
(AGENPARL) – mer 07 giugno 2023 (ACON) Trieste, 7 giu – "Il disegno di Fedriga prende sempre
pi? forma: archiviare progressivamente il sistema sanitario
pubblico per sostituirlo con il privato. La scelta di appaltare
parte dei Pronto soccorso dell'Asufc ? un altro preoccupante e
inesorabile passo in questo senso. Con la motivazione di
tamponare una situazione di emergenza, non fa altro che sostenere
questa pericolosa deriva: dalle prestazioni gestite in regime
convenzionato il passo successivo ? l'ingresso del privato negli
ospedali pubblici, attraverso cooperative e gettonisti".
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Manuela Celotti
(Pd), commentando la decisione dell'Azienda sanitaria
universitaria Friuli centrale (Asufc) di aggiudicare a una
cooperativa di Vercelli parti del servizio emergenza degli
ospedali del territorio di Udine.
Secondo Celotti, "la scelta di risolvere i problemi contingenti
affidandosi alla sanit? privata ha un prezzo molto alto, sia in
termini di costo effettivo del servizio (ed ? forse la prima
volta che il pubblico esternalizza servizi a un costo pi? alto di
quello che avrebbe sostenuto gestendoli direttamente), sia in
termini di disfacimento del sistema pubblico, perch? ? evidente
che sostenere la sanit? privata incentiva l'esodo dei medici dai
nostri ospedali alle cliniche private e alle cooperative, che poi
vincono gli appalti per gestire i servizi nei nostri ospedali".
In questo momento storico, continua la consigliera, "in cui tutte
le strutture pubbliche sono in sofferenza per mancanza di
personale e di competenze, dalle strutture sanitarie ai Comuni,
dobbiamo essere in grado di pensare a modelli nuovi che riportino
il pubblico a essere attrattivo per i futuri professionisti e per
quelli che stanno valutando se spostarsi nel privato".
"Significa avere il coraggio di rivedere il sistema dei concorsi
pubblici, significa aumentare gli stipendi e rivedere i modelli
organizzativi per garantire una migliore qualit? del lavoro e
della vita. Questa – conclude Celotti – ? la sfida che va portata
avanti a livello regionale e nell'interlocuzione con Roma. Una
sfida che Fedriga non sta evidentemente nemmeno considerando".
ACON/COM/fa
071629 GIU 23