(AGENPARL) – gio 09 febbraio 2023 LETTERA APERTA
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
On.le Giorgia MELONI
Palazzo Chigi
Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri, On.le Giorgia Meloni,
mi scuso, anticipatamente, per i minuti che eventualmente Le sottrarrò qualora dovesse leggere queste righe, porgendole, sin da ora, i miei ringraziamenti per l’eventuale Sua attenzione.
Sono il dott. Fabio Desideri, già sindaco del Comune di Marino (RM) nel medesimo periodo in cui Ella era consigliere della Provincia di Roma, nonché ex consigliere della Regione Lazio, nella Legislatura 2005-2010, a suo tempo eletto nella lista civica per Francesco Storace Presidente (quella con il cuore per farle capire meglio) quando Piero Marrazzo assunse la massima carica della nostra Regione. Fui anche tra coloro che nell’anno 2010 non poterono ricandidarsi, in quanto componenti della Lista del PDL, per la Circoscrizione elettorale di Roma, esclusa dalla competizione elettorale a seguito della brutta storia del delegato di Lista, Sig. Alfredo Milioni, il quale – come ricorderà – invece di depositare la documentazione necessaria abbandonò il tutto, fuori della porta della commissione Elettorale Provinciale di Roma, per andare a mangiare un panino…almeno così raccontarono le cronache del tempo. Da allora sono stato 13 anni lontano dalla politica di questa Regione, dedicandomi a rappresentare una parte delle imprese italiane in tutto il mondo, nella mia funzione di presidente della Federazione di PMI Confimprese World.
Dopo tutto questo tempo, anche in considerazione delle grandi opportunità che caratterizzeranno nei prossimi anni la Regione Lazio, avevo deciso di tornare ad interessarmi dei temi della politica del territorio, dando, inoltre, la mia disponibilità a candidarmi nella Lista civica del candidato Presidente che sarebbe stato designato dal centro destra per queste elezioni, con l’obiettivo precipuo di aiutare in particolare le PMI del nostro territorio a contribuire al rilancio del sistema imprenditoriale della nostra Regione.
La scelta del candidato Presidente, da parte del centro destra, ha portato alla designazione dell’avvocato Francesco Rocca, già Presidente della Croce Rossa Italiana, nonché allo stato ancora vice presidente della Croce Rossa Internazionale.
Non avevo, fino a dicembre dello scorso anno, mai parlato con l’avvocato Rocca, né lo conoscevo, ma una persona che ha avuto molto a che fare con il percorso del centro destra italiano, nonché con il mio impegno politico di circa 20/25 anni orsono, ci ha messo in contatto al fine di favorire la nostra conoscenza, nonché la mia candidatura nella lista civica che porta il nome del candidato Presidente.
Ho parlato telefonicamente per tre volte, tra la vigilia di Natale e Capodanno, con il candidato del centro-destra. Lo stesso mi contattò sulla mia utenza personale, il 31 dicembre dello scorso anno, mentre ero all’estero, per accennarmi della Lista Civica che porta il suo nome ed anche della mia candidatura nella stessa, cosa quest’ultima di cui egli – nel nostro dialogo – si compiaceva.
Successivamente a tali date mi contattarono dalla Lista Civica per Rocca Presidente, il 10 gennaio scorso, tramite e-mail, invitandomi ad andare il giorno seguente a sottoscrivere la candidatura, presso lo studio del notaio Russo di Roma, cosa che ho fatto con puntualità il giorno 11 febbraio c.a., consegnando altresì tutta la documentazione richiesta in adempimento delle leggi vigenti.
Spiacevolmente la sera del 13 gennaio, poco dopo le ore 20:00, un certo signor Molina, coordinatore della Lista Civica per Rocca Presidente, mi informo – dopo l’avvenuta presentazione della lista medesima alla competente Circoscrizione Elettorale provinciale di Roma – che la mia candidatura era stata espunta da quelle depositate della Lista Civica, il tutto senza darmi alcuna spiegazione di merito sulle ragioni correlate a tale esclusione; fatti questi di cui le cronache hanno ampiamente parlato nei giorni scorsi.
Basterebbero già le poche righe sopra trascritte per far venir meno sia la fiducia, nonché il consenso verso la candidatura dell’avvocato Francesco Rocca; però alla mia età alle prepotenze si risponde con serenità, onestà e fermezza, concetti che sono certo Ella – in linea generale – condivide ampiamente, come molta della Sua storia politica conferma.
Nei vari ricorsi da me proposti agli organismi giurisdizionali competenti, per i fatti accaduti, come prevedono le norme vigenti, ho però scoperto alcune cose che per brevità di seguito sintetizzo.
Ho appreso che la Lista Civica per Rocca Presidente è stata depositata senza sottoscrizione degli elettori, bensì con la dichiarazione di collegamento redatta dal Presidente del Gruppo Consiliare regionale di Fratelli d’Italia, ai sensi dell’articolo 8, 1° e 2° comma, della Legge Regionale n.ro 2 del 2005 e s.m.i..
Come elettore di questa Regione intendo qui richiamare, alla Sua attenzione, l’articolo 51 della nostra Carta Costituzionale, il quale recita:” Tutti i cittadini dell’uno e dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge”.
Sembrerebbe al sottoscritto che la possibilità data dalla legge Regionale n.ro 2 del 2005 e s.m.i. ad un qualunque partito, o gruppo, presente in Consiglio Regionale, alla data di indizione delle elezioni regionali, di collegare a se stesso, e nei fatti esonerare una diversa Lista Civica dalla raccolta delle sottoscrizioni degli elettori, come invece normalmente la legge elettorale dispone, sia almeno per dottrina della Corte Costituzionale, un capitolo contestato e criticabile della legislazione elettorale nella misura in cui sono consentiti meccanismi di esenzione […] che pongono seri problemi di compatibilità con il principio di uguaglianza.
La questione che tramite la presente intendo porre alla Sua onorevole attenzione è se il legislatore regionale, attraverso la Legge Regionale n.ro 2 del 2005 e s.m.i., non abbia – nei fatti – creato uno sbarramento elettorale che, in qualche modo, potrebbe contrastare sia con il dettato della nostra Carta Costituzionale, sia con la Legge elettorale vigente, non assicurando, contra legem, pari condizione di accesso alla competizione elettorale a tutti i cittadini.
Alla luce di questa semplice considerazioni auspico che Ella voglia valutare se nelle mie umili argomentazioni, possano, eventualmente, intravedersi ragioni più alte, alle quali – nell’ambito delle Sue prerogative di Presidente del Consiglio dei Ministri – attribuire forme di approfondimento normativo, nonché di tutela istituzionale, con l’unico fine di rimuovere, in tutto l’elettorato passivo della nostra Regione Lazio, il benché minimo dubbio, in ordine alle procedure elettorali adottate in queste elezioni.
In aggiunta a quanto sopra, ho scoperto che il trattamento riservato al sottoscritto – prima descrittole – è stato destinato ad almeno altre due persone, firmatari della candidatura nella medesima lista, una candidata in provincia di Frosinone, ed un candidato in provincia di Latina; mi chiedo ed approfitto della presente per rivolgere anche ad Ella la seguente domanda: “ nel momento in cui si viene chiamati a sottoscrivere una candidatura al fine di partecipare, in una lista, alle elezioni, ed un cittadino dell’uno o dell’altro sesso decide di sottoscrivere la stessa, consegnando le certificazioni previste e firmando la relativa documentazione di fronte ad un soggetto legittimato per legge, come può lo stesso difendersi da azioni “notturne” come quelle di cui io ed altri siamo stati oggetto – senza alcun rispetto per la nostra persona, i nostri valori e la nostra storia di vita – da soggetti che è estremamente difficile individuare in quanto, in modo non meritorio, costoro si trincerano dietro varie forme di anonimato che non onorano non soltanto la lista cui fanno riferimento bensì tutta la politica in ogni sua espressione e funzione…?”.
Mi consenta, congedandomi da Ella con animo grato per la Sua eventuale attenzione, di sperare in una cortese e gentile risposta, ed eventualmente in Sue iniziative nel solco dei temi per i quali, da cittadino Italiano e di questa Regione, ho voluto richiamare la Sua onorevole attenzione.
Con ossequio, distinti saluti
Dott. Fabio Desideri
Roma 09. Febbraio. 2023
Mittente:
Dott. Fabio Desideri
Via Sebastiano Grandis,1
00185 Roma
Dott. Fabio DESIDERI

Fabio Desideri