(AGENPARL) – gio 23 febbraio 2023 Giunto alla sua destinazione museale lo scheletro di capodoglio arrenatosi ad Aspra: potrà essere ammirato al museo dell’acciuga
foto qui: [Giunto alla sua destinazione museale lo scheletro di capodoglio arrenatosi ad Aspra: potrà essere ammirato al museo dell’acciuga – Città di Bagheria](https://www.comune.bagheria.pa.it/it/news/giunto-alla-sua-destinazione-museale-lo-scheletro-di-capodoglio-arrenatosi-ad-aspra-potra-essere-ammirato-al-museo-dell-acciuga?)
Bagheria, 23 febbraio 2023
E’ giunto alla sua destinazione lo scheletro della balenottera spiaggiata sulla costa asprese. Lo scheletro potrà essere ammirato presso il [museo dell’acciuga di Aspra](http://www.museodellacciuga.it/). L’amministrazione comunale, con il comando della polizia municipale, l’Asp, la capitaneria di porto e l’istituto zoo profilattico, intervennero a seguito del ritrovamento del capodoglio, spiaggiato sulla costa asprese. Il cetaceo, lungo quasi dieci metri, è stato ritrovato morto sul litorale della costa di Aspra, all’altezza del campo sportivo, il 12 ottobre del 2016. La balenottera probabilmente ha smesso di vivere perché colpita dalle eliche di un grosso natante come si era pensato dallo squarcio sul dorso dell’animale.
[carcassa padoglio]L’amministrazione decise, di usare lo scheletro del cetaceo a fini didattici, contando sul supporto del museo delle acciughe dei Fratelli Balistreri che hanno accettato di buon grado di essere spazio espositivo.
La scelta dell’amministrazione dipese anche dal fatto che oltre che per scopi didattici e scientifici, i costi di smaltimento della carcassa sarebbero stati di gran lunga superiori a quelli di riutilizzo dello scheletro dell’animale.
A tal fine il cetaceo è stato inviato all’Università di Padova, al Dipartimento biomedicina comparata dell’ateneo, dove si occupano, tra l’altro, anche della gestione dei cetaceo spiaggiati e di problematiche relative alla musealizzazione dei reperti.
Tra il Comune di Bagheria ed il museo dell’Acciuga e dell’Arte Marinara che promuove il borgo marinaro di Aspra attraverso le sue tradizioni legate non solo alla industria della lavorazione del pesce ma anche all’arte marinara, alla sua storia e alla sua evoluzione, è stato siglato un protocollo di intesa, approvato dalla deliberazione di giunta n. 125 del 22 giugno 2022.
Scopo del protocollo stabilire in un rapporto di collaborazione nell’ambito delle attività di rispettiva pertinenza volte alla promozione del Museo dell’Acciuga ed alla conservazione ed esposizione, anche per fini didattici, dello scheletro di capodoglio. A predisporre il procedimento amministrativo il responsabile di posizione organizzativa direzione Cultura Onofrio Lisuzzo.
Tra le azioni previste dal protocollo di intesa la realizzazione di attività culturali, formative, di ricerca per la promozione del Museo dell’Acciuga, la conservazione ed esposizione, anche per fini didattici dello scheletro di capodoglio attraverso: La reciproca pubblicizzazione sui propri siti e pagine social dell’attività e degli eventi organizzati autonomamente o in partenariato; eventi culturali legati alla conoscenza del mare, delle specie marine, del borgo marinaro di
Aspra, all’interno del Museo delle Acciughe in collaborazione anche con specifiche istituzioni pubbliche e le collaborazioni con altre istituzioni che abbiano le stesse finalità quali ad esempio musei di scienze
e storia naturale ed università.
Il protocollo che ha una durata di 3 anni, rinnovabile prevede anche che il Museo delle Acciughe e dell’Arte Marinara si impegni a garantire, su richiesta dell’Amministrazione comunale, almeno 3 visite l’anno del Museo a scolaresche del territorio e non, e a garantire, sempre su richiesta dell’Amministrazione comunale, le visite al Museo dell’Acciuga, a personalità di rilievo ospiti del Comune di Bagheria.
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Marina Mancini
Testo Allegato:
Lotta al fumo, alla Torre Biologica meeting dei ricercatori del progetto REPLICA 2.0Il Centro per la Riduzione del Danno da Fumo di Unict (CoEHAR) approfondisce gli studi su e-cig e prodotti a tabacco riscaldatoRicercatori da cinque Paesi a Catania per approfondire gli studi su sigarette elettroniche e prodotti senza combustione, analizzando i risultati di quelli già condotti dalle maggiori autorità del settore.L’occasione è offerta dal ‘kick-off meeting’ del progetto scientifico “REPLICA 2.0”, un’indagine promossa dal CoEHAR (Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo) dell’Università di Cataniacolmare il gap metodologico nel campo della ricerca scientifica applicata alla riduzione del danno da fumo. L’evento si terrà lunedì 27 febbraio alle 10, alla Torre Biologica “Ferdinando Latteri” (via Santa Sofia, 97), con la cerimonia inaugurale e un momento formativo coordinato da Giovanni Li Volti (direttore di CoEHAR e project leader di Replica) e da Riccardo Polosa (fondatore del CoEHAR).”Grazie alla prestigiosa autorità scientifica riconosciuta per la numerosa produzione di dati di qualità – spiega il prof. Riccardo Polosa -, testate scientifiche e organi di stampa di tutto il mondo seguono con interesse e fiducia i risultati che emergono dagli studi condotti nei laboratori del CoEHAR”.Gli studi già pubblicati dal team REPLICA, ai quali hanno lavorato più di 40 ricercatori in tutto il mondo, hanno infatti inequivocabilmente dimostrato una minore tossicità di sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato rispetto alle sigarette convenzionali, attestando anche un minor danno vascolare indotto dall’uso di e-cig rispetto alle ‘bionde’. L’Università di Catania, attualmente considerato l’ateneo più produttivo al mondo nel campo della ricerca applicata alle sigarette elettroniche, si conferma quindi al centro del dibattito scientifico mondiale sulla scelta delle politiche di sanità pubblica più efficaci per ridurre le morti da fumo nel mondo.“Consideriamo la globalizzazione della conoscenza e la standardizzazione a livello internazionalizzazione delle procedure – afferma il prof. Giovanni Li Volti – una garanzia di qualità delle nostre ricerche”.Alla cerimonia inaugurale partecipano i docenti Bouchra Ghazi (Università di Scienze della Salute “Mohammed VI”, Marocco), Ronny Lesmana (Universitas Padjajaran, Indonesia), Vladislav Volarevic (Università di Kragujevac, Serbia) e Antonio Giordano (Temple University-Sbarro Health Research Institute, USA). Accoglieranno gli ospiti Lucia Zappalà (delegata del Rettore per l’Internazionalizzazione), Salvo Baglio (delegato del Rettore per la Ricerca), Giovanna Russo (vice direttrice del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale), Maria Angela Sortino (direttrice del Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche), Massimo Caruso (co-principal investigator di Replica) e Sonja Rust (project manager di Replica).Valeria Nicolosi – Chief Communication CoEHAR E: valeria.nicolosi@coehar.it – M: +39 3491843563 CoEHAR – Center of Excellence for the Acceleration of Harm Reduction via S.Sofia, 82 – Torre Biologica Università degli Studi di Catania