
(AGENPARL) – ven 21 ottobre 2022 ottobre
Numero 4 / 2022
Ottobre
Dicarlo
Aggiornato con i dati disponibili al 14 ottobre 2022, salvo diversa indicazione
Un resoconto annuale dei principali sviluppi dell’economia italiana e internazionale
na miscellanea di studi su tematiche di particolare rilevanza per l’attività della Banca d’Italia
http://www.bancaditalia.it
Copie a stampa possono essere richieste alla casella della Biblioteca Paolo Ba:
L’ECONOMIA INTERNAZIONALE
Il ciclo internazionale
L’area dell’euro
I mercati nanziari internazionali
L’ECONOMIA ITALIANA
La fase ciclica
Le imprese
Le famiglie
Gli scambi con l’estero e la bilancia dei pagamenti
Il mercato del lavoro
La dinamica dei prezzi
Le banche
Il mercato nanziario
La nanza pubblica
AVVERTENZE
il fenomeno non esiste;
il fenomeno esiste, ma i dati non si conoscono;
i dati non raggiungono la cifra signicativa dell’ordine minimo considerato;
i dati sono statisticamente non signicativi;
i dati sono provvisori.
cfr. il
mia mondiale ha continuato
tezza legata al conitto in Ucraina, della debolezza
namento lungo le catene del valore. Il prezzo del gas
mi in agosto – è sceso dopo il raggiungimento degli
que per tutto il prossimo anno prezzi molto elevati,
anche a causa dei rischi gravanti sulla sicurezza
mento congiunturale. Il commercio mondiale ha
rallentato. Le più recenti previsioni delle istituzioni
mento della crescita globale per il prossimo anno,
bre due ulteriori cospicui in
crementi del tasso di interesse
sti di titoli di Stato per contrastare le forti tensioni
nanziarie successive all’annuncio di misure scali
verse altre banche centrali di economie avanzate
hanno introdotto aumenti dei tassi uciali; la poli
Giappone e, tra le economie emergenti, in Cina.
Dall’inizio di luglio le condizioni nanziarie sui
mercati internazionali sono diventate più tese: sono
ulteriormente cresciuti i rendimenti dei titoli di
re; la volatilità si conferma assai elevata. Prosegue
dell’area dell’euro avrebbe
ristagnato nei mesi estivi, ri
dell’acuita incertezza. L’inazione si è portata in
le componenti più volatili. Le imprese e le famiglie
pregurano ulteriori rialzi dell’inazione nel breve
dagli indici nanziari, restano intorno al 2 per
tenuta, ma potrebbe intensicarsi nella parte nale
rio minimo in Germania.
tezione del meccanismo di trasmissione della politica
ha contribuito a contenere i dierenziali di rendi
Secondo il valore centrale del
le nostre stime, in Italia il
striale si aggiungono segnali di indebolimento nelle
costruzioni. L’attività nel terziario sarebbe per contro
rimasta stabile, grazie al contributo ancora positivo
manda, la spesa delle famiglie è frenata dalla perdita
di potere d’acquisto dovuta all’elevata inazione. Le
mismo sulle condizioni per investire, connesso con la
protratta incertezza.
Nel secondo trimestre le
esportazioni in volume sono
la componente dei beni sia,
in misura più intensa, da
quella dei servizi; le importazioni totali sono tutta
bero lievemente rallentato. È proseguito il forte
peggioramento del saldo di conto corrente, in atto
stre; tuttavia nei mesi estivi
stabilito incrementi salariali, per il periodo di vigen
tata, al 9,4 per cento in
sentire dei rialzi eccezionali dei prezzi dei beni
ti adottati dal Governo per mitigare l’impatto dei
mato per il secondo.
Le nostre stime più recenti
rebbe del 3,3 per cento nel
so, rallenterebbe allo 0,3 nel 2023 e crescerebbe
al consumo si collocherebbe all’8,5 per cento nella
media del 2022, scendendo al 6,5 nel 2023, per
sivo. In uno scenario avverso – in cui si ipotizza
mo trimestre del 2022, un nuovo rincaro
dell’energia e un più marcato rallentamento del
commercio mondiale – il prodotto si contrarrebbe
di oltre l’1,5 per cento nel 2023 e tornerebbe a
crescere moderatamente nel 2024; l’inazione
perando il 9 per cento, per poi scendere in manie
ra decisa nel 2024.
lante dovuto al più elevato
mento obbligazionario. Le indagini condotte presso
le banche evidenziano un’ulteriore restrizione nelle
politiche di oerta, confermata dall’inasprimento
delle condizioni di accesso al credito riscontrato nei
più recenti sondaggi presso le aziende. L’aumento
dei tassi uciali dello scorso luglio si è solo in parte
trasmesso al costo del credito a famiglie e imprese
velli ancora contenuti. Le condizioni dei mercati
stenti pressioni inazionistiche e di timori di un
dimenti dei titoli di Stato, più accentuato sulle
ni e quelli tedeschi con scadenza decennale si sono
ampliati.
verno ha aggiornato le stime
dei conti pubblici per l’anno
in corso e per il triennio
2023-25. L’indebitamento
quanto programmato lo scorso aprile; anche il rap
porto tra il debito e il PIL dovrebbe ridursi più di
quanto indicato in primavera. Negli ultimi mesi
L’ECONOMIA INTERNAZIONALE
IL CICLO INTERNAZIONALE
Il ciclo economico globale ha continuato a risentire dell’inazione eccezionalmente alta, del peggioramento
delle condizioni nanziarie, dell’incertezza legata al conitto in Ucraina, dell’indebolimento dell’attività
del gas naturale in Europa, che ha registrato nuovi massimi in agosto, è tornato a scendere dopo il
Sull’attività delle maggiori economie avanzate hanno continuato a gravare l’elevata
inazione, condizioni nanziarie tese, persistenti vincoli dal lato dell’oerta e
l’incertezza connessa con il conitto in Ucraina. Negli Stati Uniti il PIL si è ridotto
Paesi avanzati
Area dell’euro
Regno Unito
Stati Uniti
Paesi emergenti
Brasile
Russia
Commercio mondiale
investimenti e della spesa pubblica; sono per contro rimaste molto favorevoli le condizioni sul mercato del
lavoro. Nel Regno Unito si è osservato un pronunciato rallentamento, dovuto soprattutto alla essione degli
investimenti. Il PIL ha invece accelerato in Giappone, sospinto dal recupero sia dei consumi delle famiglie,
sostenuti dall’attenuarsi delle misure di contrasto alla pandemia, sia dell’accumulazione di capitale.
Tra le economie emergenti le dinamiche sono state dierenziate. In Cina i lockdown
in alcuni dei maggiori
centri produttivi, disposti in marzo e proseguiti per buona parte della primavera, e l’andamento sfavorevole
Le esportazioni di beni verso la Russia
statistiche uciali da parte della Russia, come quelle bilaterali mensili sull’interscambio con l’estero
commerciali con la Russia per costruire uno scenario controfattuale che si sarebbe osservato in
L’andamento della serie controfattuale, ricostruita sommando le serie ottenute per ciascun partner
(linea rossa tratteggiata della gura, pannello a), mostra che in assenza della guerra e delle conseguenti
sanzioni le esportazioni in Russia sarebbero cresciute sensibilmente; dall’inizio del conitto invece
scenario controfattuale, tra marzo e luglio le vendite dei principali partner verso la Russia risulterebbero
le sanzioni (-56 per cento nel complesso del periodo; gura, pannello b), minore, ma comunque molto
Per una descrizione del quadro sanzionatorio, cfr. il riquadro:
mercati nanziari globali e commercio internazionale
, 2, 2022. Per un’analisi dell’impatto a livello
globale della guerra e delle restrizioni agli scambi commerciali internazionali, cfr. A. Borin, F.P. Conteduca, E. Di Stefano,
V.Gunnella, M. Mancini e L. Panon,
Quantitative assessment of the impact of the trade disruptions following the Russian
invasion of Ukraine
, Banca d’Italia, Questioni di economia e nanza, 700, 2022.
signicativo, per gli altri (-32 per cento). Da queste stime emerge un forte impatto negativo della guerra
sull’economia russa, a fronte di conseguenze modeste per i paesi fornitori, dato il ridotto peso della
e lungo termine. Questi beni sono infatti caratterizzati da un elevato contenuto tecnologico e sono
Per questi beni la Russia è fortemente dipendente dall’estero: circa il 63 per cento della domanda nale viene soddisfatto da
paesi sanzionanti
paesi non sanzionanti
controfattual
sportatori, e di quelle controfattuali
versi dalla Russia. La linea
di paesi delle esportazioni verso la
lia, Canada, Corea del Sud,
Giappone, Norvegia, Nuova Zelanda, Regno Unito, Singapore, Stati Uniti e Svizzera; i paesi non sanzionanti sono quelli restanti per i quali sono disponibili i
Gli indici PMI delle economie avanzate sono scesi ulteriormente in media nei
mesi estivi (g. 1). Negli Stati Uniti la essione è stata particolarmente cospicua
sia il calo della domanda sia la carenza di manodopera e di input intermedi.
dalla siccità, oltre che delle misure di contenimento della pandemia e dell’acuirsi della crisi immobiliare.
Nel secondo trimestre il commercio globale ha rallentato (allo 0,9 per cento sul
periodo precedente, da 1,6 nel primo; cfr. tav. 1). Il diuso peggioramento
nell’estate degli indici PMI relativi agli ordini dall’estero segnala un nuovo
pronunciato indebolimento della domanda globale, che avrebbe tuttavia contribuito
anche alla riduzione dei
tempi di consegna dei fornitori e ad allentare le
condizioni sul mercato dei noli marittimi, già in
Negli Stati Uniti l’inazione
ta, portandosi all’8,2 per
Giappone
BRI (2)
area dell’euro
Stati Uniti
Regno Unito
area dell’euro
Giappone
Regno Unito
Stati Uniti
confermato la previsione di crescita del prodotto mondiale nel 2022 già formulata
a luglio (3,2 per cento; cfr. tav. 1), mentre ha ridotto la stima per l’anno prossimo
nelle maggiori economie e del rallentamento della domanda proveniente dalla
per l’imposizione di un
Le quotazioni sono risalite in misura modesta
rimanendo tuttavia sotto i livelli dell’inizio dell’estate. La curva dei contratti futures segnala attese
Il prezzo del gas naturale scambiato sul mercato olandese Title Transfer Facility
(TTF) ha raggiunto quasi i 340 euro per megawattora alla ne di agosto
(g.3.b), sospinto dal rapido accumulo delle scorte da parte dei paesi europei e
un’interruzione totale e a tempo indenito dei ussi provenienti dalla Russia
attraverso il gasdotto Nord Stream 1 e la sostenuta domanda di energia dovuta
metalli industriali
materie prime agricole
prezzo TTF (3)
futures TTF (3)
prezzo Henry Hub (4)
futures Henry Hub (4)
prezzo WTI
futures WTI
prezzo Brent
futures Brent
alle temperature eccezionalmente elevate in Europa. Successivamente il prezzo è sceso, no a poco
più di 110 euro il 18 ottobre; alla diminuzione hanno contribuito il rallentamento degli acquisti,
Commissione europea, e il calo dei consumi. Il 18 ottobre la Commissione ha proposto nuove misure
. I futures segnalano che il prezzo del gas naturale rimarrà
molto elevato per tutto il prossimo anno, anche a causa dei rischi gravanti sulla sicurezza degli
del fabbisogno urgente dei paesi che manifestano rischi relativi alla sicurezza
tasso sui federal funds, collocandolo tra il 3,0 e il 3,25 per cento. Nell’ultima
riunione il Presidente della Federal Reserve ha confermato la necessità di
anche se ciò dovesse indebolire la crescita economica. La Bank of England ha
portandolo al 2,25 per cento; ha inoltre predisposto la strategia per ridimensionare il suo bilancio di
80 miliardi di sterline, tra titoli in scadenza e vendite, nel corso di un anno a partire da ottobre.
entità ha destato timori nei mercati nanziari circa la sostenibilità del debito pubblico. Ne sono
discesi una perdita di ducia nella sterlina, che si è deprezzata bruscamente, e un marcato rialzo dei
rendimenti dei titoli pubblici. La volatilità di mercato è stata amplicata da problemi di liquidità dei
. Per prevenire rischi per la stabilità nanziaria, dal
. I rendimenti sui titoli sono immediatamente
diminuiti di oltre 100 punti base. A partire dal 10 ottobre, a fronte di rinnovate tensioni nanziarie,
la Bank of England ha adottato ulteriori misure temporanee, tra le quali una di pronti contro termine
Tra le misure rientrano l’acquisto congiunto di gas a livello europeo, l’introduzione di un meccanismo di correzione dei prezzi
nel mercato TTF e di un corridoio temporaneo per evitare oscillazioni eccessive dei prezzi nel mercato dei derivati, norme di
Questi fondi vengono utilizzati dai fondi pensione a prestazione denita per ottenere esposizione ai titoli di Stato a lungo
termine, anche tramite l’utilizzo di derivati, al ne di equilibrare l’andamento dei rendimenti sulle proprie attività con gli
esborsi pensionistici attesi. Sono nanziati da una combinazione di capitale, versato dai fondi pensione, e di prestiti pronti
contro termine. Il repentino rialzo dei rendimenti ha comportato l’erosione del capitale, il conseguente aumento del rischio
vendite sono state inizialmente rinviate alla ne di ottobre; il 18 ottobre la Bank of England le ha posticipate al 1° novembre
2022 per evitare che coincidessero con i nuovi annunci di politica scale previsti per il 31 ottobre. Contestualmente ha
per agevolare il credito ai fondi di investimento
Dall’inizio di luglio diverse altre banche centrali di
economie avanzate hanno introdotto aumenti dei
ulteriori nuovi rialzi dei tassi, in particolare nel
Regno Unito (g. 4). La Banca del Giappone ha
invece ribadito il tono espansivo della sua politica
che è previsto mantenersi solo temporaneamente
e in India i tassi di interesse uciali sono
stati nuovamente aumentati per fronteggiare
un’inazione che permane elevata, mentre in Cina
un allentamento è stato nalizzato a sostenere la
domanda. In Russia il tasso di riferimento è stato
L’AREA DELL’EURO
dell’accresciuta incertezza connessa con il protrarsi della guerra in Ucraina. L’inazione al consumo si
strumento per la protezione del meccanismo di
Transmission
, TPI).
Nel secondo trimestre il
prodotto dell’area è
aumentato dello 0,8 per
cento sul periodo precedente
(tav. 2), sospinto dalla ripresa degli investimenti e
dei consumi delle famiglie, cresciuti entrambi più
delle attese dei principali previsori; l’apporto della
valore aggiunto è stato sostenuto soprattutto dal
rialzo nei servizi e, in misura minore, nell’industria
in tutte le principali economie, in modo marcato in
Spagna e in Italia (dove ha beneciato anche del
Ha inoltre incrementato a 10 miliardi l’importo massimo giornaliero di titoli acquistabili no al 14 ottobre e ne ha ampliato
area dell’euro
Regno Unito
Stati Uniti
area dell’euro
Regno Unito
Stati Uniti
8 lug. 2022
forte impulso delle attività turistiche e ricreative), e
Gli indicatori congiunturali
più recenti suggeriscono per
il terzo trimestre un
sostanziale ristagno del PIL dell’area. In luglio la
produzione industriale si è ridotta signicativa-
mente, per poi recuperare parzialmente in agosto.
Il PMI manifatturiero è diminuito nella media del
terzo trimestre su livelli compatibili con una
contrazione della produzione. L’attività dei servizi
avrebbe rallentato, in linea con l’andamento del
relativo indice PMI. Sempre nella media del terzo
trimestre l’indicatore €-coin, che misura la
più erratiche, è rimasto pressoché stazionario; vi ha
pesato il brusco peggioramento osservato in
, il
una sostenuta dinamica dei prezzi e del
interruzione dei ussi di gas dalla Russia, il PIL si
dell’energia (40,7 per cento). La componente di fondo ha raggiunto il 4,8 per
vi hanno inciso il persistere delle strozzature dell’oerta e la trasmissione dei
Proiezioni macroeconomiche per l’area dell’euro formulate dallo sta della BCE
’11’12’13’14’15’16’17’18’19
’20’21’22
€-coin (1)
PIL (2)
-11,5
(1) Per €-coin, stime mensili della variazione del PIL sul trimestre precedente,
€-coin e la
, in
, 57, 2009. I dati
Indicatore
. – (2) Per il PIL, dati trimestrali; variazioni sul trimestre
2017
beni energetici
beni alimentari freschi
beni alimentari trasformati
servizi
beni non alimentari e non energetici
totale
trimestre). Questi dati includono i pagamenti una tantum
che per la loro
natura temporanea sostengono il reddito dei lavoratori senza incidere
crescendo a un tasso comunque modesto. La dinamica salariale potrebbe intensicarsi nella parte
nale dell’anno anche in conseguenza dell’incremento del salario minimo in Germania, introdotto
il 1° ottobre. Tuttavia, in un contesto di indebolimento della fase ciclica, la quota contenuta di
La contrattazione salariale nei principali paesi dell’area dell’euro
, in
dinamica dei prezzi nell’area si porterà all’8,1 per cento in media nel 2022,
per poi scendere gradualmente nel corso del 2023 e convergere verso un
delle famiglie sull’andamento dei prezzi al consumo nei successivi dodici mesi
e quelle delle imprese sulla variazione dei propri listini nei successivi tre mesi
sono tornate a crescere, pur mantenendosi al di sotto dei livelli massimi
Consumer Expectations Survey
della
di inazione di famiglie
  0
0   0,5
0,5   1
1   1,5
1,5   2
2   2,5
2,5   3
3   4
� 4
tt. 2022) (2)
2 anni
5 anni
5-10 anni
Per contenere le crescenti pressioni inazionistiche, negli scorsi mesi il Consiglio
medio termine: ha pertanto deciso un primo aumento di 50 punti base in luglio e
principali, quello sulle operazioni di rinanziamento marginale e quello sui
depositi overnight presso l’Eurosistema a 1,25, 1,50 e 0,75 per cento,
Il Consiglio ha inoltre dichiarato di attendersi
nuovi rialzi nelle prossime riunioni, con un ritmo e
inazione e crescita. Ha inoltre ribadito che
continuerà per un prolungato periodo di tempo a
reinvestire integralmente il capitale rimborsato sui
titoli in scadenza nell’ambito del programma di
, APP). Ha anche confermato che i
reinvestimenti dei titoli in scadenza nel quadro del
programma di acquisto di titoli pubblici e privati
per l’emergenza pandemica (
Pandemic Emergency
, PEPP) proseguiranno
almeno sino alla ne del 2024 e saranno condotti
in maniera essibile per contrastare i rischi di
frammentazione dei mercati nanziari. Lo scorso
luglio il Consiglio ha introdotto un nuovo
strumento per preservare la trasmissione omogenea
Il Transmission Protection
Instrument: il nuovo strumento della BCE per
A fronte dei bruschi rialzi degli spread di alcuni titoli sovrani dei paesi dell’area dell’euro e dei
operazioni di rifinanziamento principali: tasso fisso
depositi overnight presso l’Eurosistema
operazioni di rifinanziamento marginale
Eonia
€STR
Euribor a 3 mesi
OIS a 10 anni
l’attivazione della essibilità nel reinvestimento dei titoli acquistati nell’ambito del programma
per l’emergenza pandemica (PEPP) e l’accelerazione nella creazione di una nuova misura volta
Il recente
, 3, 2022). Nella
riunione del 21 luglio 2022 il Consiglio ha approvato il nuovo strumento per la protezione del
, TPI),
che potrà essere attivato all’emergere di infondate tensioni sui mercati nanziari. Nell’attuale fase
di normalizzazione avviata dalla BCE, il TPI mira ad assicurare che le modiche all’orientamento
essenziale anché il Consiglio possa adempiere il suo mandato di perseguire la stabilità dei prezzi.
delle condizioni di nanziamento non giusticato dai fondamentali macroeconomici. Se necessario
temporali né quantitativi sull’entità degli acquisti, che dipenderà dal giudizio del Consiglio sulla
in modo tale da non causare un impatto persistente sul bilancio consolidato dell’Eurosistema e
Le decisioni sull’attivazione, sulla prosecuzione e sulla sospensione del TPI rientrano nella
piena discrezionalità del Consiglio, nella misura ritenuta proporzionale al raggiungimento
complessiva degli indicatori di mercato e di quattro specici criteri volti a stabilire che i paesi
criteri di bilancio indicati dall’Unione europea; (b) l’assenza di gravi squilibri macroeconomici;
(c) la sostenibilità del debito pubblico, per la quale il Consiglio terrà conto, se disponibili, delle
internazionale e di altre istituzioni, unitamente all’analisi interna della BCE; (d) l’adozione di
piani nazionali di ripresa e resilienza nonché delle raccomandazioni speciche in ambito scale
della Commissione europea nel contesto del semestre europeo. Gli acquisti nel quadro del
TPI verrebbero interrotti qualora si vericasse un miglioramento durevole delle condizioni di
trasmissione o il Consiglio valutasse che il persistere delle tensioni sia attribuibile ai fondamentali
essibilità nel reinvestimento dei titoli acquistati nell’ambito del PEPP rappresenta la prima
linea di difesa contro i rischi di frammentazione originati dalle perduranti conseguenze della crisi
e greci sono stati pari nel complesso a 14 miliardi di euro.
e Transmission Protection
comunicati stampa del 21 luglio 2022.
Il TPI si dierenzia dalla essibilità nel reinvestimento del PEPP per alcune importanti caratteristiche che lo rendono
qualsiasi tipo di shock all’origine di forme di ingiusticata frammentazione dei mercati).
Drancia
Grecia
Portogallo
Spagna
101234
delle ordinate sono riportati i differenziali di rendimento tra titoli di Stato decennali e il corrispondente titolo tedesco (in punti base); sull’asse delle ascisse
Il totale dei fondi erogati con la terza serie di operazioni mirate di rinanziamento a più lungo termine
, TLTRO3) è sceso a 2.113 miliardi per l’area e a 430 per
operazione del programma. Il Consiglio continuerà a monitorare le condizioni di nanziamento delle banche
Nei mesi estivi la crescita sui tre mesi e in ragione d’anno dei prestiti bancari alle
g. 9.a); la dinamica è stata sostenuta dal maggiore fabbisogno di capitale circolante,
legato ai rincari degli input, da una domanda per investimenti ancora vivace e, in
parte, dal minore ricorso al nanziamento obbligazionario. Il tasso di crescita è
aumentato in tutti i principali paesi, raggiungendo il 22,2 per cento in Germania, il
10,8 in Francia, il 7,1 in Italia (cfr. il par. 2.7) e il 6,8 in Spagna. L’espansione del credito alle famiglie,
seppure in leggera attenuazione, è rimasta solida nell’area (3,8 per cento).
Il costo del credito a imprese e famiglie è cresciuto
di riesso al rialzo dei tassi uciali dello scorso
luglio. Tra maggio e agosto il tasso di interesse
nanziarie è salito di circa 30 punti base all’1,9
per cento; il costo dei nuovi nanziamenti alle
famiglie per l’acquisto di abitazioni è cresciuto
di circa 50 punti al 2,3 per cento (g. 9.b).
Nell’ambito del Dispositi
vo per la ripresa e la
resilienza (
Recovery and
, RRF)
continuano le valutazioni
pea sul raggiungimento
ni nazionali. Dall’inizio di luglio sono saliti da
sei a otto i paesi che hanno ricevuto la prima
rata (g.10)
. Sono inoltre stati erogati sotto
forma di sovvenzioni ulteriori 12 miliardi di
. I fondi assegnati
hanno in totale quasi raggiunto i 113 miliardi
nanziamento. Afronte di queste erogazioni, la
Relativamente all’erogazione della seconda tranche dell’RRF all’Italia, cfr. il par. 2.9.
famiglie per l’acquisto di abitazioni
famiglie
gtqiczkqpg fgnnc
ugeqpfc tcvc fgn
hkpcpzkcogpvq
rtgugpvczkqpg fgnnc
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kehkguvc fk
rcicogpvq
gtqiczkqpg fgnnc rtkoc
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rtgugpvczkqpg fgnnc
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Manuale interistituzionale di convenzioni redazionali dell’Unione
. – (2) Il piano della Bulgaria è stato approvato successivamente
alla scadenza per la richiesta del prenanziamento dei fondi assegnati. –
Commissione ha emesso titoli per oltre 230 miliardi (162 a lungo termine), di cui circa 180 non
ancora scaduti.
I MERCATI FINANZIARI INTERNAZIONALI
Dall’inizio di luglio le condizioni nanziarie sui mercati internazionali sono nel complesso divenute
più tese, risentendo dell’elevata inazione, dell’accelerazione del processo di normalizzazione
internazionale. I rendimenti dei titoli pubblici sono cresciuti, soprattutto per le scadenze più
Dopo una moderata essione in luglio, da agosto i rendimenti dei titoli
pubblici delle maggiori economie avanzate sono tornati a salire su tutte le
scadenze. Negli Stati Uniti e nell’area dell’euro l’aumento è stato più marcato
contribuendo in particolare a un’inversione della curva dei rendimenti nel
primo paese. Solo il rendimento dei titoli decennali giapponesi è rimasto pressoché invariato, in
prossimità del valore massimo ssato dalla Banca centrale nazionale allo 0,25 per cento (g.11.a).
La volatilità sui titoli di Stato resta molto elevata sia per quelli europei sia per i titoli statunitensi
pandemica.
Dall’inizio di luglio i corsi azionari sono complessivamente diminuiti in Europa e, in misura più
marcata, negli Stati Uniti (g. 11.b). La volatilità è in crescita, ma resta signicativamente più
Giappone
Stati Uniti
area dell’euro
Regno Unito
benchmark decennali dei paesi dell’area
& Poor’s 500 per gli Stati Uniti.
dalla Federal Reserve e della ridotta propensione al rischio sui mercati nanziari,
dall’inizio di luglio il dollaro ha continuato ad apprezzarsi nel confronto con le
principali valute internazionali. Sul cambio euro-dollaro pesano anche i
par. 1.2). Diversamente dal cambio bilaterale che si è deprezzato di circa 4 punti, il tasso nominale
deprezzamento dell’euro verso la valuta statunitense, misurato dal
, rimane maggiore di
tuttavia tornate a prevalere le posizioni lunghe in euro.
precedenti l’annuncio in seguito agli interventi della Bank of England e al ritiro di diverse misure
dollaro/euro
effettivo nominale dell’euro (1)
L’ECONOMIA ITALIANA
LA FASE CICLICA
In Italia la dinamica del PIL si è raorzata nel secondo trimestre, in concomitanza con il miglioramento
del quadro pandemico. Secondo il valore centrale delle nostre stime l’attività avrebbe segnato invece
una marginale essione nel terzo, a seguito degli
dicoltà di approvvigionamento di input da
parte delle imprese e dell’acuirsi dell’incertezza
sugli sviluppi del conitto in Ucraina.
Nel secondo trimestre il
prodotto è aumentato
dell’1,1 per cento sul periodo
precedente (g. 14 e tav. 3);
è stato sostenuto dal ritorno alla crescita dei consumi
delle famiglie, grazie anche al miglioramento della
situazione epidemiologica, e dall’incremento degli
investimenti. Nonostante il nuovo aumento delle
esportazioni (cfr. il par. 2.4), l’interscambio con
l’estero ha fornito un lieve contributo negativo.
Dal lato dell’oerta, il valore aggiunto è salito in tutti
i principali comparti, ad eccezione dell’agricoltura.
consumi e investimenti
esportazioni (2)
di beni e servizi
(3) Include le istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie. – (4) Includono, oltre alla componente degli investimenti in impianti, macchinari
contributi alla crescita del PIL sul periodo precedente; punti percentuali. – (6) Differenza tra esportazioni e importazioni; contributi alla crescita del PIL sul periodo
precedente; punti percentuali.
nel terzo trimestre il PIL si
nell’ambito delle catene globali del valore, seppure
(cfr. il par. 2.2), e la perdurante incertezza
La Banca d’Italia ha pubblicato lo scorso 13 ottobre un aggiornamento delle proiezioni per l’economia
, connesso con gli importanti sviluppi del contesto economico globale intervenuti dopo la
formulazione del precedente quadro previsivo dello scorso luglio. Le stime presentate, relative al PIL e
dei prezzi e sulla disponibilità delle materie prime, fattori in larga parte dipendenti dagli sviluppi
geopolitici. Per tenere conto di tale incertezza sono stati formulati uno scenario di base e uno avverso.
Nel primo si ipotizza che i ussi di gas dalla Russia verso il nostro paese rimangano sui livelli osservati
negli ultimi mesi e che i prezzi delle materie prime siano coerenti con quelli desumibili dai recenti
contratti futures. Il PIL aumenterebbe del 3,3 per cento nel 2022, dello 0,3 nel 2023 e dell’1,4 per
cento nel 2024 (gura). Questi andamenti non si discostano in misura signicativa da quelli degli altri
principali previsori (tavola).
L’inazione al consumo sarebbe pari all’8,5 per cento nella media di quest’anno e si manterrebbe elevata
nel prossimo, al 6,5 per cento, per poi scendere sensibilmente nel 2024, quando si collocherebbe poco al
. Tali stime sono più elevate di quelle degli altri principali previsori istituzionali
Banca d’Italia,
L’inazione al consumo è misurata dalla variazione percentuale dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA).
Nota di aggiornamento del Documento di economia e nanza 2022
(NADEF), che si riferiscono al
deatore dei consumi, vi incide anche la forte discrepanza tra quest’ultimo e l’IPCA registrata nell’anno in corso (nell’ordine
di oltre un punto percentuale); si assume che tale discrepanza si protrarrà anche nel prossimo anno.
-12,1
PIL (2)
Ita-coin (1)
In uno scenario avverso – che presuppone un arresto delle forniture di gas russo dall’ultimo
trimestre del 2022, un ulteriore rincaro dell’energia e un più forte rallentamento del commercio
mondiale – il PIL si espanderebbe del 3 per cento quest’anno, si contrarrebbe di oltre l’1,5 nel
2023 e tornerebbe a crescere moderatamente nel 2024 (figura). L’inflazione, lievemente più
I due scenari sono formulati tenendo conto delle misure di politica economica già adottate.
politiche che potranno essere predisposte in sede nazionale e a livello europeo per contrastare le
(b) inazione
scenario di base
cenario
LE IMPRESE
Secondo le nostre stime nella media del terzo trimestre la produzione industriale è lievemente
l’attività nel terziario si sarebbe invece stabilizzata
una recente indagine condotta dalla Banca d’Italia, quasi due terzi delle aziende manifatturiere
e oltre due quinti di quelle del terziario indicano difficoltà legate al costo dell’energia analoghe
in Ucraina scoraggia inoltre la spesa per investimenti e impatta negativamente sul mercato
immobiliare.
industriali nel terzo trimestre, come segnalato sia dalle indagini sul clima di
ducia dell’Istat sia dall’indice PMI del comparto, che pregura una contrazione
dell’attività. Le attese su ordini e produzione sono peggiorate soprattutto nei
delle aziende. Segnali di indebolimento emergono per le costruzioni: la produzione edile è
ulteriormente diminuita in luglio, anche a seguito delle crescenti dicoltà di reperimento della
manodopera. Per i servizi le indagini dell’Istat segnalano un clima di ducia stabile; questo indicatore
rimane su livelli alti nelle attività turistico-ricreative, in linea con l’aumento della spesa desunto dai
dati di consumo di fonte Confcommercio.
giudizi sulla
situaz
ione economica generale (3)
PMI manifattura (4)
variazioni percentuali sul trimestre precedente
valori puntuali (2)
Secondo le inchieste della Banca d’Italia, il pessimismo delle imprese sulla propria situazione operativa si
. Quasi due terzi delle aziende manifatturiere e oltre due quinti di quelle del terziario indicano
per reagire alla maggiore incidenza dell’energia sul totale della propria
15 per cento ridurrebbe la produzione
. Nel terzo trimestre i problemi di approvvigionamento di materie
prime e di input intermedi hanno interessato approssimativamente il 60 per cento delle aziende dell’industria
della domanda, che aveva sostenuto l’attività negli ultimi trimestri, è venuto meno e le imprese non ne
In primavera gli investimenti  trainati dalla spesa in impianti e macchinari e da
quella in costruzioni  hanno continuato a crescere (1,1 per cento sul periodo
nostre valutazioni – che incorporano anche i dati, in essione, sul valore dei contratti
di leasing per il nanziamento dei veicoli industriali e dei beni strumentali di fonte
Associazione italiana leasing (Assilea) – nel terzo trimestre l’accumulazione di capitale avrebbe ulteriormente
strumentali, in atto dallo scorso maggio. Nelle valutazioni delle aziende intervistate nelle inchieste della
Banca d’Italia, il pessimismo sulle condizioni per investire si è accentuato, tornando sul livello osservato
agli inizi del 2020 (g. 17); secondo le opinioni raccolte mediante contatti informali dalle Filiali della
Banca d’Italia, vi contribuirebbero l’incremento del prezzo dei beni capitali, l’aumento dell’incertezza e il
peggioramento delle condizioni di accesso al credito. Ciò nonostante la quota di imprese che si attendono
un’espansione degli investimenti per il complesso dell’anno in corso continua a superare quella delle
Per approfondimenti, cfr.
, Banca d’Italia, Statistiche, 10 ottobre 2022.
Il questionario consentiva alle imprese di segnalare al più due possibili strategie.
Sondaggio congiunturale sulle imprese industriali e dei servizi
, Banca d’Italia, Statistiche, di prossima pubblicazione.
costruzioni
servizi
’06’07’08’09’10’11’12’13’14’15’16’17’18’19’20’21
totale economia
industria in senso stretto
congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia
con i recenti aumenti dell’inazione. Segnali di
rallentamento del mercato provengono inoltre da
evidenze desunte dagli annunci presenti sulla
piattaforma digitale Immobiliare.it in luglio e in
Nel secondo trimestre il
debito complessivo delle
imprese in percentuale del
PIL è diminuito al 70,1 per
cento (dal 71,2 di ne
marzo; g. 19), un livello
molto al di sotto di quello medio dell’area dell’euro
imprese su depositi e conti correnti è lievemente
aumentata, mantenendosi pertanto su livelli
storicamente elevati.
LE FAMIGLIE
Dopo il forte aumento nel secondo trimestre, la spesa delle famiglie si sarebbe indebolita nel terzo, frenata
dalla perdita di potere d’acquisto. Secondo una nostra rilevazione sperimentale presso le famiglie, nei
prossimi mesi i nuclei familiari si attendono un incremento della spesa per beni alimentari ed essenziali
Nei mesi primaverili la spesa delle famiglie è tornata ad aumentare, sospinta
dalla crescita degli acquisti di servizi e, in misura minore, di quelli di beni.
Questi ultimi si sono mantenuti ben al di sopra dei livelli pre-pandemici; per i
servizi il divario, ancora negativo, si è pressoché dimezzato (a -4,4 per cento).
Nello stesso periodo il reddito disponibile delle famiglie in termini reali è rimasto quasi invariato sui
tre mesi precedenti; la propensione al risparmio è diminuita (al 9,3 per cento; g. 20), pur collocandosi
prezzi (1)
prezzi in termini reali (1) (2)
numero di compravendite (3)
titoli
prestiti bancari a
medio e a lungo termine
prestiti bancari
a breve termine
altri prestiti
dei consumi diuso da Confcommercio ha
segnato un incremento modesto nella media dei
tre mesi, frenato dalla diminuzione della spesa per
i beni a fronte del considerevole aumento di
quella per servizi, in particolare per attività
turistiche e ricreative. Il clima di ducia dei
consumatori ha continuato a peggiorare,
generale del Paese (g. 22).
Secondo un nostro
sondaggio sperimentale
presso circa 1.700 famiglie
condotto tra giugno e
luglio, nei prossimi mesi
costi per beni alimentari ed essenziali e, in
modo più marcato, per trasporti e utenze
domestiche, che rappresentano una quota
spesa per consumi (2)
reddito disponibile lordo reale (3)
propensione al risparmio (4)
propensione al risparmio (5)
(1) Dati destagionalizzati. – (2) Valori concatenati; indice: 2015=100; media
consumi nali delle famiglie residenti; indice: 2015=100; media mobile di 4
termini. – (4) Rapporto tra il risparmio e il reddito disponibile lordo delle famiglie
consumatrici; valori percentuali; media mobile di 4 termini; scala di destra. –
(5) Rapporto tra il risparmio e il reddito disponibile lordo delle famiglie
consumatrici; valori percentuali; scala di destra.
ATM (1)
POS (1)
indicatore consumi Confcommercio (2)
consumi finali (3)
(1) Dati deazionati sulla base dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo
tratti dal sistema di compensazione multilaterale BI-Comp; scala di destra
BI-Comp e CABI:
scala di destra. – (3) Spesa per consumi nali sul territorio economico delle
famiglie residenti e non residenti; valori concatenati; dati destagionalizzati e
clima di fiducia, valori puntuali
clima di fiducia, medie mobili di 3 termini
aspettative di disoccupazione (2)
(2) Saldo in punti percentuali tra le risposte “in aumento” e “in diminuzione”.
signicativa dei consumi soprattutto per i
nuclei meno abbienti.
Nel secondo trimestre il
debito delle famiglie in
rapporto al reddito dispo
nibile si è mantenuto sta
cento (g. 23), un livello molto inferiore a
vizio del debito (spesa per interessi e restituzio
ne del capitale) è aumentata al 10,4 per cento.
al 58,7 nell’area).
GLI SCAMBI CON L’ESTERO
E LA BILANCIA DEI PAGAMENTI
Le esportazioni in volume sono di nuovo
dalla componente dei beni sia, in misura più intensa, da quella dei servizi; nel bimestre luglio-agosto
Nei mesi primaverili è proseguita l’espansione delle esportazioni, seppure in
diuso alla maggior parte dei comparti; vi hanno contribuito in special modo i
della ripresa del turismo internazionale.
Le importazioni in volume sono nuovamente aumentate. Sugli acquisti di beni dall’estero
cento in più rispetto al trimestre precedente). Le importazioni di servizi hanno continuato a crescere
a tassi sostenuti.
al servizio del debito
prestiti non bancari
prestiti bancari a breve termine
prestiti bancari a medio e a lungo termine
servizio del debito (2)
Sulla base di nostre stime
liane di beni verso la Russia
si è ridotto in misura signi
vi all’aggressione militare
dell’Ucraina, per poi recuperare parzialmente, in li
nea con l’andamento degli scambi internazionali
Le esportazioni di
beni verso la Russia dall’inizio del conitto
lo 1). Tra marzo e agosto le importazioni italiane
nalità, sono per contro cresciute senza interruzione
lo scorso anno, a favore di quelle degli Stati Uniti,
condo i dati di fonte Snam sulle quantità importate
to allo stesso periodo del 2021 (contro un aumento
A causa degli eccezionali rincari delle materie prime, soprattutto di quelle
diventato negativo per 12,9miliardi di euro, contro un surplus di 43,5 nello
esportazioni di beni in volume (1)
giudizi sugli ordini esteri (2)
PMI ordini esteri (3)
(1) Dati di contabilità nazionale. Valori concatenati, destagionalizzati e
basata sull’inchiesta congiunturale mensile dell’Istat presso le imprese;
saldo percentuale delle risposte “in aumento” e “in diminuzione”, al quale
viene sottratta la media dall’inizio della serie storica (gennaio 2000) e
viene sommato il valore 100. Il 2° trimestre 2020 è la media di soli 2 mesi:
il dato di aprile non è stato rilevato a causa dell’emergenza pandemica.
Dati destagionalizzati. – (3) Indici di diffusione, medie trimestrali. L’indice è
percentuale delle risposte “stabile”. Dati destagionalizzati. Scala di destra.
anno prima; si è anche ridotto l’avanzo
che continua tuttavia a rimanere su un livello
storicamente elevato. Il decit dei servizi è
migliorato, beneciando del forte aumento del
surplus della bilancia turistica (12,7 miliardi, da
4,2 nel corrispondente periodo del 2021), che
ha più che controbilanciato il maggiore
disavanzo nei servizi di trasporto.
zione degli investitori
ta, sebbene in misura più
I disinvestimenti esteri in titoli privati italiani
Secondo i dati di fonte
Emerging Portfolio Fund Research, relativi a un campione di fondi di investimento internazionali,
sarebbe lievemente diminuito, sia per il comparto azionario sia per quello obbligazionario.
beni energetici
beni non energetici
servizi
redditi primari
redditi secondari
conto corrente
Conto corrente
per memoria:
Merci
Servizi
Redditi primari
Redditi secondari
Conto capitale
Conto nanziario
Investimenti di portafoglio
Derivati
Altri investimenti (3)
Variazione riserve ufficiali (4)
Errori e omissioni
Tra gennaio e agosto si sono registrati 55,1
miliardi di investimenti in attività di portafoglio
estere da parte di residenti, prevalentemente
banche e assicurazioni, che hanno continuato a
privilegiare gli acquisti di titoli di debito. Questi
deussi sono stati solo parzialmente compensati
delle banche italiane in prestiti e depositi e
dall’erogazione da parte della Commissione
europea della prima rata relativa all’RRF versata
in aprile (21,0 miliardi).
Il saldo passivo della
Banca d’Italia sul sistema dei pagamenti europeo
dello scorso anno (g. 26).
Alla ne di giugno la
dell’Italia era creditoria per
104,6 miliardi di euro,
pari al 5,7 per cento del
aggiustamenti di prezzo di segno negativo per le
attività di portafoglio (legati al calo delle
quotazioni azionarie internazionali) che hanno
più che compensato quelli di cambio (di segno
positivo per l’apprezzamento del dollaro; cfr. il
par. 1.3).
IL MERCATO DEL LAVORO
Nel secondo trimestre è proseguita la crescita del numero di occupati e delle ore lavorate; nei mesi
con un’espansione della domanda di lavoro, sono peggiorate. Entro il 2026 un contributo positivo
all’occupazione potrebbe provenire dall’attuazione del
Piano nazionale di ripresa e resilienza
(PNRR),
complesso moderata: i rinnovi più recenti hanno stabilito incrementi salariali, per il periodo di
attesa di rinnovo.
al periodo precedente (g. 27.a). La crescita ha interessato tutti i principali
mezzo punto percentuale. Nelle costruzioni l’espansione del monte ore è stata
pari al 2,4 per cento; nei servizi privati ha raggiunto l’1,4 per cento, sospinta dai comparti del
commercio e del turismo, nei quali tuttavia l’input di lavoro è ancora su valori inferiori a quelli
dell’economia. Sempre nel secondo trimestre è proseguito il calo del ricorso alle integrazioni salariali
'11
'22
-1.200
-1.000
-1.200
-1.000
saldo conto corrente e conto capitale
investimenti italiani in titoli esteri (segno invertito)
investimenti esteri in titoli privati italiani (escluse obbl. bancarie)
investimenti esteri in obbligazioni bancarie italiane
investimenti esteri in titoli pubblici italiani
raccolta netta all'estero delle banche residenti (2)
altre voci (3)
TARGET2 (fine mese)
(1) Utilizzando l’identità contabile della bilancia dei pagamenti, un
miglioramento del saldo passivo della Banca d’Italia nei confronti della BCE
parte dei non residenti (maggiori passività), disinvestimenti di attività estere
da parte dei residenti (minori attività) o un saldo di conto corrente e conto
capitale in attivo. Flussi cumulati a partire da luglio 2011. – (2) Raccolta
derivati, voci residuali degli altri investimenti, riserve ufficiali, errori e omissioni.
. Il numero di occupati è
cresciuto dello 0,8 per cento, trainato dal lavoro alle dipendenze; quello autonomo è aumentato a un
tasso meno sostenuto (0,2 per cento), collocandosi su un valore ancora inferiore di circa il 5 per
tempo indeterminato
tempo determinato
apprendistato
totale
’08’09’10’11’12’13’14’15’16’17’18’19’20’21’22
8.000
9.000
10.000
11.000
12.000
13.000
21.500
22.500
23.500
24.500
25.500
26.500
occupati (CET) (3)
occupati (RFL) (4)
ore lavorate (5)
'08'09'10'11'12'13'14'15'16'17'18'19'20'21'22
disoccupazione
Secondo la
(RFL) l’occupazione è diminuita nel
bimestre luglio-agosto. Sulla base dei dati relativi alle comunicazioni
, la domanda di lavoro si è indebolita in particolare nelle costruzioni
materie prime. Dopo la forte espansione del secondo trimestre seguita all’allentamento delle misure
Segnali di rallentamento provengono anche dalle indagini presso le imprese condotte dalla
Commissione europea: nel corso dell’estate l’indicatore delle attese a tre mesi sull’occupazione delle
aziende italiane, sebbene ancora compatibile con un’espansione della domanda di lavoro, è sceso in
basso da ottobre del 2021. Un signicativo contributo alla dinamica dell’occupazione nei prossimi
anni potrebbe provenire dal PNRR, purché questo venga attuato pienamente e nei tempi previsti
(cfr. il riquadro:
Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, Banca d’Italia e ANPAL,
Il mercato del lavoro: dati e analisi
È stato condotto uno studio per quanticare questo incremento, sotto l’ipotesi che il PNRR sia
attraverso il Dispositivo per la ripresa e la resilienza (
, RRF), aggiuntivi
incorporati nelle proiezioni macroeconomiche precedenti l’approvazione del Piano. Gli interventi più rilevanti riguardano le
linee ferroviarie ad alta velocità, la valorizzazione del territorio, la messa in sicurezza e la riqualicazione dell’edilizia scolastica,
la rigenerazione urbana e il raorzamento di Superbonus e Sismabonus. Quest’ultima linea di azione prevede anche risorse
aggiuntive per 3,7 miliardi, che sono pertanto tenute in considerazione nelle analisi qui presentate.
La domanda generata dal Piano sarebbe soddisfatta anche attraverso un aumento delle importazioni, quanticabile in quasi
Nelle costruzioni, cui è destinato più di un terzo delle risorse considerate, il valore aggiunto sarebbe
(gura, pannello a). Le costruzioni, che comprendono sia l’edilizia sia l’ingegneria specializzata,
programmazione più rigidi e per le quali l’incertezza connessa con le stime è maggiore.
relazionaleanaliticoroutinarioassistenzabasse
occupazione attivata dal PNRR
occupazione nel 2019
occupazione attivata dal PNRR
variazione dell’occupazione 2014-19
Nel secondo trimestre il tasso di disoccupazione si è collocato all’8,1 per cento,
è salito al 65,6 per cento, superando lievemente i livelli precedenti la pandemia,
nonostante il contributo negativo dovuto all’invecchiamento della popolazione
; tra le donne ha raggiunto il 56,5 per cento, un valore
vicino al massimo dall’inizio delle serie storiche, seppure ancora molto inferiore a quello medio
il tasso di disoccupazione si è
È utile sottolineare che il modello utilizzato per queste stime è statico, ossia non tiene conto
delle ulteriori ricadute positive sulla crescita che potrebbero derivare dalla complementarità della
spesa pubblica con la domanda privata, oltre che dallo stimolo alla produttività totale dei fattori.
innalzando l’occupazione su livelli sostanzialmente compatibili con quelli – più elevati – stimati dal
Governo
. L’esercizio proposto ore pertanto una rappresentazione più accurata dell’occupazione
nel lungo periodo.
cura e assistenza della persona a carattere manuale (“assistenza”); è stata individuata inoltre una categoria
quella osservata nel 2019 per il complesso dell’economia (gura, pannello b), ma con una maggiore
incidenza delle professioni a elevato contenuto analitico, dovuta alla crescita dei comparti che impiegano
Il Piano stesso prevede ingenti investimenti sulla formazione scolastica e terziaria, impegnando a questo ne quasi 20 miliard
alla variazione di inizio anno (g. 29). L’accelerazione è riconducibile ai rinnovi
rimasta invariata, sotto l’1 per cento. Gli accordi siglati in estate nei comparti dei
stabilito, per il periodo di vigenza dei contratti, aumenti compresi in media tra il 2 e il 3 per cento
all’anno, sostanzialmente in linea con l’andamento dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo al
mesi del 2022, in virtù della quota ancora elevata di dipendenti in attesa di rinnovo (36,5 per cento in
superiori a quelli precedenti la pandemia nella manifattura e nei servizi privati. L’accelerazione è stata
LA DINAMICA DEI PREZZI
Nel corso del terzo trimestre l’inazione in Italia è ulteriormente aumentata, continuando a risentire
lunghi, invece, le attese delle famiglie si sono ridotte.
costo del lavoro
retribuzioni contrattuali
sui dodici mesi dell’indice
armonizzato dei prezzi al
consumo si è portata al 9,4
per cento (g. 30 e tav. 6),
dei prezzi delle benzine, dovuto principalmente
compensato i forti aumenti di quelli di gas ed
stabili il mese successivo.
Negli ultimi mesi è proseguita l’azione del Governo
bilanci di famiglie e imprese, con l’estensione
di alcuni interventi adottati in precedenza
(cfr. il par. 2.9). Le misure hanno consentito
tutelato in estate, sterilizzando le marcate pressioni al rialzo provenienti dalla dinamica delle materie
beni energetici
beni alimentari freschi
beni alimentari trasformati
servizi
beni non alimentari e non energetici
totale
2019
per una diversa modalità di rilevazione dei prezzi dei prodotti medicinali e delle vendite promozionali. – (3) Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti
, il freno impresso all’inazione sarebbe stato di circa 2 punti percentuali nella media del
terzo trimestre, in linea con quello del periodo precedente (cfr.
, 3, 2022).
mercato tutelato pari al 59 per cento, interamente dovuto ai rincari nella componente relativa
all’approvvigionamento della materia prima. L’Autorità ha dichiarato che, in assenza delle misure
circa del 100 per cento. A partire da ottobre, il prezzo del gas sul mercato tutelato verrà aggiornato
mensilmente nei primi giorni del mese successivo a quello di riferimento, in base alla media dei prezzi
stime, la proroga decisa dal Governo dell’azzeramento sino alla ne dell’anno degli oneri di sistema
no al 18 novembre 2022), avrà un impatto al ribasso sull’inazione di almeno un punto percentuale,
in media, nel trimestre.
hanno sospinto i prezzi dei beni alimentari, no al 10,2 per cento. L’inazione di fondo è salita al 4,4
In agosto la dinamica dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali venduti
sul mercato interno è ulteriormente salita (al 50,5 per cento sui dodici mesi).
cresciuti del 10,4 per cento. I costi di produzione continuano a risentire,
dicoltà di approvvigionamento sia delle materie prime sia degli input intermedi e degli alti costi di
trasporto, come segnalato dagli indicatori PMI.
complesso contenute (cfr. il par. 2.5). Nel secondo trimestre la crescita del
accelerazione dei redditi da lavoro è stata quasi interamente compensata dalla dinamica della
produttività. Nelle medie mobili di quattro termini terminanti nel secondo trimestre, i protti
delle imprese, misurati dal rapporto tra il margine operativo lordo e il valore aggiunto, sono rimasti
lievemente aumentati.
, condotta fra agosto e
crescita dei prezzi praticati dalle aziende prevista per i prossimi dodici mesi
(al 4,6 per cento); l’aumento atteso è più accentuato
quelli degli altri input intermedi. Le attese sulla dinamica dei propri prezzi rimangono tuttavia
inferiori a quelle sull’inazione al consumo, la
cui dispersione si conferma su valori elevati,
dell’Istat indicano un incremento delle attese
dei consumatori sull’inazione nei successivi
dodici mesi. Su orizzonti più lunghi, secondo
della BCE, le
italiane sono di contro tornate a ridursi, no a
raggiungere un valore mediano del 3,2 per
cento in agosto.
LE BANCHE
nanziarie ha accelerato in agosto, anche a seguito
del maggiore fabbisogno di capitale circolante.
Le indagini presso le banche evidenziano una
restrizione nelle politiche di oerta, confermata
dal peggioramento delle condizioni di accesso
al credito riportato dalle aziende. Il costo dei
prestiti alle imprese e alle famiglie è leggermente
12 mesi
24 mesi
6 mesi
Fonte: elaborazioni sui risultati dell’
crescita
condotta trimestralmente dalla Banca d’Italia. Fino a ottobre 2018
l’indagine è stata svolta in collaborazione con
Il Sole 24 Ore
al consumo (variazione dei prezzi a 12 mesi) per diversi orizzonti
temporali successivi all’indagine (6, 12 e 24 mesi) condotta tra agosto e
rilevazione dicembre 2021
rilevazione marzo 2022
rilevazione giugno 2022
’16’17’18’19
’12’13’14
80°-20° percentile
95°-5° percentile
mediana
’12’13’14’15’16’17’18’19
’21’22’23
variazione realizzata
variazione attesa
(2) La data in legenda indica il mese in cui l’indagine è stata condotta. Il primo punto di ciascuna curva rappresenta il dato denitivo dell’inazione disponibile al
nanziario è cresciuto del 4,5 per cento sui tre mesi (dal 3,7 in maggio, calcolato
correggendo per le cartolarizzazioni; g. 33.a). Anche i prestiti alle imprese hanno accelerato sui tre
elevato costo degli input e il minore ricorso al nanziamento obbligazionario (cfr. il par. 2.8). Sui
a fronte di un’attenuazione nelle costruzioni (g. 33.b).
Per le famiglie l’aumento dei nanziamenti
è rimasto sostenuto, in particolare nel comparto dei mutui per l’acquisto di abitazioni (5,3 per cento
Tra maggio e agosto la raccolta delle banche italiane ha ulteriormente rallentato,
sui dodici mesi, da un aumento dell’1,2; tav. 7) a seguito dei rimborsi volontari
rialzo dei rendimenti delle obbligazioni bancarie (cfr. il par. 2.8).
Il rialzo dei tassi uciali dello scorso luglio si è solo in parte trasmesso sul costo del
credito a imprese e famiglie, che rimane nel complesso su livelli ancora contenuti.
In agosto il tasso di interesse medio sui nuovi prestiti bancari alle aziende è salito
medio osservato nell’area dell’euro (g. 34). Quello sui nuovi prestiti alle famiglie per l’acquisto di
abitazioni è cresciuto di quasi 20 punti (al 2,1 per cento), avvicinandosi ai livelli di ne 2017; è aumentato
il costo dei mutui sia a tasso sso (2,4 per cento, da 2,1) sia a tasso variabile (1,7 per cento da 1,3).
manifattura
costruzioni
servizi
totale
sui 12 mesi
sui 3 mesi in ragione d’anno (2)
Attività
Prestiti a residenti in Italia (3)
a imprese (4)
a famiglie (5)
Attività verso controparti centrali (6)
Titoli di debito escluse obbligazioni di IFM residenti (7)
titoli di Amministrazioni pubbliche italiane
Attività verso Eurosistema (8)
Attività sull’estero (9)
Altre attività (10)
Totale attivo
Passività
Depositi di residenti in Italia (3) (11) (12)
Depositi di non residenti (9)
Passività verso controparti centrali (6)
Obbligazioni (12)
Passività verso Eurosistema (8)
Passività connesse con operazioni di cessione di crediti
Capitale e riserve
Altre passività (13)
Totale passivo
esclude le famiglie produttrici. – (5) Denizione armonizzata, include le famiglie produttrici, le istituzioni sociali senza scopo di lucro e le unità non classicate. –
, Banca d’Italia, Statistiche. – (9) Nel periodo considerato queste voci includono prevalentemente operazioni di natura
derivati; altre voci di minore entità.
tasso medio sui nuovi prestiti fino a 1 milione di euro
tasso medio sui nuovi prestiti oltre 1 milione di euro
tasso medio sui finanziamenti in conto corrente
Italia: prestiti alle imprese (2)
area dell’euro: prestiti alle imprese (2)
Italia: depositi in conto corrente (3)
area dell’euro: depositi in conto corrente (3)
Italia: prestiti alle famiglie per acquisto abitazioni (4)
area dell’euro: prestiti alle famiglie per acquisto abitazioni (4)
Le banche italiane intervistate in giugno nell’ambito dell’indagine sul credito bancario nell’area
dell’euro (
relativa al secondo trimestre hanno segnalato che i criteri
di oerta applicati ai nuovi prestiti alle imprese sono diventati più stringenti, principalmente a
seguito di una più alta percezione del rischio e di una più intensa avversione allo stesso (gura A).
Anche i termini e le condizioni generali applicati ai nanziamenti si sono inaspriti, in particolare
con un aumento dei margini. Per i mesi estivi gli intermediari anticipavano l’intenzione di un
ulteriore restringimento dei criteri di oerta.
Anche per i nuovi prestiti alle famiglie nel secondo trimestre si è riscontrato un contenuto
irrigidimento dei criteri di oerta; i termini e le condizioni sono diventati molto più stringenti,
italiani hanno segnalato attese di condizioni di oerta sostanzialmente stabili.
All’indagine hanno partecipato 13 tra i principali gruppi bancari italiani. Per i risultati relativi all’Italia, cfr. sul sito
Indagine sul credito bancario (BLS)
; per quelli relativi all’area dell’euro, cfr
July 2022 euro area bank lending
L’indagine sul credito bancario nell’area dell’euro (
) relativa al secondo trimestre
segnala che in Italia le politiche di oerta sono diventate più stringenti per i prestiti alle imprese e
alle famiglie e che un ulteriore irrigidimento si sarebbe manifestato nei mesi estivi (cfr. il riquadro:
rischio
ndice
restrizione
offerta
previsto
anza al
indice
restrizione
offerta
previsto
enerale dei
altre
nziamento (
investimenti
fissi
ale dei
tassi
Fonte: BLS.
sulla base del seguente schema di ponderazione: per l’offerta, 1=notevole irrigidimento, 0,5=moderato irrigidimento, 0=sostanziale stabilità, -0,5=moderato
allentamento, -1=notevole allentamento; per la domanda, 1=notevole espansione, 0,5=moderata espansione, 0=sostanziale stabilità, -0,5=moderata
contrazione, -1=notevole contrazione. Il campo di variazione dell’indice è compreso tra -1 e 1. – (2) Media dei seguenti fattori: posizione patrimoniale della
concorrenziale da parte di istituzioni non bancarie, pressione concorrenziale da parte di altre fonti di nanziamento. – (5) Riferito al trimestre terminante
al momento dell’indagine. – (6) Previsioni formulate nel trimestre precedente. – (7) Da aprile 2022, media dei seguenti fattori: posizione patrimoniale
altre banche; prestiti erogati dalle istituzioni non bancarie; emissioni/rimborsi di titoli di debito; emissioni/rimborsi azionari. – (10) Media dei seguenti fattori:
autonanziamento per l’acquisto di abitazioni mediante risparmio; prestiti erogati da altre banche; altre fonti di nanziamento esterno.
Le banche hanno riportato che nel secondo trimestre la domanda di prestiti da parte delle imprese
circolante è stato compensato da quello negativo legato al rallentamento degli investimenti ssi.
È proseguita la crescita della domanda di credito da parte delle famiglie per nalità di consumo,
mentre quella di nuovi mutui per l’acquisto di abitazioni si è leggermente ridotta a seguito
rimasta complessivamente invariata, mentre quella delle famiglie sarebbe aumentata, in misura
contenuta, solo per il credito al consumo.
Nell’area dell’euro emergono risultati analoghi.In primavera si è registrato un peggioramento
nelle politiche di oerta nei confronti sia delle imprese sia delle famiglie; nelle valutazioni degli
intermediari l’inasprimento sarebbe proseguito nei tre mesi successivi. La domanda di credito
da parte delle aziende è cresciuta: per il complesso dell’area, le maggiori esigenze di capitale
circolante hanno più che compensato il contributo negativo legato alla spesa per investimenti
ssi. La domanda di mutui da parte delle famiglie si è ridotta, risentendo dell’aumento nel livello
dei tassi di interesse e della minore ducia dei consumatori.
I più recenti sondaggi condotti presso le imprese dalla Banca d’Italia e dall’Istat indicano un
ulteriore peggioramento delle condizioni di accesso al credito nel terzo trimestre (gura B).
manifattura
costruzioni
servizi
Bank Lending Survey
50-249 addetti
oltre 249 addetti
totale
(1) L’
è condotta trimestralmente dalla Banca d’Italia (no a ottobre 2018 in collaborazione con
Il Sole 24
costruzioni. I dati per le indagini Istat sono tratti dalla rilevazione di ne trimestre. Per la BLS, cfr. gura A. – (2) Istat, indagini sulla ducia delle imprese. –
peggioramento delle condizioni di accesso al credito e la percentuale di quelle indicanti un miglioramento. – (4) Istat,
Indagine sulla ducia delle
imprese manifatturiere
. – (5)
, Banca d’Italia, Statistiche. – (6) Scala di destra.
dei prestiti, dato dal usso
in rapporto al totale dei
stabile all’1,0 per cento nel secondo trimestre (al
l’indicatore è aumentato per le imprese (all’1,5
per cento), rispecchiando l’incremento per quelle
di servizi e di costruzione; è per contro rimasto su
valori contenuti per le famiglie (0,6 per cento).
allo stesso periodo dello scorso anno. Il miglioramento del rendimento annualizzato
straordinarie, ha riesso principalmente la crescita del margine di interesse, che ha
’06’07’08’09’10’11’12’13’14’15’16’17’18’19’20’21’22
famiglie
imprese
otale
precedente e in ragione d’anno. Dati depurati dalla componente stagionale,
Incidenza lorda sul totale dei nanziamenti
Tasso di copertura (3)
Patrimonio di vigilanza
Common equity tier 1
ratio
Redditività
(ROE) (4)
Margine di interesse (5)
Margine di intermediazione (5)
Costi operativi (5)
Risultato di gestione (5)
più che compensato la riduzione dei ricavi derivanti dall’attività di negoziazione. I costi operativi sono
IL MERCATO FINANZIARIO
Dall’inizio di luglio le condizioni dei mercati nanziari sono nel complesso peggiorate, in un contesto
dei rendimenti dei titoli di Stato, più accentuato sulle scadenze a breve termine. In un quadro di forte
i corsi azionari si sono ridotti e i costi di nanziamento di imprese e banche sono aumentati.
scadenza decennale sono saliti di 150 punti base, collocandosi al 4,79 per cento
(g. 36.a); quelli sulle scadenze a breve termine sono cresciuti in misura ancora più
marcata. L’andamento dei rendimenti ha riesso soprattutto il processo di
tedeschi, è aumentato nel complesso di 50 punti base, risentendo dell’incertezza politica seguita alla caduta
244 punti base. A contenere l’incremento dello spread hanno contribuito il grado di essibilità con cui la
premio per il rischio
di ridenominazione (1)
differenziale di rendimento
tra BTP e Bund decennali
rendimento del
BTP decennale
BCE ha agito nel reinvestire il capitale rimborsato
sui titoli in scadenza nell’ambito del programma di
acquisto di titoli pubblici e privati per l’emergenza
Pandemic Emergency Purchase
, PEPP) e l’introduzione dello
strumento di protezione del meccanismo di
Il Transmission Protection Instrument:
il nuovo strumento della BCE per proteggere la
del capitolo 1).
Il premio richiesto dagli investitori come
remunerazione per il rischio che i titoli di Stato
siano ridenominati in valute diverse dall’euro è
salito (a 98 punti base). È inne cresciuta la
volatilità implicita nei contratti derivati sul titolo
Dall’inizio di luglio l’indice
della borsa italiana è
diminuito di quasi il 4 per
cento (g. 37), registrando
tuttavia andamenti disomogenei tra comparti. Le
azioni delle imprese di public
utility,
fortemente scese (di circa il 20 per cento), mentre
sono cresciute (del 3,8 per cento) le quotazioni
delle aziende di credito; queste ultime, benché
quadro economico, sono state sostenute dal
miglioramento delle condizioni di redditività
sono saliti di 152 punti base,
in misura lievemente maggiore della media dell’area
(g. 38); quelli dei titoli emessi dalle banche sono
aumentati di 160 punti. Nel secondo trimestre le
Italia (generale)
Italia (bancari)
area dell’euro (generale)
area dell’euro (bancari)
(1) Indici generali e bancari: FTSE MIB per l’Italia, Dow Jones Euro STOXX
banche
rendimento BTP decennale
diversa scadenza, selezionati sulla base di un grado sufficiente di liquidità, la
obbligazionari (1,5 miliardi) e verso i fondi azionari (2,4 miliardi); il totale della raccolta dei fondi
LA FINANZA PUBBLICA
5,1 per cento del PIL nel 2022 (tav. 9; 7,2 nel 2021), e poco oltre il 3 per cento
Documento programmatico di bilancio 2023
, anch’esso presentato prima della formazione del nuovo Esecutivo, conferma il
quadro tendenziale dei conti delineato con la NADEF.
Aprile 2022 (2)
Avanzo primario
Spesa per interessi
Debito (2)
Fonte:
Nota di aggiornamento del Documento di economia e nanza 2022
(1) Dati di consuntivo per il 2021 e tendenziali ufficiali per gli anni 2022-25. Eventuali mancate quadrature sono dovute agli arrotondamenti. – (2) Al lordo
del sostegno nanziario ai paesi della UEM.
Documento di economia e nanza
(DEF) dello scorso
aprile (di circa mezzo punto percentuale del PIL per quanto riguarda il disavanzo e di oltre un
più marcata riduzione del rapporto tra il debito e il PIL è spiegata, in parti sostanzialmente uguali,
dal minore disavanzo e dalla revisione al ribasso della stima degli altri fattori che hanno un impatto
contenuto il prossimo anno mentre risulterebbe più ampio nel successivo biennio, a causa della
maggiore spesa per interessi.
, il Governo ha varato ulteriori misure di natura temporanea
imprese (tav. 11)
Sono state individuate coperture parziali, tra le quali i proventi derivanti dal meccanismo di
secondo le valutazioni uciali, i provvedimenti varati negli ultimi mesi accrescono l’indebitamento
nella NADEF, considerando la legge di bilancio e i provvedimenti straordinari varati dall’inizio
dell’anno, sono stati destinati oltre 57 miliardi agli interventi in materia di energia per l’anno in corso
Si tratta delle misure contenute nel DL 38/2022 (conuito, senza modiche, nella legge di conversione 51/2022 del DL 21/2022),
primo provvedimento e la relativa legge di conversione, cfr. il capitolo 11:
Relazione annuale
per i successivi, cfr.
Per l’ultimo trimestre del 2022, relativamente a trattamenti di importo mensile pari o inferiore a 2.692 euro.
Interventi in materia di energia (A)
Crediti di imposta per le imprese:
per compensazione extracosti (imprese a forte consumo di energia e gas)
Indennità una tantum a favore di (1):
lavoratori dipendenti
fondo per lavoratori autonomi
Anticipo del conguaglio perequazioni pensioni e incremento dei trattamenti pensionistici
Rafforzamento decontribuzione lavoro dipendente (2)
Fondo per garantire la continuità dei servizi degli enti locali
Incremento del fabbisogno sanitario nazionale standard per i maggiori costi sostenuti
Sostegno per fruizione servizi di trasporto pubblico e per accesso alle abitazioni in
Altri interventi in materia di energia
Altri interventi (B)
danni a causa della siccità
Fondi opere pubbliche (revisione prezzi materiali e prosecuzione opere)
REPERIMENTO RISORSE (F=D-E)
Maggiori entrate (D)
prodotta da fonti rinnovabili
Minori spese (E)
Riduzione fondi e stanziamenti di bilancio
Riduzione autorizzazione di spesa Assegno unico e universale
Altro
in percentuale del PIL (4)
(5,5 nel 2021; per le misure adottate lo
scorso anno e nel primo trimestre del 2022,
Nei primi nove mesi
dell’anno il fabbisogno del
le Amministrazioni pubbliche, per le quali sono
disponibili i dati relativi ai primi otto mesi, il
fabbisogno è stato di 25,5 miliardi, inferiore di
dente periodo dello scorso anno (g. 39).
Sui conti di cassa ha inuito l’ottimo andamento
delle entrate tributarie contabilizzate nel
bilancio dello Stato (oltre 36 miliardi in più
L’ampliamento è stato sospinto in particolare
dell’11 per cento, ed è stato favorito dall’elevata
inazione.
In agosto il debito delle Amministrazioni
pubbliche è stato pari a 2.758 miliardi, 80
l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro
(oltre 32 miliardi) e delle rivalutazioni dei titoli
L’onere medio del debito (2,5 per cento alla ne
di giugno) e la vita media residua del debito (7,6
anni in agosto; g. 40) risultano in linea con i
valori registrati al termine dello scorso anno.
mento di tutti i traguardi e
primo semestre del 2022
Il totale risulta nell’ordine di 60 miliardi se si includono anche i fondi costituiti per le medesime nalità. Queste valutazioni non
includono l’ulteriore proroga di alcune agevolazioni sulle accise e sull’IVA (dal 1° al 18 novembre) approvata dal Consiglio dei
ministri il 19 ottobre e per la quale al momento non sono disponibili le stime uciali.
Amministrazioni pubbliche
lordo BTP decennali
lordo
ita media
sidua (4)
dell’anno precedente. – (2) Media mensile del rendimento a scadenza del
(3) Rendimento all’emissione calcolato come media ponderata, sulla base
delle quantità assegnate, dei tassi composti di aggiudicazione alle aste di
. All’inizio di ottobre
Il documento fornisce una valutazione positiva dell’attuazione del Piano, che è stata nora incentrata
sulla denizione e sull’approvazione delle riforme, nonché sulle fasi preliminari alla realizzazione
degli investimenti.
Il Governo ha fornito con la NADEF un aggiornamento sulle proiezioni
La valutazione è stata trasmessa per approvazione al Consiglio dell’Unione europea. La seconda rata, pari a 21 miliardi, sarà
erogata entro novembre.