(AGENPARL) – mer 07 dicembre 2022 [Disiscriviti](https://corrieredellariviera.voxmail.it/upr/pvgad8/klrc7ra/unsubscribe?_m=qgxzh1&_t=fc32695c)
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LA DISCARICA DELLO SCANDALO: QUATTRO ORDINANZE NESSUNA SANZIONE
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ITALIA NOSTRA : “LA LEGGE: SEQUESTRO E ARRESTO PER I RESPONSABILI”
VOCE PER L’AMBIENTE: “FAREMO UN ESPOSTO PER ACCERTARE GL’INQUIETANTI FATTI”
DOPO 4 ORDINANZE LA DISCARICA ABUSIVA DI PEAGNE E’ ANCORA PRESENTE E NESSUNA SANZIONE E’ STATA COMMINATA
E’ certo che il titolare della Limonaia spa alias Luciano Chincherini, non ha rispettato ben tre ordinanze di fila in cui s’intimava, pena l’arresto e il sequestro dell’area, di rimuovere le tonnellate di rifiuti edili abusivamente presenti a Garda (Vr) in località Peagne, Sito d’importanza comunitaria, a vincolo ambientale e vincolo idrogeologico. Per fare questo guinness d’inottemperanze l’imprenditore ci ha messo molto del suo e pure il Comune, retto dal Sindaco Davide Bendinelli. Infatti, l’ 11 novembre scorso, sulle ruspe del Chincherini colte in flagranza di rimozione dei rifiuti scientemente occultati, i vigili con i funzionari Arpav invece di sanzionare il reo trovato a rimuovere i rifiuti coperti sotto tonnellate di terra, davano benevolmente, tramite l’ufficio edilizia pubblica altri 30 giorni di tempo per svolgere altre indagini ambientali sul sito. E sospendevano i lavori di scavo. Una cosa da non credere se non fosse scritta sull’ordinanza del Comune, pubblicata il 16 novembre scorso. Ricapitolando: Il 25 maggio 2022 su sollecito del Comitato Voce per l’ambiente e successivo intervento Arpav, il Sindaco emetteva un prima ordinanza di rimuovere i rifiuti presenti nell’area di proprietà del Chincherini. Poi il 20 giugno emanava una proroga di dubbia liceità con scadenza il 25 luglio. Ma a luglio ed agosto i detriti rimanevano ancora lì. Il Sindaco di Garda genuflesso, invece di svolgere le procedure per l’arresto del titolare dell’ area e al sequestro dell’immobile, emetteva una terza ordinanza il 5 settembre (cioè lo stesso giorno in cui Chincherini giurava di aver rimosso i rifiuti producendo documenti irregolari) con scadenza al 25 settembre. Intanto nel sito invece di scomparire, le montagne di scarichi abusivi venivano alzate e livellate con montagne di terra sopra depositate. In un comunicato congiunto, Italia Nostra provinciale (tramite la Presidente Marisa Velardita) e Voce per l’ambiente (Andrea Torresani coordinatore), nel mese di novembre denunciavano lo strano fenomeno corredato da una serie di video. Da lì il curioso sopralluogo dell’ ufficio ecologia, dell’ Arpav e dei vigili del 14 novembre in cui invece di sanzionare pesantemente l’inadempiente occultatore davano nuovamente una serie di prescrizioni d’indagini ambientali. Indagini che il trasgressore doveva compiere ancora 5 mesi fa! Neppure è balzato in testa all’ufficio ecologia chiedersi che fine avevano fatto i due terzi dei rifiuti occultati già prelevati, come altresì applicare le pesanti sanzioni previste dalla serie di ordinanze mai rispettate dal titolare dell’area. E anzi aggravate dall’occultamento! Fermo l’intervento di Marisa Velardita “Siamo rimasti sorpresi nell’apprendere la notizia che a Peagne la situazione non è risolta. I rifiuti edili in parte sono ancora lì e, nonostante le ordinanze sindacali, non sono stati rimossi. Siamo convinti che l’Amministrazione di Garda non abbia fatto la sua parte. La legge parla chiaro: sequestro e arresto per i responsabili di discariche abusive. E questa lo è, come dichiarato dall’ARPAV e dalle stesse ordinanze, ma nessuno va fino in fondo. Così i cittadini di Garda potranno correre il rischio di avere inquinato il torrente Paul, che scorre sotto la discarica e, conseguentemente, il lago.“Dopo il disastro di Ischia, si parla in televisione, in radio e sui social di rischio idrogeologico che caratterizza una parte consistente del territorio italiano, ma la sua fragilità è dovuta all’insipienza dell’uomo e alla sua avidità. Non si portano i rifiuti nelle discariche autorizzate e li si nasconde in zone lontane dalla vista degli abitanti.Io credo che tutto questo non sia più accettabile: ognuno si accolli le sue responsabilità e faccia quello che deve. Ci sono le norme e vanno rispettate.Noi di Italia Nostra riteniamo che l’emergenza climatica e ambientale debba essere affrontata con coraggio e determinazione soprattutto da chi amministra: Comuni, Province e Regioni.Tutelare la salute degli abitanti, salvaguardare il territorio, difendere la biodiversità, garantire la fertilità del suolo e tutelare il paesaggio sono i compiti imprescindibili del potere politico a cui i cittadini si rivolgono perché siano messi in atto”. Così Andrea Torresani coordinatore del Comitato Voce per l’ambiente: “Perché quattro ordinanze al luogo di una? Perché non è stata sequestrata l’area alla scadenza della seconda il 25 luglio scorso, e il 5 settembre il Sindaco ha emesso una terza ordinanza proprio lo stesso giorno in cui Chincherini spalmava i rifiuti con montagne di terra? Perché alla scadenza della terza, nessuno ha controllato l’area e nonostante i numerosi solleciti di settembre e ottobre e delle mail inviate dal Comitato Voce per l’ambiente, si è arrivati a novembre a definire l’occultamento dei materiali? Perché nonostante i ripetuti comportamenti omissivi del titolare dell’ area non sono state applicate le sanzioni di legge dopo tre ordinanze emesse? Perché alla quarta non si dà nessuna sanzione nonostante l’evidenza dei fatti? Fatti inquietanti, in un epoca in cui si multa pesantemente il cittadino per un sacchetto dell’immondizia male depositato. E visto che il Comune di Garda fino ad oggi non ha dato risposta”, conclude Torresani, “ questi aspetti misteriosi dovranno necessariamente essere sottoposti al vaglio di altre autorità competenti”.
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