
(AGENPARL) – sab 19 novembre 2022 Il Comune di Verucchio celebra i 53 bimbi nati nel 2021 con un albero nell’area verde di via Banfi e una targa con il nome di ciascuno di loro.
La vice sindaca Sabrina Cenni: “L’albero per ogni nato quest’anno
è un Ginko Biloba, pianta antichissima le cui origini risalgono
a 250 milioni di anni fa: sei esemplari, ancora esistenti, sono sopravvissuti
alle radiazioni prodotte dalla bomba atomica caduta sulla città
di Hiroshima e sono un simbolo di vita e speranza
per chi è venuto al mondo in un anno come quello passato
segnato da una pandemia planetaria. Affidiamo a loro il nostro futuro”Come da tradizione, l’amministrazione comunale (in osservanza alla Legge n. 113 del 29 gennaio 1992) festeggia l’ingresso nella comunità dei nuovi nati con la piantumazione di un albero e l’inaugurazione di una targa con indicati i nomi di tutti i bambini venuti al mondo nell’anno precedente e iscritti all’Anagrafe. La cerimonia 2022 si è svolta oggi sabato 19 novembre e l’area verde prescelta per i 53 bimbi nati nel 2021 è quella di via Banfi,
“Chi pianta un albero, pianta una speranza e mai come in questo periodo abbiamo bisogno di speranze, Il Ginko Biloba che crescerà assieme a questi 53 bambini vuole essere un simbolo di vita e di crescita di una sana coscienza ecologica nelle generazioni future. Abbiamo scelto questa specie antichissima originaria della Cina e simbolo della città di Tokio proprio per il suo valore simbolico: sei esemplari sono infatti sopravvissuti alle radiazioni prodotte dalla bomba atomica sganciata su Hiroshima e si stagliano ancora, contraddistinti da una targa, nel giardino dove si trovava la scuola elementare Senda e nelle vicinanze dei templi” spiega la vice sindaca con delega all’Ambiente Sabrina Cenni: “Questi bambini sono nati in un anno, il 2021, che non dimenticheremo mai, in piena pandemia, e da loro dobbiamo ripartire per riprenderci tutti insieme in mano il nostro e il loro futuro, sopravvivendo alle difficoltà della vita come ha fatto il Ginko Biloba a milioni di chilometri da noi”.


