mauro (Villa Mercede)
A peso morto ?è uno spettacolo graffiante, una sorta di fotogramma di una periferia senza tempo e identità. La protagonista si sente una comparsa passiva di una città che non riconosce, di una periferia voluta, desiderata, ma sottratta a morsi nell’inutile e alquanto misteriosa nuova definizione di “Città Metropolitana”, che significa tutto e il suo contrario e che sprofonda nell’oblio. La città si “evolve”, si espande, dimenticandosi degli individui che hanno abitato le zone più marginali connotandole con i loro stessi tratti distintivi, con i dialetti, con le proprie memorie, le proprie rugosità. Corpi una volta protagonisti, ora pronti al crollo. Un microcosmo statico, stantio, rigonfio di vuotezza. La performance di Carlo Massari è uno studio ?open air sul vuoto della memoria perduta, sull’oblio delle cose andate. Che cosa resta? Corpi esanimi di eroi, re, caduti in disgrazia, malinconici e sognanti, in attesa di qualcuno che si accorga di loro ancora una volta. ?A peso morto rappresenta la ?pietas contemporanea con una fisicità che alterna lunghi momenti di staticità a improvvisi cedimenti, dinamiche e anti dinamiche, distorsioni, disadattamento, sviluppando una profonda indagine sui cambiamenti e le dinamiche sociali.
Creazione originale e interpretazione: Carlo Massari. Maschere di scena: Lee Ellis
AUDIO WALK
Domenica 18 giugno, ore 19.30 – Teatro del Lido di Ostia (camminata fino alla spiaggia)
L’Audio-Walk è una coreografia urbana che prevede l’interazione fra un gruppo di persone e un ambiente urbano pubblico tramite un progetto sonoro, ideato per l’occasione. I partecipanti vengono invitati alla realizzazione di una coreografia urbana, attraverso un’audioguida. Tutti ascoltano con delle cuffie wireless un file audio, fatto di musica, indicazioni di movimento e suggestioni poetiche, diventando simultaneamente attori e produttori dell’evento. Le sollecitazioni sonore stimolano i corpi ad agire con consapevolezza, tornare alla curiosità e a considerarsi nello spazio, sfidando il ruolo, l’ordine e la funzione dello spazio pubblico. L’esperienza di essere presenti nel momento e condividere la potenza del muoversi insieme.
A cura di Eleni Tsili
BERMUDAS FOREVER
Lunedì 12 giugno, ore 18.30 – Piazza del Campidoglio
Progettata per testare la permeabilità della coreografia al mondo esterno e l’efficacia delle informazioni corporee condivise dai performer di Bermudas, questa versione della durata di tre ore prevede due spazi vicini e complementari. Nel primo viene messo in scena il meccanismo coreografico dello spettacolo aprendolo alla partecipazione di chiunque voglia assaporarlo dall’interno ed entrare nel suo flusso incessante di movimento. Nel secondo spazio le persone desiderose di partecipare vengono istruite brevemente sulle semplici regole necessarie per dialogare immediatamente con i performer e per contribuire ad inventare lo sviluppo e la durata di quanto avviene nello spazio adiacente. Il sistema coreografico di Bermudas affronta la turbolenza e l’imprevisto accogliendo e modellando i contributi più disparati di corpi imprevedibili e sconosciuti, che portano dentro lo spettacolo il rischio e l’eccitazione dell’incontro. Il linguaggio è solo linguaggio, serve per trasformare il mondo ed entrare in contatto tra di noi.
Ideazione e coreografia: mk / Michele Di Stefano. Cast: Andrea Dionisi, Sebastiano Geronimo, Luciano Ariel Lanza, Laura Scarpini, Francesca Ugolini, Philippe Barbut. Costumi: Marco Mazzoni e Michele Di Stefano.
CI SONO CUNICOLI TRA I SOGNI
Sabato 17 giugno, ore 20.30 – Conca D’oro (Ingresso Metro)
Ci sono cunicoli tra i sogni nasce come progetto site specific outdoor in cui il corpo della danzatrice si fa veicolo rivelatore di spazi. Le architetture dei luoghi che abita (sempre diversi) e da cui si lascia attraversare, per creare nuovi alfabeti gestuali, saranno un’occasione ulteriore per dichiarare una presenza che è parte integrante del paesaggio, da cui emerge e in cui si immerge. Sullo sfondo, un paesaggio sonoro composto dal musicista e autore Danilo Valsecchi.
Di e con Cinzia Sità. Paesaggio sonoro: Danilo Valsecchi. Apporto al progetto: Anna Paola Bacalov
CRANGON CRANGON
Lunedì 12 giugno, ore 18.00 – Biblioteca Goffredo Mameli
Mercoledì 14 giugno, ore 17.00 – Museo dell’Ara Pacis (piazzale antistante)
A partire dal concetto di capovolgimento e dalle pratiche dell’anti abitudine, Crangon Crangon esplora un cambio di prospettiva. Cosa succede se vado verso ciò che non vedo? Cosa accade al corpo? Cosa si genera nel pensiero? Ideato da Daria Greco e performato da Valentina Sansone, Crangon Crangon percorre una traiettoria a ritroso, mettendo in discussione l’idea lineare e finalistica di progresso.
Il corpo, che allude a una figura animale, è invitato a esperire l’inconsueta condizione di abitare tutti quegli spazi che trova alle proprie spalle, con un movimento contrario all’avanzare. La produzione di moto all’indietro sovverte l’ideologia del progredire e, nel farlo, rifonda la nozione di spazio in un inedito dispendio anatomico.
Ideazione di Daria Greco. Con Valentina Sansone. Suono: Filippo Lilli
CRISALIDE
Martedì 13 giugno, ore 19.00 – Biblioteca Galline Bianche
JELLYFISH AND SIRENS
Mercoledì 14 giugno, ore 18.00 – Museo dell’Ara Pacis (piazzale antistante)
Mercoledì 14 giugno, ore 19.10 – Museo dell’Ara Pacis (piazzale antistante)
Due installazioni ispirate al lavoro di Donna Haraway che gettano le basi per un ripensamento dell’etica, proponendo una nuova narrazione, un nuovo storytelling: il pensiero tentacolare o era dello Chthulucene, fatto di connessioni fitte e sotterranee, come i miceli dei funghi, che si sviluppano per chilometri e chilometri al di sotto delle foreste, creando alleanze tra il mondo organico e inorganico. Un invito a considerare il pianeta Terra come un sistema olistico, dove l’uomo non è l’unico protagonista.
Di e con Miriam Abutori/Artefatti Stilts
DANCE CLUB
Giovedì 15 giugno, ore 21.15 – Parco Tevere Marconi
Venerdì 16 giugno, ore 20.45 – Piazza Nostra Signora di Guadalupe
Sabato 17 giugno, ore 21.00 – Conca D’Oro (Ingresso Metro)
C’è chi a casa, nei momenti di euforia, mette la musica e si lancia in balli più o meno solitari, altri invece prediligono contesti di socialità come le discoteche, i rave, le milonghe e le sagre. Quello che è davvero molto raro in Italia è che, in pubblico, persone di età e gruppi sociali diversi si abbandonino insieme al semplice divertimento del ballo. Ballare in compagnia di chi capita significa riconoscere gli altri innanzi tutto come propri simili e non avere remore a condividere con loro il piacere di una socialità gioiosa. Per ballare in pubblico non occorre essere bravi, ciò che occorre è non avere timore ad esporsi e considerare il ballo, il naturale culmine di ogni festa, come un piccolo gesto politico, come un voto a favore di una società fondata, non sul timore, ma sulla fiducia. I Dance Club non insegnano nulla, sono semplici occasioni di socialità in cui persone diverse per ceto, età, prestanza fisica e nazionalità possono incontrarsi per una parentesi di rilassata, rispettosa, egualitaria, non verbale e sanamente promiscua, relazione col mondo in cui a tutti possa venire facile, spontaneo e naturale lasciare che il corpo prenda il sopravvento per ritrovare, sotto la guida di un conduttore, discreto ma presente, il piacere di una socialità giocosa.
Un’idea di Roberto Castello. Conduttrice: Susannah Hieme. Poduzione: Aldes
DI FRONTE AGLI OCCHI DEGLI ALTRI
Sabato 17 giugno, ore 18.00 – Teatro India
Corpi che incontrano altri corpi. Corpi che si incontrano. È l’altro a donare la partitura, l’iniziazione ai primi passi, alle forme di dialogo. Il corpo si rigenera a questo stupore. Si guarda al minimo, al marginale, ai bordi appena visibili del gesto; si cerca nel non appariscente la sostanza dell’immagine e del sentire. Il compito di queste comunità, di ogni incontro, è quello di essere presenti, assimilare il vuoto del momento, eludendo il passato e l’avvenire. Si elabora così la grandezza indicibile dell’includersi, dell’accettarsi. Le danze che nascono restituiscono altissima dignità alla persona: un’alterità dal vuoto, una nascita.
Di fronte agli occhi degli altri è una performance che nasce sul tema dell’incontro e dello sguardo rivolto all’altro. La struttura si articola in una trasmissione diretta tra il coreografo e un gruppo di cittadini invitati a partecipare accettando un incontro che gli richiede presenza e condivisione dello spazio performativo, con l’obiettivo condiviso di reinventarsi attraverso il gesto.
Di e con Virgilio Sieni. Musica di Fabrizio Cammarata, eseguita dal vivo dall’autore alla chitarra. Parteciperà una rappresentanza della comunità di A Sud, organizzazione ecologista indipendente, radicale, orizzontale, femminista che indaga le cause delle crisi ambientali, denuncia i responsabili, difende i diritti umani, costruisce strumenti per le comunità locali, forma e informa.
Produzione Compagnia Virgilio Sieni, Museo per la Memoria di Ustica – Museo Bolognesi, Thèatre du Merlan Scène Nationale à Marseille.
DISCOBOX
Giovedì 15 giugno, ore 18.30 – Biblioteca Tullio De Mauro (Villa Mercede)
Venerdì 16 giugno, ore 19.30 – Biblioteca Laurentina – Centro Culturale Elsa Morante
Venerdì 16 giugno, ore 20.45 – Biblioteca Laurentina – Centro Culturale Elsa Morante
Discobox è una performance interattiva con dj set. L’intento è quello di attivare la fisicità collettiva ed esplorare il potenziale aggregante della danza attraverso la condivisione di un dispositivo coreografico. Il corpo diventa così il veicolo di connessione con l’altro e con lo spazio, mentre la musica sostiene e protegge l’azione di chi sceglie di partecipare. Discobox invita a diversi livelli di fruizione: si può solo osservare oppure si può scegliere di partecipare alla danza. Non sono previste capacità, abilità o competenze specifiche, ma, se si vuole partecipare, l’indicazione è solo quella di indossare le cuffie per ascoltare la musica e su di essa, semplicemente, ballare. Il risultato è un’esperienza inaspettata ed inclusiva di interazione tra i corpi verso una dinamica relazionale liberata ed una ridefinizione dello spazio pubblico, magicamente trasformato in una discoteca temporanea.
Concept e performance: Fabritia D’Intino. Dj set: Federico Scettri.
DON’T BE FRIGHTENED OF TURNING THE PAGE
Martedì 13 giugno, ore 18.00 – Centro Commerciale Aura
Mercoledì 14 giugno, ore 18.30 – Museo dell’Ara Pacis (piazzale antistante)
Partendo dall’osservazione dei fenomeni migratori di alcuni animali che al termine della loro vita tornano a riprodursi e a morire nel luogo dove sono nati, l’artista inizia a lavorare sul concetto di turning. Il termine inglese viene tradotto e rappresentato in scena in maniera letterale, attraverso l’azione del corpo che ruota intorno al proprio asse e che si sviluppa in un viaggio psicofisico emozionale, in una danza di durata, nella stessa maniera in cui turning significa anche evolvere, cambiare. Il progetto TURNING si articola in diverse presentazioni ed eventi che l’artista chiama “versioni”. Ogni “versione” prevede il coinvolgimento di interpreti differenti, così come di artisti visivi, musicisti e designer, chiamati dall’artista ad interpretare la stessa azione secondo la propria sensibilità – in maniera drammaturgicamente coerente con il titolo del progetto: i materiali e le partiture fisiche sono soggette ad un mutamento, un’evoluzione, una trasformazione, all’interno di ogni singolo evento. Quella presentata in questa occasione è la versione solista diretta da Alessandro Sciarroni e realizzata in spazi non convenzionali.
Invenzione, performance: Alessandro Sciarroni. Drammaturgia: Alessandro Sciarroni, Su-Feh Lee. Musica originale: Paolo Persia. Styling: Ettore Lombardi.
DOV’È PIÙ PROFONDO / AURAL COLLECTA
Lunedì 12 giugno, ore 21.00 – Piazzale delle Gardenie
Martedì 13 giugno, ore 19.30 – Piazza dei Re di Roma
Dov’è più profondo è uno spettacolo fatto di corporeità, suono e immagini, esito di un processo creativo in cui praticanti di forme canore e di oralità tradizionali dei territori ospitanti, sono stati invitati a condividere il proprio patrimonio musicale e culturale. Le loro voci sono state registrate, andando così ad implementare il repertorio di cori e di cantori spontanei ritrovabile in rari archivi e collezioni della Puglia, del Piemonte e della Valle d’Aosta. In Dov’è più profondo convivono narrazioni sovrapposte, canti spogliati da una provenienza unica e pensieri sulle identità e le tradizioni svincolati dall’ideale di purezza, per lasciare spazio all’imperfezione della mescolanza. Vi sono tracce di persone presenti e passate, abitanti di luoghi distanti tra loro, accomunate dal tempo della fatica e del lavoro, della socialità e del rapporto con la natura e la Storia.
Apparteniamo a una società che non contempla quasi più momenti dedicati alla ritualità, se non in forme spesso condizionate da immaginari largamente appiattiti. La creazione coreografica convoca allora a sé la potenza del canto, come luogo di una possibile condivisione sensibile tra esseri umani, per analizzare e celebrare aspetti semplici e importanti del vivere-insieme.
Progetto, coreografia, scrittura vocale e performance: Irene Russolillo. Creazione sonora e performance: Edoardo Sansonne|Kawabate. Assistenza drammaturgica e cura: Irene Pipicelli. Disegno luci e direzione tecnica: Valeria Foti. Costumi: Vanessa Mantellassi. Il progetto è realizzato da Irene Russolillo con l’Associazione Culturale VAN
DUE (ANTEPRIMA)
Venerdì 16 giugno, ore 18.00 – Biblioteca Laurentina – Centro Culturale Elsa Morante
Sabato 17 giugno, ore 18.00 – Conca D’oro (Ingresso Metro)
Una scena essenziale, due corpi e un telo bianco a ripararli dal frastuono del mondo. Due persone che esistono silenziosamente in un dentro indistinto e attutito, sicuro ed immobile. Finché accade qualcosa, un risveglio, una spinta a scoprire il fuori. E a scoprire sé stesse con lo stupore e la paura di un inizio; con l’aiuto, l’intralcio e la sfida che l’una può rappresentare per l’altra. Un cammino dalla vulnerabilità all’autonomia, dall’inconsapevolezza alla conoscenza di sé che si compie attraverso l’incontro con l’altra. Attraverso il linguaggio del teatro fisico, saranno i corpi e le emozioni a guidare le azioni e a stabilire i bisogni: trovare la giusta distanza per rispettarsi, trovare la giusta vicinanza per non sentirsi sole. Un’esplorazione sull’essere in due.
Da un’idea di Eleonora Bracci e Lisa Lippi Pagliai. Regia e drammaturgia: Fabrizio Pallara. Con Eleonora Bracci e Lisa Lippi Pagliai. Assistente alla regia: Roberta Ferrari. Produzione: teatrodelleapparizioni
EVERYONE GETS LIGHTER
Mercoledì 14 giugno, ore 18.30 – Villa Farinacci
Mercoledì 14 giugno, ore 21.00 – Largo Federico Caffè
Giovedì 15 giugno, ore 19.30 – Piazza di Pietra
Venerdì 16 giugno, ore 18.30 – Biblioteca Collina della Pace
Kinkaleri ha sviluppato un progetto sul linguaggio dal titolo All! strutturando percorsi fisici, verbali, visivi, sonori, mirati allo sviluppo di un pensiero nella totale libertà espressiva. Alla base di questa ricerca c’è l’invenzione del codiceK, un alfabeto gestuale che permette di trascrivere il simbolo alfabetico direttamente sul proprio corpo, in continua dinamica nello spazio e nel tempo; una pratica coreografica dove una griglia rigida di traduzione tra alfabeto e gesto spalanca un luogo di libertà individuale sviluppando tutte le funzioni di un corpo compreso in un movimento. Una pura invenzione per far assumere a qualsiasi performer la scrittura come dato compositivo da interpretare qui e ora, adottando un codice/linguaggio che nella sua applicazione calligrafica ha la possibilità di divenire altro, travalicando la parola stessa e ridefinendo l’idea di coreografia.
Everyone Gets Lighter è una performance sulla trasmissione dell’alfabeto gestuale che dall’atto divulgativo diviene danza; in un dispositivo saranno presentati da un perfomer tutti gli elementi costitutivi del codice, fornendo al pubblico le possibili applicazioni che coinvolgono il corpo nella sua potenzialità comunicativa e coreografica. La performance si propone di essere allo stesso tempo soggetto di pratica e di contemplazione.
Progetto, realizzazione: Kinkaleri / Massimo Conti, Marco Mazzoni, Gina Monaco. Con Marco Mazzoni. A cura di Massimo Conti. Produzione: Kinkaleri – 2013
FUEGO
Venerdì 16 giugno, ore 21.15 – Biblioteca Laurentina – Centro Culturale Elsa Morante
Fuego vuole attivare un circuito di dinamiche e ritmi generato da un nucleo coreografico che si espande attraverso diversi moduli. Le azioni del corpo si intrecciano al tessuto sonoro per produrre l’innesco di una composizione che trova nella ripetizione e nella moltiplicazione di traiettorie, sequenze e scambi d’informazione, uno spazio e un tempo che si dilatano e contraggono oltrepassando i propri margini codificati. Un formato coreografico e sonoro che si nutre di un continuo divenire, declinando sviluppi, durate, intenzioni, temi, slanci che si propagano in un tempo serrato come in un flusso senza fine.
Ideazione: C.G.J. Collettivo Giulio e Jari. Interpreti: Giulio Petrucci, Jari Boldrini. Musica live: Simone Grande. Consulenza visuale: Elisa Capucci. Produzione: Anghiari Dance Hub e Nexus Factory con il sostegno di Stabile di Lì
GARDEN
Lunedì 12 giugno, ore 21.15 – Parco di Commodilla
Site specific creato per la festa della danza. La danza è entrare in un altro mondo, per noi non è il momento di costruire rappresentazioni ma di decostruire la forma mimetica a favore di una forma simbolica. Per noi ora il corpo del danzatore si fa tramite del cambiamento e il suo è un atto di per sé di trasformazione, come sempre tra le righe delle nostre parole e nel sudore dei nostri corpi.
Di e con Michela Lucenti
GENTE
Mercoledì 14 giugno, ore 20.00 – Largo Federico Caffè
Giovedì 15 giugno, ore 18.00 – Biblioteca Tullio De Mauro (Villa Mercede)
Venerdì 16 giugno, ore 18.00 – Biblioteca Collina della Pace
GENTE è uno spettacolo itinerante e site-specific pensato per luoghi non convenzionali, un insieme di partiture danzate che aprono le maglie della routine quotidiana creando, con i corpi, poesia. Al pubblico viene chiesto di seguire un percorso disseminato di situazioni e personaggi straordinari, al limite tra la semplice realtà che viviamo e la visione. Presenteremo un’immagine insolita del luogo che ci ospita, disseminandolo di stazioni poetiche inaspettate. Le azioni danzate nascono tra il pubblico e prendono lo spazio, sorprendendo lo spettatore e tessendo storie di uomini e donne. I danzatori si passano il testimone, seguendo il filo rosso della musica che disegna il percorso da seguire e riempie lo spazio facendosi ritmo e colonna sonora. Il pubblico entra a far parte dello spettacolo e, libero di decidere dove posare lo sguardo, diventa lui stesso regista dell’evento.
Regia e coreografia: Michela Lucenti. Danzato e creato con: Elena Ballestracci, Michele Calcari, Maurizio Camilli, Francesco Gabrielli, Michela Lucenti, Alessandro Pallecchi Arena, Paolo Rosini, Emanuela Serra, Giulia Spattini. Sax solo Live: Dimitri Espinoza Grechi. Produzione: Compagnia Balletto Civile
IF, IF, IF, THEN
Venerdì 16 giugno, ore 20.00 – Biblioteca Laurentina – Centro Culturale Elsa Morante
Sabato 17 giugno, ore 20.15 – Teatro India
Performance per tre danzatori creata per ambienti diversi, dove il pubblico si dispone a terra in cerchio adiacente allo spazio scenico. La coreografia tende a ricollocare culturalmente grammatiche diverse di movimento, definendo una forma astratta di costruzione ed osservazione della danza. Una stratigrafia profonda, di immagini su immagini; una sotto l’altra, una dopo l’altra, costituendo un infinito palinsesto di dati visivi, situati nei giacimenti iconografici dei nostri repertori, dei nostri archivi e, soprattutto, della nostra influenza memetica. Il corpo vuole essere presentato come la realizzazione di un potenziale virtuale di innumerevoli stati materiali, che solo in parte si concretizzano nel tempo attraverso un processo continuamente ridefinibile. I danzatori sono contenitori postmoderni, un insieme articolato di riferimenti ibridi legati alle varie forme di street dance e alle pratiche della danza contemporanea, con le quali possono spostarsi in un secondo da questo a quel codice, senza tuttavia mai trovare un terreno stabile su cui sostare.
La danza si sviluppa in dialogo con la parte sonora curata dalla compositrice Caterina Barbieri che esplora gli effetti psico-fisici della ripetizione, studiando il potenziale polifonico e poliritmico dei sequencer per disegnare geometrie complesse nel tempo e nello spazio
Performance a cura di Jacopo Jenna. Musiche di Caterina Barbieri. Danza e collaborazione: Nawel Nabù Bounar, Sly, Andrea Dionisi
IF YOU WERE A MAN
Giovedì 15 giugno, ore 20.15 – Piazza di Pietra
Venerdì 16 giugno, ore 19.00 – Biblioteca Laurentina – Centro Culturale Elsa Morante
If you were a man è uno studio per quattro uomini su una profonda riprogrammazione dell’ascolto. Se i suoni prodotti dai movimenti, dai respiri, potessero sempre essere decodificati in tempo utile alcune cose potrebbero essere evitate, potrebbero non accadere e si potrebbe imparare ad ascoltare efficacemente un corpo che non parla. La meraviglia di un dialogo silenzioso porta con sé risultati inaspettati… anche piccoli rumori e le strategie del corpo possono dichiarare in anticipo un imminente conflitto. Il rifiuto, il sospetto, la diffidenza, l’amore o la paura, non sempre sono comunicati in tempo utile per poter intervenire, per poter accogliere un’informazione preziosa sugli altri.
Produzione: Spellbound. Con Spellbound Contemporary Ballet. Coreografia: Mauro Astolfi. Interpreti: Lorenzo Capozzi, Mario Laterza, Mateo Mirdita, Alessandro Piergentili. Disegno luci: Marco Policastro. Costumi: Anna Coluccia.
INTERFERENZE | NUOVO GALLES DEL SUD
Venerdì 16 giugno, ore 19.15 – Biblioteca Collina della Pace
Un esperimento tra performance e pratiche di condivisione, attorno ai temi della permeabilità e della mutazione. Esponiamo una danza che si mette a disposizione, si offre, in continua tensione tra l’adesione alle premesse coreografiche e la contaminazione da input esterni, mentre prende forma attraverso la composizione in tempo reale. Una danza che “non si possiede” ma piuttosto è frutto di un processo di confronto. Attiviamo un circuito di scambio tra movers e pubblico che rende viva la “materia-danza” e ne evidenzia la componente collaborativa nella labilità dei confini di un quadrato segnato a terra, un quadrato che non è un recinto ma un canale di trasformazione. Usiamo la parola come elemento poetico. Non solo come input esterno che interviene sulla danza personale, ma anche come un ulteriore “arto” a disposizione di un organismo.
Concept e danza di Lorenzo Giansante e Simona Lobefaro. Sound design: Lorenzo Giansante
IO E LUI | LUI E IO
Lunedì 12 giugno, ore 18.00 – Parco di Commodilla
Lunedì 12 giugno, ore 19.45 – Parco di Commodilla
Il Padre Selvaggio è una sceneggiatura scritta da Pier Paolo Pasolini nel 1962 e pubblicata postuma nell’anno della sua morte. La sua libertà di pensiero spaventò i produttori e il film non venne mai realizzato. Balletto Civile ne ricava un oggetto coreografico con un giovane performer di talento incontrato nel lavoro sul territorio modenese: una messinscena danzata, una vertigine tra opera letteraria e teatro fisico.
Lo spettacolo ci riporta alla storia di Davidson, un ragazzo nero sensibile e acuto proveniente da una tribù dell’Africa, che incontra un insegnante progressista e tormentato – una figura di frontiera, alter ego dello stesso Pasolini – che cerca di dare ai suoi allievi un’istruzione moderna e anticolonialista. Quest’opera sospesa racconta soprattutto il conflitto tra l’insegnante e Davidson, diffidente alle novità di metodo e di cultura del nuovo docente. Il cuore del contrasto è il dilemma del rapporto tra bianchi e neri, il problema della libertà e della democrazia, della tensione verso l’altro. Alla Festa della Danza la versione outdoor divisa in due parti “io e lui” e “lui e io”.
Di Maurizio Camilli e Confident Frank
KUDOKU
Giovedì 15 giugno, ore 19.45 – Parco Tevere Marconi
Venerdì 16 giugno, ore 18.00 – Piazza Nostra Signora di Guadalupe
Il compositore Dan Kinzelman e il coreografo Daniele Ninarello per la prima volta si incontrano in un territorio di esplorazione comune: lo spazio come luogo in cui esercitare e trasfigurare il corpo, sonoro e fisico, la sua precarietà, la sua impermanenza, la fatica della resistenza. Dan Kinzelman lavora improvvisando dal vivo con l’elettronica, mescolando sintesi, rumori interni delle macchine e feedback, assieme a suoni generati dagli strumenti che da anni utilizza maggiormente: sax, clarinetto, flauti, stratificando i vari elementi con l’ausilio di una loop station. Nel comporre la parte coreografica Daniele Ninarello, oltre a ricercare nel campo a lui abituale della composizione istantanea, opera in un territorio che si crea dal dialogo continuo con il paesaggio sonoro e le informazioni che da questo riceve per contattare quei fili invisibili che uniscono corpo e spazio. La sperimentazione sonora e quella corporea tendono dunque a tradurre gli elementi percettivi attraverso cui l’evolversi della figura umana si rende visibile. Qualcosa all’interno del corpo vibra costantemente come una minaccia: è il caos, il rumore interno delle cicatrici e dei pensieri. E riguarda tutti. Soltanto la danza può assestare progressivamente queste tracce nel qui e ora.
Coreografia e danza: Daniele Ninarello. Musica dal vivo: Dan Kinzelman (tenor sax, percussion and electronics). Dramaturg: Carlotta Scioldo. Produzione: Codeduomo e Novara Jazz.
LA CONOSCENZA DELLA NON CONOSCENZA – TRIO. Lecture performance in forma di struttura di improvvisazione – Roma23
Sabato 17 giugno, ore 19.00 – Teatro India
Domenica 18 giugno, ore 18.00 – Piazza Testaccio
Nell’alternanza tra verbo e corpo, scivolando, saltellando, rimbalzando continuamente dalla parola al movimento – e viceversa – e dalla descrizione letterale all’evocazione poetica, si dipana il filo del discorso. L’artista coinvolge il pubblico nel suo lavoro, nelle sue pratiche e nelle questioni che le muovono, le identificano e in ciò che ne deriva. Mostra gli strumenti con cui gioca quando crea, gli stessi che mette a disposizione degli altri quando insegna. In duo in compagnia di Ilenia Romano, condivide il gioco con gli spettatori, esplicitando le sue regole e i suoi strumenti. Ma il gioco si rivela nell’attuazione, ogni volta uguale e ogni volta diverso, ogni volta nuovo, oltre e dentro le norme che lo regolano.
Con Adriana Borriello, Donatella Morrone e Ilenia Romano/Michael Incarbone. Musiche: Les Chambres de l’Atelier – User Paysage; Close – Robert Lippok. Cadenza on the night plain – Terry Rile. Produzione: AB Dance Research
L’APERTO
Mercoledì 14 giugno, ore 20.30 – Villa Farinacci
Giovedì 15 giugno, ore 21.30 – Biblioteca Tullio De Mauro (Villa Mercede)
Un corpo e una luce tracciano il proprio viaggio all’interno di uno spazio, frammento eccezionale, dove tutto si apre alla permeabilità. Un movimento sulla perpetua prossimità e distanza tra anima-corpo, animale-umano, io e l’altro. Il continuo ridefinire la cesura tra uomo e animale, vegetale e relazionale, si delinea in una frontiera mobile e si consuma in un non luogo. Il mondo dei corpi è il mondo non impenetrabile, è il mondo che si muove in questo spazio eccezionale. Una linea di luce taglia lo spazio e tutto ciò che incontra, un sagomatore disegna questa linea relazionandosi con lo spazio, con il corpo in movimento e con il suono.
Il corpo si muove nel silenzio tra natura e luce, mentre il suono e la musica saranno udibili da ogni singolo spettatore tramite auricolari, scaricando la traccia attraverso un qr-code.
Concetto e movimento: Lucia Guarino. Musiche: Joe Rehmer – Hobby Horse (Joe Rehmer – Dan Kinzelman – Stefano Tamborrino) con il supporto organizzativo di Associazione Culturale Nexus.
LOLLIPOP DUO
Martedì 13 giugno, ore 17.30 – Biblioteca Galline Bianche
Martedì 13 giugno, ore 19.30 – Biblioteca Galline Bianche
La performance “Lollipop” di Barbara Fiorenza e Claudio Ladisa è un’esplosione di eleganza e forza nel contesto del circo contemporaneo. Questa esibizione combina abilmente movimenti delicati e acrobazie audaci, creando uno spettacolo che affascina e sorprende il pubblico. La sinergia tra Barbara e Claudio è evidente in ogni momento della performance. La loro interazione sul palco è sincronizzata in modo impeccabile, creando un equilibrio perfetto tra grazia e forza. Ogni movimento è studiato per riflettere e completare quello dell’altro, trasmettendo un senso di armonia e connessione profonda.
A cura di Barbara Fiorenza e Claudio Ladisa
MARKHOR DUO
Mercoledì 14 giugno, ore 19.30 – Largo Federico Caffè
Giovedì 15 giugno, ore 18.00 – Parco Tevere Marconi
Questo progetto mette in campo un incontro tra forme autonome di espressione, la danza di Cristina Kristal Rizzo e la materia sonora di Enrico Malatesta. Frutto di un percorso in cui l’elemento dell’improvvisazione è stato il campo di studio e di adesione all’autonomia del gesto, la pièce si genera su alcuni elementi cardine, quali la produzione e diffusione di suono attraverso oggetti, percussioni, dispositivi di riproduzione audio portatili, che dispongono lo spazio come ascolto di una visione e l’utilizzo del corpo come potenza agente del ritmo in divenire. Lo spazio dell’ascolto è dunque materia e forma auto generante per una visione in cui i sensi si predispongono al micro e al macro, al gioco del movimento dei corpi e degli oggetti coinvolti, ad un libero seguire di un’onda sonora, in una generazione dal vivo di sguardo e ascolto come grammatica dello stare nell’evento reciproco.
Ideazione: Cristina Kristal Rizzo e Enrico Malatesta. Coreografia e Danza: Cristina Kristal Rizzo. Suono dal vivo: Enrico Malatesta. Produzione: TIR DANZA
MBIRA
Domenica 18 giugno, ore 21.00 – Piazza Testaccio
Quanto ha contribuito l’Africa a renderci quelli che siamo? Per molti secoli europei e arabi hanno esplorato, colonizzato e convertito ogni angolo del pianeta. Oggi tante culture sono perdute e quella occidentale è diventata per molti versi il riferimento universale. Impossibile dire se sia un bene o un male o sapere se i colonizzati prima della colonizzazione fossero più o meno felici. Sta di fatto che il mondo è sempre più piccolo e meno vario, pieno di televisioni che trasmettono gli stessi programmi e di negozi identici che vendono prodotti identici. Ma spesso nel processo di colonizzazione capita che il conquistatore cambi irreversibilmente entrando in contatto con la cultura dei conquistati. Di questo prova a parlare Mbira, un concerto per due danzatrici, due musicisti e un regista che – utilizzando musica, danza e parola – tenta di fare il punto sul complesso rapporto fra la nostra cultura e quella africana. Mbira è una parola intorno a cui si intreccia una sorprendente quantità di storie, musiche, balli, feste e riflessioni su arte e cultura che fanno da trama ad uno spettacolo che, combinando stili e forme, partiture minuziose e improvvisazioni, scrittura e oralità, contemplazione e gioco, ha come inevitabile epilogo una festa.
Regia e coreografia: Roberto Castello. Musica ed esecuzione: Zam Moustapha Dembélé, Marco Zanotti. Testi: Renato Sarti e Roberto Castello con la collaborazione di Andrea Cosentino. Danza e voce: Giselda Ranieri, Ilenia Romano / Susannah Hieme. Produzione: ALDES / Teatro della Cooperativa
NEL TEMPO
Domenica 18 giugno, ore 20.00 – Piazza Testaccio
Un musicista sperimentale ed un circense sperimentatore condividono lo spazio. Il tempo di una conversazione spettacolare tra due artisti amici, un insieme di sogni, un susseguirsi d’idee, di sentimenti e scherzi, a volte di cattivo gusto. Il dialogo è in scena insieme alla danza, al circo, alle note e al susseguirsi di parole, in una conversazione che si consuma fino a quando non si ha più nient’altro da aggiungere.
Interprete e autore: Francesco Sgrò. Musica dal vivo: Pino Basile. Una produzione Orbita| Spellbound – Centro di Produzione Nazionale della Danza
| x | NON DISTRUGGEREMO (…)
Mercoledì 14 giugno, ore 19.30 – Museo dell’Ara Pacis (piazzale antistante)
Giovedì 15 giugno, ore 21.00 – Piazza di Pietra
| x | è un dispositivo coreografico interattivo che permette al pubblico di determinare i movimenti dei performer. Gli spettatori hanno a disposizione una particolare tastiera per guidare tre ragazzi bendati alla mappatura del luogo tramite una mazza da baseball. Il codice di istruzioni è basato sul sistema vettoriale ed il pubblico ha trenta minuti per decifrarlo ed apprenderlo per tentativi, osservando e gestendo le conseguenze dei comandi impartiti. È un dispositivo che si trasforma in esperimento sociologico, un sistema di composizione del movimento che trapassa la coreografia per colpire la consapevolezza degli spettatori, far apparire una piccola società temporanea che prende decisioni, muove il potere, dichiara i propri valori e, in ogni caso, sceglie. Compositivo o distruttivo, timido o goliardico, passivo o ludico questo meccanismo performativo lascia emergere il carattere e le scelte di ogni assortimento di pubblico in un passaggio continuo di responsabilità tra autore, performer e spettatori.
A cura di CollettivO CineticO. Concept e regia: Francesca Pennini. Azione e creazione: Simone Arganini, Carmine Parise, Angelo Pedroni
NOTHING TO DECLARE
Giovedì 15 giugno, ore 18.45 – Piazza di Pietra
Giovedì 15 giugno, ore 20.30 – Parco Tevere Marconi
Niente da dichiarare. Frase simbolo di una generazione, quella degli anni 2000, che vive nella costante rincorsa di ciò che è smart, low cost, last minute; quasi un inno all’improvvisazione, ad esser sempre pronti, ma mai preparati. Generazione costantemente sotto controllo, abituata a commentare, twittare, condividere, ma mai a prendersi la responsabilità delle proprie idee… semplicemente: Niente da dichiarare!
Un progetto che nasce da e per luoghi di passaggio, per non-luoghi o per luoghi che un tempo erano altro e che mutano, cambiano, variano, stazioni, aeroporti, strade, fabbriche abbandonate, musei ed infine teatri: è il corpo che sceglie di volersi spostare, di voler muoversi e relazionarsi con lo spazio e con i luoghi che attraverserà, non sarà un viaggio, ma un delocalizzarsi, un pendolarismo del corpo attraverso luoghi e regole dettati da altri, un accettare “Termini e Condizioni” senza aver nulla da ridire, semplicemente una routine nella quale non c’è “Niente da Dichiarare”. In Nothing to Declare, Yoris Petrillo indaga il sovraccarico emotivo e di tempo della società contemporanea, la necessità di una generazione di “scrollarsi” qualcosa di goffo, di ritrovare una dimensione che gli appartenga e che non sia ereditata da generazioni precedenti o indotta da spot pubblicitari.
Di Yoris Petrillo. Con Caroline Loiseau. Musiche originali: Alessandro D’Alessio. Produzione: Twain Centro Produzione Danza
OUTDOOR DANCE FLOOR
Martedì 13 giugno, ore 20.15 – Piazza dei Re di Roma
Mercoledì 14 giugno, ore 20.15 – Museo dell’Ara Pacis (piazzale antistante)
La performance Outdoor dance floor di Salvo Lombardo per la compagnia Chiasma è pensata come una piattaforma da ballo per spazi non deputati al clubbing, attraverso la quale lo spazio della sala da ballo è reinterpretato sia in spazi teatrali che in spazi non convenzionali come musei, spazi espositivi, foyer, locali commerciali, spazi urbani. I danzatori Daria Greco e Salvo Lombardo tessono i punti di un’azione coreografica basata su una serie di sequenze di movimento imitabili e sostenute dalla relazione con la pulsazione musicale, sonora e visiva di un live set multimediale, dove sonorità più ruvide dalla patina digitale e industriale incontrano l’estetica della musica techno per aprirsi a paesaggi synt pop, tropical, R&B ed innesti sinfonici. Dopo l’azione coreografica dei performer, il pubblico sarà invitato ad inserirsi nel flusso dell’azione per esperire, a sua volta, attraverso il ballo, nuove dinamiche relazionali, echi e riverberi del movimento. Outdoor dance floor vuole incarnare un atto di pura condivisione, socialità e aggregazione di corpi.
Ideazione, coreografia e regia: Salvo Lombardo. Performance: Daria Greco e Salvo Lombardo. Vj set: Daniele Spanò. Dj set: Bunny Dakota (aka Martina RuggeriIndustria indipendente). Produzione: Chiasma
PRATICHE PER LA FESTA
Lunedì 12 giugno, ore 19.30 – Piazzale delle Gardenie
Lunedì 12 giugno, ore 21.45 – Parco di Commodilla
Pratiche per la festa è un progetto performativo e di comunità, che esplora lo sconfinamento dei ruoli tradizionali della scena, generando una possibilità di fruizione partecipativa e immersiva. Il progetto nasce dal desiderio di proporre una modalità di fare arte alternativa alla tradizionale, che presuppone un ruolo passivo del pubblico di osservatore o consumatore dell’opera dei professionisti. La proposta si dirige piuttosto verso una pratica sociale, una forma d’arte pubblica. Il pubblico, in modo semplice e spontaneo, prende parte al gioco, proprio come nel più classico degli inviti ad unirsi alle danze di una festa, un gioco nello spazio performativo condiviso con i performer. L’incontro genera un evento non precostituito, ma che si crea e si configura nella estemporaneità. L’intento è quello di costruire delle architetture viventi, o dei quadri, in cui ogni azione, ogni scelta dei partecipanti avviene in un accordo sottile e silenzioso con gli altri.
Concept a cura di S.I.R. (Manuela Cirfera, Lorenzo Giansante, Eva Grieco, Cinzia Sità)
SAVE THE LAST DANCE FOR ME
Martedì 13 giugno, ore 19.00 – Centro Commerciale Aura