
(AGENPARL) – mar 06 dicembre 2022 FIFO – Confcommercio: Allarme dispositivi medici
da gennaio a rischio forniture negli ospedali
Riem: “Mancheranno dispositivi salvavita, per dialisi, valvole cardiache, protesi e ferri chirurgici”
La Federazione Italiana Fornitori in Sanità – Confcommercio lancia l’allarme sul payback applicato ai dispositivi medici che comporta il fallimento dei distributori e lo stop alle forniture agli ospedali.
Roma, 6 dicembre 2022 – FIFO Sanità, in rappresentanza delle proprie Asfo regionali, lancia l’allarme sui dispositivi medici. La Federazione esprime grande preoccupazione per l’approvazione di tale normativa che mette a rischio il tessuto dei fornitori ospedalieri, composto nel 95% da micro, piccole e medie imprese, con oltre 100mila lavoratori coinvolti.
Dispositivi salvavita, strumenti per dialisi, valvole cardiache, protesi e ferri chirurgici: sono solo alcuni dei dispositivi medici che potrebbero mancare negli ospedali a partire da gennaio.
“Come Federazione che rappresenta le pmi in Sanità – dichiara il presidente di FIFO, Massimo Riem – siamo assolutamente d’accordo a perseguire una spesa pubblica razionale e oculata. Ma questo obiettivo non può passare per una deresponsabilizzazione degli amministratori e un tracollo del tessuto delle pmi italiane. Con l’attuazione del payback centinaia di aziende saranno costrette a chiudere, con la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro. Le imprese non saranno più in grado di fornire dispositivi medici, a gennaio ci troveremo davanti a una crisi senza precedenti da un punto di vista economico e sanitario.
Chiediamo urgentemente un confronto con le Istituzioni per lo sviluppo di un tavolo tecnico con l’obiettivo di rivedere integralmente la norma sul payback che in questo momento pesa per 2.1 miliardi di euro, per gli anni 2015-16-17-18, sui fornitori di dispositivi medici”.

