
(AGENPARL) – lun 27 marzo 2023 OMUNICATO STAMPA
Aperti oggi i primi Ambulatori straordinari di comunità territoriali
in provincia di Oristano
ORISTANO, 27 MARZO 2023 – Ha aperto le porte questa mattina
l’ambulatorio straordinario di comunità territoriale di Busachi: alle
10.30 dieci pazienti, alcuni dei quali provenienti dai paesi vicini,
erano stati serviti dal dottor Alessandro Cabiddu, medico di continuità
assistenziale. È da questo centro del Barigadu, un territorio che più di
altri soffre la carenza di medici di famiglia, che i vertici della Asl
di Oristano hanno scelto di presentare il progetto pilota degli
Ambulatori straordinari di comunità territoriali (Ascot), la prima
sperimentazione in Sardegna di un servizio che, grazie alla
collaborazione di medici aderenti su base volontaria, sarà in grado di
assicurare nell’immediato l’assistenza sanitaria di base ai cittadini
che ne sono privi.
Presenti all’inaugurazione il manager Angelo Serusi, il direttore
sanitario Antonio Maria Pinna e quella amministrativa Rosalba Muscas, il
coordinatore dell’ufficio per l’integrazione ospedale territorio
Alessandro Baccoli, i direttori dei distretti socio-sanitari di
Ghilarza?Bosa Sergio Obinu, Oristano Peppinetto Figus e Ales-Terralba
Andrea Floris, il sindaco di Busachi Gianni Orrù, il consigliere
regionale Domenico Gallus, in rappresentanza della commissione regionale
Sanità, il presidente del Comitato di distretto di Ales-Terralba
Francesco Mereu.
“Abbiamo elaborato questo progetto per tutelare un diritto, quello alla
salute, garantito dalla Costituzione – ha detto il direttore generale
della Asl 5 di Oristano Serusi – Ci auguriamo che sia una soluzione
temporanea, ma in ogni caso siamo pronti a utilizzarla anche in altri
territori, laddove fosse necessario, considerato che oggi solo un terzo
delle sede carenti della Sardegna sono state assegnate”.
“ E’ un momento importante per la sanità locale – sono state le parole
del direttore sanitario Pinna – perché riusciamo a dare una risposta
concreta ai cittadini su un’esigenza importante, quale è quella del
medico di famiglia”.
“Un’esperienza bellissima – l’ha definita il dottor Baccoli, che ha
ideato il progetto – nata dal dialogo con le comunità locali e dalla
sinergia con i distretti, condivisa con i sindacati per un verso e con
la Regione per l’altro”. Regione che, ha voluto ricordare il
consigliere regionale Gallus, “ha fornito il proprio contributo alla
nascita di quest’iniziativa che andrà esportata in tutti i territori che
vivono la carenza di medici di famiglia”.
Un plauso ai vertici della Asl e a tutte le istituzioni che hanno
lavorato per raggiungere questo traguardo è arrivato dal sindaco di
Busachi Orrù, che ha ringraziato da parte di tutti i cittadini privi di
assistenza di base, e da quello di Ales Mereu, che ha parlato di uno
straordinario risultato frutto di un impegno eccezionale, che si augura
possa essere esteso alla Marmilla.
Insieme alla struttura del Barigadu, dislocata presso il poliambulatorio
del paese, hanno avviato oggi la loro attività anche gli Ascot di
Nurachi, Simaxis, Uras e Villaurbana, mentre domani sarà la volta di
Fordongianus, Samugheo, San Vero Milis, Tramatza e venerdì toccherà ad
Ardauli (gli orari di apertura sono pubblicati sul sito
http://www.asl5oristano.it). Dieci in tutto le sedi che la direzione della Asl
5 ha scelto di aprire in provincia, un numero che potrà variare in
futuro in funzione delle esigenze del territorio. Gli ambulatori
straordinari resteranno infatti operativi fino all’arrivo di nuovi
medici di famiglia, titolari o provvisori, e ne potranno essere aperti
di nuovi nel caso in cui altri centri restassero privi di assistenza
sanitaria di base.
Al momento sono diciassette i medici di famiglia e di continuità
assistenziale arruolati per coprire i turni delle dieci sedi operative.
Negli Ascot, a cui possono accedere esclusivamente i cittadini privi
dell’assistenza del medico di famiglia residenti nell’ambito
territoriale di riferimento, vengono garantite tutte le prestazioni
fornite dai medici di base: prescrizioni mediche, visite urgenti e non
urgenti, rinnovo di piani terapeutici, raccolta dei fabbisogni
domiciliari (inserimento in ADI, attività domiciliari programmate,
prestazioni integrative programmate), certificati di malattia e ogni
altra prestazione riconosciuta dagli Accordi Collettivi Nazionali.



