
(AGENPARL) – mar 17 gennaio 2023 Assessore Morroni: “Il rapporto con la struttura regionale è solamente
legato alle attività di protezione civile”
(Acs) Perugia, 17 gennaio 2023 – Nella parte dedicata alle interrogazioni a
risposta immediata della seduta consiliare odierna, il consigliere Tommaso
Bori (Pd) ha chiesto all’assessore regionale, Enrico Melasecche
“chiarimenti circa l’affidamento dei servizi di Protezione civile alla
Aeop (Associazione europea operatori di polizia)”. Nello specifico: “se
corrisponde a verità che la Regione Umbria abbia versato somme a sostegno di
tale Associazione e se sì di quale entità e attraverso quali modalità,
visto che si parla di qualifiche mai conseguite come realtà di volontariato
e di protezione civile”, per conoscere, infine, “se, a seguito delle
numerose segnalazioni ricevute, la Regione si sia mai adoperata per
effettuare controlli sull’attività svolta dall’Aeop nell’esecuzione
degli incarichi ad essa affidati”.
Nell’illustrazione del suo atto ispettivo, Bori dopo aver sottolineato come
“il servizio prestato dalle varie associazioni riconosciute all’interno
del circuito della Protezione civile è prezioso e rappresenta
un’eccellenza nel panorama nazionale” e che “molte iniziative
organizzate sui territori, compreso quello perugino, dai grandi eventi alle
feste paesane non potrebbero svolgersi senza l’importante contributo di
queste associazioni” e che “durante tutto il periodo della pandemia
queste associazioni hanno svolto un ruolo importantissimo”, aggiunge che
“da quanto è emerso da indagini condotte dalla Procura della Repubblica e
da articoli pubblicati sulla stampa locale, un’associazione di Protezione
Civile, l’Aeop ( Associazione europea operatori di polizia) durante le
attività assegnatele dalle amministrazioni, avrebbe largamente e
ripetutamente trasceso dai propri compiti, spacciandosi da veri e propri
operatori di polizia, con tanto di divise e lampeggianti, tesserini simil
polizia e giubbotti antiproiettile. Molti cittadini purtroppo sono caduti in
questa trappola e a tanti di loro sono state contestate violazioni
amministrative addirittura con rilascio di verbale e, a volte, perfino di
contravvenzioni da parte di alcuni ‘sceriffi’ della suddetta
associazione. L’associazione in oggetto si presentava come ‘sezione di
polizia giudiziaria’, con guardie particolari zoofile ed era registrata in
qualità di Associazione Prociv presso la Regione Umbria che, a quanto pare,
le avrebbe versato anche diverse decine di migliaia di euro, grazie a
qualifiche mai conseguite come realtà di volontariato e di protezione
civile. Durante il periodo pandemico con le limitazioni dettate dai DPCM
ancora in vigore, più volte sono arrivate segnalazioni da parte di
cittadini, commercianti e informalmente anche da alcuni amministratori, su
un’associazione Prociv, ufficialmente incaricata dal Comune di Perugia ad
operare durante quel periodo, che faceva leva sull’incarico assegnatogli
dall’Amministrazione comunale, per poi travalicarlo pericolosamente con la
minaccia di sanzioni a cittadini e commercianti. La Procura della Repubblica
di Perugia ha chiuso le indagini a carico di 17 persone, che ora incorrono in
ipotesi di reato quali usurpazione di funzioni, falsità ideologica, truffa
aggravata e minacce. Negli anni tali soggetti hanno operato nel territorio
umbro e perugino in particolare, spaziando in molti settori, dall’abbandono
dei rifiuti, al maltrattamento di animali, ai controlli stradali, svolgendo
queste attività senza averne titolo, come sostiene sempre la Procura. Da
quanto si apprende dalla stampa locale in queste settimane, l’Associazione
in oggetto ha pensato di difendersi da tali accuse (ipotizzati i reati di
usurpazione di funzioni, falsità ideologica, truffa aggravata e minacce),
sottolineando il buon lavoro svolto durante la loro attività e rivendicando
il riconoscimento a loro consegnato dal Comune di Perugia direttamente dalle
mani del sindaco Romizi dell’assessore Merli. Tra le persone indagate nel
procedimento una di queste ha perfino partecipato, anche se in modo
saltuario, ma più di una volta, alle sedute della Consulta comunale dei
diritti per gli animali, in qualità di responsabile di zona per Eital (Ente
Italiano Tutela Animali e Legalità), ente che a suo tempo ha inglobato le
due associazioni Aeop e Agriambiente”.
L’assessore Morroni ha risposto leggendo un documento predisposto per
l’assessore delegato Enrico Melasecche (assente alla seduta) dal Servizio
Protezione civile: “L’associazione in questione è iscritta nell’elenco
regionale delle Organizzazioni di Volontariato (OdV). Il rapporto con la
struttura regionale è solamente legato alle attività di protezione civile,
per le quali la stessa è stata attivata direttamente o da alcune
amministrazioni comunali, ad esempio Norcia per il sisma 2016 o altri comuni
per l’emergenza Covid19. Tutte le altre abilitazioni dichiarate
dall’Associazione, come attività di polizia giudiziaria o controlli nei
settori della zoofilia, dei rifiuti, maltrattamento animali e stradali non
sono competenza del Servizio di Protezione civile. Le organizzazioni di
volontariato non vengono attivate dalla struttura regionale in relazione ad
accordi economici o convenzioni onerose, ma perché esse stesse rispondono
volontariamente a richieste di supporto per specifici eventi/emergenze,
inserite nel portale di gestione del volontariato di Protezione civile, anche
su necessità espresse dalle Amministrazioni comunali. È poi il singolo
comune che seleziona quale volontari impiegare. Nei casi in cui le
organizzazioni di volontariato vengano attivate, possono usufruire, se
previsto preventivamente nel documento di attivazione, dei benefici artt. 39
e 40 del D.Lgs n. 1 del 2018 (rimborso degli emolumenti sostenuti dal datore
di lavoro e per quello lavoratore autonomo il rimborso del mancato guadagno
giornaliero in base alla denuncia dei redditi dell’anno precedente per un
importo massimo di 103 euro al giorno; il rimborso delle spese sostenute
dalle organizzazioni per il carburante, eventuali danni ad attrezzature e
mezzi associativi, pedaggi autostradali e pasti, il tutto giustificato
tramite scontrini o schede carburante e fatture quietanzate).
L’associazione AEOP ha partecipato con i propri volontari a supporto di
eventi emergenziali come il Sisma centro Italia del 2016 ed il COVID19. Nello
specifico, per quello che riguarda le attività legate al COVID19, dopo
nostra autorizzazione, è stata attivata più volte dai comuni di Perugia,
Foligno o Assisi. Negli ultimi 6 anni ha garantito la sua presenza fornendo
sostegno alle amministrazioni comunali in diversi eventi a rilevante impatto
locale, come manifestazioni sportive di particolare rilievo. In nessuno di
questi casi si è avuto un riscontro negativo formale dagli Enti coinvolti
rispetto all’attività svolta dall’Associazione. Oltre a questi eventi
potrebbero aver partecipato all’attività di avvistamento per
l’antincendio boschivo, ma il riscontro va richiesto al Servizio Foreste.
Per quanto riguarda i finanziamenti, come tutte le organizzazioni di
volontariato iscritte all’elenco regionale, dopo verifica del possesso dei
requisiti da parte del Servizio protezione civile regionale, ha potuto
richiedere rimborsi o contributi per il ripristino o potenziamento di mezzi
e/o attrezzature. Dal 2016 ad oggi, vista la partecipazione alle attività
previste, sono stati erogati fondi per 21mila 229 euro. Al momento
l’associazione non è considerata attiva come associazione di protezione
civile in quanto è stata avviata la procedura per la sospensione
dell’operatività. La sospensione dall’operatività non permette inoltre
l’attivazione in eventi emergenziali o a rilevante impatto locale e
l’accesso ai benefici. Visti gli ultimi eventi, citati
nell’interrogazione, dei quali la struttura venuti a conoscenza tramite i