
(AGENPARL) – ven 18 novembre 2022 Banca d’Italia – Scuola Superiore della Magistratura
partecipanti; un saluto e un ringraziamento particolare vanno al Presidente della Scuola,
confronto con la magistratura è per noi fondamentale, come lo è per l’Arbitro Bancario
collaborazione. Saluto i magistrati, gli oltre cento componenti dei Collegi ABF, i colleghi
della Banca d’Italia, che partecipano, o personalmente qui nel nostro centro convegni,
ben diverso da quello di un anno fa. L’aggressione russa all’Ucraina ha straordinariamente
elevato le tensioni internazionali; ha reso molto incerto il quadro congiunturale;
la ripresa dell’economia mondiale dopo la crisi pandemica), ha contribuito a scatenare un
Come ho avuto recentemente occasione di sottolineare, l’economia italiana ha dato negli
ultimi tempi una prova di robustezza che non tutti si attendevano. Confondendo gli
seppure a un tasso più moderato, anche quest’anno. Ma la congiuntura internazionale
si sta indebolendo, e ciò non potrà non ripercuotersi in qualche modo anche sul nostro
in Italia. Le banche centrali, in Europa e in America, hanno invertito il corso della politica
monetaria per contrastarla. Per la BCE la stabilità dei prezzi è l’obiettivo primario, sancito nel
ne monetaria calibrata ma
decisa. L’espansione quantitativa è stata portata a termine nella prima metà di quest’anno;
da luglio è iniziato un processo di rialzo dei tassi. La banca centrale ha annunciato che il
percorso continuerà.
D’intesa con la Scuola, quest’anno avviamo o riprendiamo il dibattito su alcuni temi tra cui,
L’euro digitale è un progetto in corso, la cui realizzazione richiederà un’attenta valutazione
tecnica (alla quale la Banca d’Italia sta dando un importante contributo), che si concluderà
uso. L’incontro di oggi potrà essere l’occasione per favorire una maggiore conoscenza dello
tecnico sia legale, per esempio con riferimento alla tutela della privacy e alla prevenzione
del riciclaggio.
Consentitemi di spendere qualche parola in più sul tema delle cripto-attività. Non nuovo per
questi incontri, esso è oggi di particolare attualità. In maggio abbiamo assistito al collasso
La grande volatilità delle quotazioni le rende evidentemente inadatte all’uso come mezzo di
altre autorità monetarie e di vigilanza, da tempo mette in guardia il pubblico nei confronti di
da ultimo con la nostra Comunicazione in materia del giugno scorso.
Un punto su cui non mi stanco di insistere è che il concetto di ‘cripto-attività’ come insieme
non può essere mitigato dalla regolamentazione. Le violente oscillazioni di valore di taluni
strumenti, il collasso di altri, ne sono il segno.
La distinzione rilevante quindi non è quella tra tecnologie più o meno avanzate, ma tra
strumenti che sono in qualche modo assimilabili a quelli tradizionali, in quanto emessi da
regolamentazione simile, nella sostanza, a quella degli strumenti tradizionali (per esempio
in tema di trasparenza, liquidità,
, capitale minimo); per i secondi questo non è
possibile. Con questa distinzione fondamentale in mente, stiamo contribuendo al dibattito
europeo e internazionale sulla regolamentazione delle cripto-attività. Come è noto, nel 2023
(MiCAR).
Chi dei presenti ha seguito la materia delle cripto-attività avrà sicuramente contezza di
altre questioni di natura giuridica che caratterizzano alcune delle iniziative più avventurose.
In un mondo che (idealmente) è basato esclusivamente su meccanismi decentralizzati,
si pone la questione del
’: laddove
il ‘codice’ in questione non è quello che conoscono gli operatori della giustizia, ma è
non occorre un’infrastruttura legale per convalidarle (o meno); poiché si presume che tutti
gestire casi conclamati di frode, in cui debolezze o scappatoie del ‘codice’ informatico
possa fare a meno di porsi il problema della risoluzione legale delle controversie, giudiziale
La menzione dei meccanismi stragiudiziali mi porta all’ultimo argomento che volevo
anche nei casi più minuti, abbiamo già parlato altre volte.
Lasciatemi ribadire che il confronto tra magistratura e ABF resta essenziale. Ogni anno mi
giungono all’attenzione del giudice civile. Nel 2021 solo l’1,4 per cento è approdata in una
corte di giustizia; in oltre l’80 per cento di questo 1,4 per cento, il giudice ha confermato la
decisione dell’Arbitro. In altre parole, solo in una percentuale minima dei casi la decisione
dell’Arbitro è stata rovesciata in giudizio. Intendiamo continuare a perseguire, sempre
e quello della giurisprudenza consolidata. Già oggi i Collegi si uniformano largamente agli
orientamenti della Cassazione, specie se a Sezioni Unite.
Lo scambio non è in una direzione sola; pur con tutte le sue peculiarità e i suoi limiti, la
espressa nella composizione dei collegi assicurano, nel formarsi delle sue decisioni, un