
(AGENPARL) – mer 22 marzo 2023 SALARIO MINIMO. (FDI-LEGA-FI): NON È LA SOLUZIONE, OCCORRE MIGLIORARE ED ESTENDERE CONTRATTAZIONE COLLETTIVA
“Il centrodestra ha a cuore il tema salariale e seppur da posizioni molto diverse dal centrosinistra e dal Movimento 5 Stelle, vuole dare risposte concrete migliorando la contrattazione collettiva, rinnovando i contratti, eliminando quella pirata e ponendo particolare attenzione là dove si applica la cd “migliore offerta” soprattutto in seno a gare pubbliche di appalto”. È quanto dichiarano i deputati di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega.
“Con oggi si avvia un importante iter in Commissione Lavoro alla Camera – evidenziano i parlamentari di centrodestra -, molti saranno i soggetti auditi i quali ci offriranno una ampia rappresentazione dello stato attuale, tenendo conto che per quasi il 95% dei casi esiste la contrattazione. Infine, non deve essere la politica a identificare eventuali cifre. Le opposizioni hanno presentato ben cinque proposte di legge e questo la dice lunga sulla confusione e sulla poca unità dei partiti di minoranza”.
“Bisogna intervenire – affermano il Presidente della Commissione Lavoro, Walter Rizzetto, e la relatrice di maggioranza Marta Schifone, deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo in commissione Lavoro alla Camera – sul 5% che non rientra nella contrattazione. È necessario quindi valutare se allargare i contratti collettivi anche per questi gruppi e categorie di lavoratori che non sono oggi coperti. Come è stato già ricordato dal Premier Giorgia Meloni, in una Nazione che ha un alto tasso di contrattazione, è più utile migliorare quella vigente”.
“Non è necessario – dichiara il capogruppo di Forza Italia in Commissione Lavoro Chiara Tenerini – fissare per legge un salario minimo, non ce lo chiede nemmeno l’Unione Europea. Può essere determinato un parametro nell’ambito della contrattazione collettiva e individuato un percorso complementare nelle aree che non sono coperte. Da recenti studi è emerso che le Nazioni che non hanno un salario minimo nazionale stabilito per legge sono quelli con i minimi di settore più alti”.
Per il deputato Tiziana Nisini, “Obiettivo della Lega è risolvere la questione dei salari troppo bassi. La direttiva europea stessa, promuove la contrattazione collettiva chiedendo agli Stati membri di rafforzarla qualora fosse sotto la soglia dell’80%. Ricordo che in Italia la percentuale copre i lavoratori per oltre il 95%. Le audizioni serviranno a sciogliere i dubbi e le criticità”.
“Restiamo convinti che il salario minimo non sia una soluzione: il problema degli stipendi, in Italia, è soprattutto legato al lavoro irregolare, a contratti che prevedono un numero di ore lavorative retribuite inferiore rispetto a quelle effettivamente svolte, al mancato rispetto dei minimi tabellari previsti dai CCNL, ai contratti fintamente associativi delle cooperative e, soprattutto, al diffusissimo ‘lavoro nero’. Problemi questi che possono essere contrastati attraverso maggiori controlli e non con l’introduzione del salario minimo”, concludono in modo unanime i deputati di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega.