
(AGENPARL) – ven 17 marzo 2023 [image.png]
DEMOCRAZIA CRISTIANA
DESIDERI (D.C.): ROTONDI E’ DISATTENTO, IL CONGRESSO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA E’ STATO GIA’ FATTO, SONO STATI ELETTI GLI ORGANISMI STATUTARI E LUI NON NE FA PARTE, NON AVREBBE NEANCHE POTUTO FARNE PARTE ESSENDO EGLI UN PARLAMENTARE DI FRATELLI D’ITALIA.
L’onorevole Rotondi un giorno sì e l’altro pure dichiara, a destra ed a manca, che vuole rifare la Democrazia Cristiana, lo abbiamo già informato, che il Congresso Nazionale di riorganizzazione degli organismi statutari del partito si è svolto, previa pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana ( [n.ro](http://n.ro/) 11 del 26.gennaio.2023), il 17 e 18 febbraio scorsi, presso l’Hotel IH HOTEL Z3 di Roma, con la partecipazione di delegati da tutta Italia. In quella sede si è proceduto all’elezione assembleare degli organismi statutari del partito; è quanto ha dichiarato Fabio Desideri, portavoce e coordinatore politico nazionale della Democrazia Cristiana.
Non soltanto, il neo eletto segretario nazionale del partito, avv. Antonio Cirillo, ha provveduto ad informare, tramite posta elettronica certificata, sia il Presidente della Repubblica, sia i Presidenti di Camera e Senato, sia il Presidente del Consiglio dei Ministri, dell’avvenuto svolgimento del Congresso Nazionale del Partito e della rielezione degli organi statutari della Democrazia Cristiana, chiedendo altresì la tutela del simbolo del partito e della denominazione in tutte le sedi istituzionali.
Non soltanto, sempre il segretario nazionale ha provveduto a formalizzare una serie di diffide nei riguardi di chiunque, a vario titolo, continuasse ad argomentare e/o utilizzare simbolo e nome della Democrazia Cristiana, non avendone né autorizzazione né legittimità alcuna. Tale diffida, in data 2 marzo u.s,. è stata recapitata, tramite pec, all’onorevole Rotondi, all’onorevole Cesa e all’onorevole Lupi.
I nuovi organismi statutari hanno, altresì, avviato un’attenta ricostruzione di quanto è accaduto in relazione allo stato del patrimonio della Democrazia Cristiana, situazione per la quale si stanno valutando le iniziative più adeguate da porre in essere, nelle sedi competenti, al fine di capire cosa è accaduto dal 1989 ai giorni d’oggi.
La cosa singolare che emerge dall’articolo pubblicato quest’oggi sul quotidiano Il Tempo, a pagina 8 dello stesso, è la definizione e la ricostruzione che l’onorevole Rotondi fa dei fatti svoltisi dal 1989 ad oggi, autodefinendosi in riferimento alla Democrazia Cristiana : “uno dei suoi ultimi legali rappresentanti”. Ne prendiamo atto di tale ricostruzione, riservandoci – nelle sedi competenti – di valutare il merito e le eventuali derivanti responsabilità, delle quali siamo certi egli abbia esatta cognizione.
Venendo pìù specificatamente al merito politico della questione, l’onorevole Rotondi, allo stato è un parlamentare di Fratelli d’Italia, che certo non è la Democrazia Cristiana. Posso capire bene che lo stesso non trovi, nel gruppo politico del partito della Presidente del Consiglio, gli stessi valori, nonché le stesse tesi, che – dal 1948 ai giorni d’oggi – hanno permesso alla Democrazia Cristiana di essere il partito nel quale, più di ogni altro, per tanti anni fino ad oggi, moltissimi italiani ed italiane si riconoscono. Se questo è il problema politico dell’onorevole Rotondi, la soluzione è facile: rassegni le sue dimissioni dal gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia, chieda la tessera alla Democrazia Cristiana, si impegni a portarne avanti, nelle sedi istituzionali, i valori e le linee politiche e – soltanto dopo – con l’autorizzazione del partito, si iscriva al gruppo misto alla Camera dei Deputati, dichiarando di rappresentare la Democrazia Cristiana. Se così non fosse sarebbe politicamente dicotomico dichiararsi della Democrazia Cristiana e fare parte del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia; così ha concluso Desideri.