(AGENPARL) – mer 02 novembre 2022 Report morti sul lavoro dall’inizio dell’anno al 31 ottobre 2022
2 novembre
Il mese si è concluso con 126 morti complessivi, di questi 61 sui luoghi di lavoro, chiude il mese il povero Michele Monitto, operaio di 50 anni morto del Petrolchimico di Siracusa morto dopo un mese dall’infortunio, ma non poteva mancare anche oggi un agricoltore schiacciato dal trattore, questa volta a Latina, è il 152esimo dall’inizio dell’anno Ma è una strage enorme, anche se cercano di farla passare come normale, quest’anno è il peggiore da quando ho iniziato a monitorare i morti sul lavoro il 1° gennaio 2008. Ma è orribile sentir parlare ancora di cali, con improbabili province e regioni con improbabili colori quando un quarto dei morti sul lavoro non vengono registrati da INAIL, come ha confermato Paolo Nerozzi ex senatore che era nella Commissione Lavoro del Senato e che mi ha ringraziando scrivendovi “che finalmente la verità sta venendo a galla” e ringraziandomi ; quando tutti gli italiani sanno che non è vero se si monitorano tutti. Non si possono spacciare per rappresentativi di tutto il panorama lavorativo i morti che diffonde INAIL, che tra l’altro non fa nessun monitoraggio ma che raccoglie solo le denunce che gli arrivano dal territorio dei suoi assicurati, se posso farlo io il monitoraggio, perché non lo fa INAIL? Verrebbe fuori che nonostante spendono miliardi di euro i morti sul lavoro aumentano? Che i soldi non arrivano a chi dovrebbero arrivare, come le piccole e piccolissime aziende, o artigiani che non possono permettersi di presentare un progetto. Sono i nostri soldi, i soldi che i lavoratori pagano ogni mese nella busta paga. Tra l’altro scandaloso che anche l’Europa diffonde dati parziali, e nonostante questo l’ITALIA è il paese europeo con più morti sul lavoro: solo 776 ma sono andato a vedere il report dei morti di tutto il 2020 e sono stati ben 1172, anche quell’anno sono spariti nel nulla centinaia di lavoratori morti sui Luoghi di lavoro. La complicità, l’indifferenza di tutti ha fatto morire tantissimi lavoratori, che con un’informazione corretta e una campagna sulla Sicurezza in tanti si potevano salvare. Ma è evidente che la vita di chi lavora per la politica tutta non conta niente: si dovevano alzare terrorizzati dalla loro poltrone, quando facevamo i Report. decine ogni anno sulle vere dimensioni del fenomeno. Ma tanto, la vita di chi lavora per la politica in tutte le sue articolazioni e nessun partito escluso non conta niente. Ma lo scandalo dei ministri e delle politiche agricole che stavano in silenzio? gli arrivavano i post? Se si occorre indagarne le ragioni.
OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO.
L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia.
Aperto 15 anni fa il 1° gennaio 2008 chiuderà il 31 dicembre 2022
Carlo Soricelli curatore dell’osservatorio nazionale di Bologna morti sul lavoro
Morti sul lavoro dall’inizio dell’anno al 2 novembre, mese che apre con già i due morti di ieri
Sono morti complessivamente 1294 lavoratori, 664 di questi sui luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere
In questi “numeri” ci sono anche i morti sul lavoro non assicurati all’INAIL (oltre 4 milioni) poi i morti in nero, e gli agricoltori schiacciati dal trattore, spesso anziani in pensione, ma non solo, diversi col doppio lavoro perché i terreni di famiglia non li sfamano. Inail nei primi nove mesi dell’anno ha ricevuto 790 denunce di morti sul lavoro tra i suoi assicurati, ci sono in questo numero anche i morti sulle strade e in itinere
Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle Excel con data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni sui luoghi di lavoro,
152 agricoltori schiacciati dal trattore nel 2022.
Gli autotrasportatori morti dall’inizio dell’anno sono 93
I lavoratori stranieri morti quest’anno sui luoghi di lavoro sono 76 e rappresentano il 12% sul totale, molti lavoravano in nero. Alcune di queste morti sono allucinanti, lavoravano in nero in grandi cantieri nei quali esercitavano diverse ditte, ma nessuno di queste ha detto che erano loro dipendenti, è già capitato più di una volta. Questa percentuale aumenterà progressivamente nei prossimi anni per la denatalità italiana, la loro conoscenza dei diritti/doveri e la conoscenza sulle Normative sulla Sicurezza diventeranno determinanti per porre argine a queste tragedie.
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