(AGENPARL) – ven 21 aprile 2023 Cause in calendario per il periodo considerato:
https://curia.europa.eu/jcms/jcms/Jo2_17661/it/?dateFin=30/04/2023&juridictionF=null&juridictionT=T&juridictionC=C&dateDebut=24/04/2023&tri=salle&
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Cause in calendario per il periodo considerato aventi come lingua processuale l’italiano:
https://curia.europa.eu/jcms/jcms/Jo2_17661/it/?langueProc=it&dateFin=30/04/2023&juridictionF=null&juridictionT=T&juridictionC=C&dateDebut=24/04/2023&tri=salle&
cioè, attualmente:
Corte di giustizia dell’Unione europea
Agenda
Dal 24 al 30 aprile 2023
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Cristina Marzagalli
Sofia Riesino
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Non dimenticate di controllare anche il [Calendario](https://curia.europa.eu/jcms/jcms/Jo2_17661/it/) sul nostro sito web per i dettagli su queste e altre cause.
Mercoledì 26 aprile – h. 9.30
Sentenza nella causa [T-54/21](https://curia.europa.eu/juris/documents.jsf?num=T-54/21) OHB System / Commissione (DE)
(Appalti pubblici di servizi – Fornitura di satelliti di transizione Galileo – Dialogo competitivo – Rifiuto dell’offerta di un offerente – Aggiudicazione dell’appalto ad altri offerenti)
Con bando di gara del 15 maggio 2018, l’Agenzia spaziale europea (ESA), in nome e per conto della Commissione, aveva indetto una gara d’appalto per la fornitura di satelliti di transizione nell’ambito del programma Galileo, che mira a istituire e gestire un sistema europeo di navigazione satellitare e di posizionamento a fini civili. In seguito a valutazione delle tre offerte ricevute, la Commissione ha aggiudicato l’appalto alla Airbus Defence and Space GmbH e alla Thales Alenia Space Italia, scartando l’offerta diOHB System AG. Quest’ultima ha presentato ricorso al Tribunale dell’Unione per l’annullamento dell’aggiudicazione.
[Documenti di riferimento T-54/21](https://curia.europa.eu/juris/documents.jsf?num=T-54/21)
Giovedì 27 aprile – h. 9.30
Conclusioni nella causa [C-340/21](https://curia.europa.eu/juris/documents.jsf?num=C-340/21) Natsionalna agentsia za prihodite (BG)
(Protezione dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 – Responsabilità del titolare del trattamento – Violazione della sicurezza del trattamento dei dati personali – Danno morale subito a causa della carenza del responsabile del trattamento dei dati personali – Azione risarcitoria)
In data 15 luglio 2019 i media bulgari diffondevano la notizia di un accesso non autorizzato al sistema informatico dell’Agenzia nazionale delle entrate bulgara (NAP) e che differenti informazioni fiscali e previdenziali di milioni di persone fossero state pubblicate su internet. (6) Numerose persone, tra cui V.B., convenivano in giudizio la NAP (7) per il risarcimento del danno morale, manifestatosi sotto forma di apprensioni e timori per un futuro uso improprio dei suoi dati personali. (8) Il giudice di primo grado rigettava la domanda, ritenendo che la diffusione dei dati non fosse imputabile all’agenzia, che l’onere della prova sull’adeguatezza delle misure gravasse su V.B. e che nessun danno morale fosse risarcibile. (10) Adita in appello, la Corte Suprema amministrativa sottoponeva alla Corte di Giustizia alcune questioni pregiudiziali per l’interpretazione del Regolamento generale sulla protezione dei dati[1](#_ftn1) al fine di delineare le condizioni di risarcibilità del danno morale ad un soggetto i cui dati personali, in possesso di un’Agenzia pubblica, sono stati oggetto di pubblicazione su internet a seguito di un attacco hacker.
[Documenti di riferimento C-340/21](https://curia.europa.eu/juris/documents.jsf?num=C-340/21)
Giovedì 27 aprile – h. 9.30
Sentenza nella causa [C-549/21 P](https://curia.europa.eu/juris/documents.jsf?num=C-549/21) Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e.a. / Commissione (IT)
(Impugnazione – Politica economica e monetaria – Fondo bancario di protezione dei depositi – Salvataggio della Banca delle Marche- Qualificazione di “aiuti di Stato”- ricorso per danni)
La Fondazione della Cassa di Risparmio di Pesaro ed altre quattro banche marchigiane hanno impugnato innanzi alla Corte di Giustizia la sentenza del Tribunale dell’Unione del 30 giugno 2021, che aveva rigettato la loro richiesta di risarcimento dei danni cagionati dalla Commissione europea nell’impedire il salvataggio della Banca delle Marche da parte del Fondo interbancario di tutela dei depositi (FITD).Le banche italianeinsistono nel ritenere l’erroneità della posizione della Commissione in ordine alla natura di aiuto di Stato dell’intervento di FITD in favore della Banca delle Marche, trattandosi di un fondo di diritto privato al quale partecipano soltanto soggetti privati; esse collegano causalmente l’erronea posizione della Commissione alla scelta della Banca d’Italia di sciogliere la Banca delle Marche. Tale scioglimento avrebbe causato danni alle ricorrenti nelle loro qualità di azioniste e obbligazioniste subordinate di Banca delle Marche, sicchè esse ne hanno chiesto il risarcimento alla Commissione per responsabilità extracontrattuale.
[Documenti di riferimento C-549/21](https://curia.europa.eu/juris/documents.jsf?num=C-549/21)
Giovedì 27 aprile – h. 9.30
Sentenza nella causa [C-686/21](https://curia.europa.eu/juris/documents.jsf?num=C-686/21) Legea (IT)
((Diritto dei marchi – Diritti esclusivi del titolare di un marchio – marchio appartenente a più persone – Condizioni di maggioranza richieste tra i contitolari per la concessione e la revoca di una licenza del marchio)
La Corte suprema di cassazione deve dirimere una controversia su un marchio in comproprietà a varie persone, appartenenti a una stessa famiglia. Si tratta del marchio LEGEA, registrato sia a livello nazionale che unionale per articoli sportivi. I contitolari avevano deciso di cedere l’uso di tale marchio ad una società, ma uno di loro ha successivamente scelto di porre fine a tale cessione; gli altri contitolari si oppongono alla decisione di revocare la licenza d’uso.
I dubbi del giudice del rinvio riguardano le norme relative alla cessione dell’uso del marchio da parte del titolare in un caso di proprietà concorrente. Per fugare tali dubbi, il giudice di rinvio chiede alla Corte di Giustizia se, in base al diritto dell’Unione, la concessione o la risoluzione di una licenza d’uso di un marchio nazionale o di un marchio dell’Unione detenuto in comproprietà richieda una decisione adottata all’unanimità dai contitolari o a maggioranza di questi.
[Documenti di riferimento C-686/21](https://curia.europa.eu/juris/documents.jsf?num=C-686/21)
Questa agenda propone una selezione di cause di possibile interesse mediatico che saranno trattate nei prossimi giorni, con una breve descrizione dei fatti che vi hanno dato origine.
Si tratta di un’iniziativa della Sezione italiana dell’Unità Stampa e Informazione, di carattere non ufficiale e non esaustivo, che in nessun modo impegna la Corte di giustizia dell’Unione europea
Corte di giustizia
dell’Unione europea
Lussemburgo L-2925
» curia.europa.eu
Cristina Marzagalli e Sofia Riesino
Unità Stampa e Informazione – Sezione IT
Direzione della comunicazione
[cid:image001.jpg@01D52C0D.E2ED57E0]
[cid:image002.png@01D52C0D.E2ED57E0]
Rue du Fort Niedergrünewald
L-2925 Luxembourg
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