
(AGENPARL) – gio 13 ottobre 2022 Si è tenuta questa mattina la Bari a presentazione del progetto internazionale ISACC(Innovative Systems to enhance Antifraud Customs Control) che mira a facilitare il traffico merci tra Italia, Albania e Montenegro semplificando e rendendo più sicure le procedure ispettive e di controllo antifrode in ambito doganale.
Alla conferenza ha preso parte per un saluto anche Ugo Patroni Griffi, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale.
Seguono il comunicato stampa e le dichiarazioni rilasciate nell’incontro di questa mattina.
In allegato alcune foto.
Grazie e buon lavoro
Alessandra e Michela.
ISACC
Innovative Systems to enhance Antifraud Customs Controls
È stato presentato questa mattina in conferenza stampa, in occasione del “Research and Expert meeting”, il progetto ISACC (Innovative Systems to enhance Antifraud Customs Control) orientato a facilitare il traffico merci attraverso il miglioramento dei processi di controllo doganale tra Italia, Albania e Montenegro che sono oggi importanti partner per il commercio navale e le amministrazioni doganali nazionali, che svolgono un ruolo fondamentale nel garantire la circolazione delle merci attraverso le frontiere e le catene di approvvigionamento internazionali. Il miglioramento dei processi di controllo, dunque, diviene un’azione cruciale nella gestione dei flussi di merci via mare.
Finanziato nell’ambito della Targeted Call for Project Proposals “Programma Interreg I.P.A. CBC ITALIA/ALBANIA/MONTENEGRO” – PA 4 Increasing cross border accessibility, promoting sustainable transport service and facilities and improving public infrastructures”, il progetto vede al lavoro una squadra guidata dall’ITS Logistica Puglia e coinvolge un partenariato internazionale che implica: l’Università del Salento (IT), la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura del Molise (IT), l’Università del Montenegro (ME) e l’Istituto Albanese dei Trasporti (AL). Inoltre, fra i partner associati si annoverano le Agenzie delle Dogane Italiana, Albanese e Montenegrina.
Il progetto ha quindi il compito di definire metodologie informative, modelli, processi e strutture che possano semplificare e digitalizzare le fasi di ispezione e controllo antifrode in ambito doganale. Oltre ad attività di ricerca sulla legislazione doganale in vigore nei tre Paesi e attività di formazione per gli operatori della logistica, il progetto mira alla definizione di una piattaforma informativa in grado di misurare la variazione di merci in transito transfrontaliero: questo grazie al rilevamento di una base geo-referenziata di informazioni elaborate tramite tecnologie di Intelligenza Artificiale. Al fine di validare i risultati di progetto, una “fase pilota” consentirà di testare concretamente la piattaforma all’interno di siti portuali selezionati nell’area di programma.
Obiettivo principale è dunque quello di definire una “impronta” doganale, ovvero una scheda digitale che includa tutte le informazioni e i parametri di un bene allo scopo di verificare in fasi intermedie (check-point doganali) l’invarianza delle informazioni generate attraverso sistemi automatici di analisi dei dati e informazioni geo-referenziate. L’implementazione e il collaudo saranno garantiti attraverso la prototipazione e la creazione di una piattaforma tecnologica interoperabile di supervisione doganale, da testare e validare nei siti selezionati.
Il progetto, dal punto di vista operativo, si basa su tre pilastri: la costruzione di una rete internazionale di istituzioni pubbliche nel settore doganale; la progettazione e sviluppo del progetto “pilota” e della piattaforma informatica a supporto delle attività di controllo doganale; il capacity building per i funzionari doganali e gli operatori privati, riguardante in particolare l’uso e le funzionalità della piattaforma ISACC e le procedure doganali elettroniche.
Il progetto mira, dunque, a supportare le Agenzie Nazionali delle Dogane, in quanto organizzazioni governative che controllano e amministrano la circolazione delle merci attraverso le frontiere. In un contesto di importante espansione dei flussi commerciali tra i tre paesi e di rapida evoluzione dei requisiti normativi dell’UE (nel campo delle dogane, ma anche dei trasporti, della protezione dell’ambiente, della sicurezza dei cittadini e delle politiche economiche), vi è un urgente bisogno, da un lato, di una maggiore semplificazione, armonizzazione e standardizzazione delle procedure doganali in vista di un pieno recepimento dell’acquis comunitario; dall’altro, un migliore scambio di informazioni e dati per raggiungere una piena interoperabilità dei sistemi informatici, al fine di migliorare l’efficienza e le prestazioni dei flussi commerciali riducendo i costi e accelerando i processi di controllo.
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Il progetto ISACC mira a definire strutture versatili e universalmente adottabili per riassumere informazioni identificative delle merci. Queste possono provenire da schede informatiche generate da strumenti di scansione o di rilevamento, da dati sull’integrità delle pareti di un container, o da scansioni del contenuto di silos per materiali granulari o liquidi o di beni per lo più legati all’e-commerce (attraverso l’uso di scanner mobili). Il tracciamento viene realizzato attraverso l’uso di sensori IoT e logistica intelligente e l’utilizzo di sistemi di riconoscimento di veicoli e rimorchi.
Il timing per la realizzazione è diviso in fasi. La prima mira a costruire una vasta rete transnazionale di stakeholders pubblici e privati nel settore doganale all’interno dell’area del progetto. La seconda fase invece mira alla progettazione e prototipazione di una piattaforma hi-tech a supporto delle attività doganali. Quest’ultima sarà integrata con i sistemi tecnologici già adottati dalle autorità doganali dei tre Paesi.
Durante la terza fase la piattaforma IT ISACC sarà testata in siti pilota selezionati, identificati tra i siti di ispezione doganale ospitati da porti o aeroporti firmatari del protocollo d’intesa definito nella prima fase. La quarta e ultima fase comprende invece azioni di capacity building volte a migliorare le conoscenze e le capacità operative, amministrative e tecnico-informatiche sia dei funzionari delle dogane che degli operatori dei trasporti privati dell’area del Programma.
DI SEGUITO LE DICHIARAZIONI RILASCIATE DURANTE LA CONFERENZA STAMPA.
Silvio Busico, presidente di ITS Logistica Puglia (partner capofila del progetto).
La collaborazione con le Agenzie delle Dogane è stata fondamentale per la riuscita del progetto ISACC che parte in questa settimana in forma sperimentale e ha sviluppato un applicativo basato sull’intelligenza artificiale e sulla digitalizzazione delle procedure doganali. Stiamo studiando anche come armonizzare le procedure delle Dogane di Albania, Italia e Montenegro visto che viaggiano su sistemi diversi. L’applicativo sviluppato da ISACC non solo agevolerà il traffico delle merci ma innalzerà notevolmente anche la sicurezza. Usiamo l’intelligenza artificiale perché è il futuro nell’ambito dei controlli.
Marco Cutaia, Direttore interregionale per la Puglia, il Molise e la Basilicata dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli.
I nuovi sistemi tecnologici per la condivisione delle informazioni tra operatori economici e istituzioni nazionali e estere è alla base dell’ottimizzazione dei sistemi di controllo e logistici. Per gli aspetti logistici se ne avvantaggia in primo luogo il sistema Paese, quindi il porto, la velocità di circolazione delle merci. Per i sistemi di controlli invece il beneficio è duplice perché va a favore degli operatori economici corretti, che in questo modo limitano la concorrenza sleale; e va a beneficio della sicurezza dei cittadini e dell’erario rionale e nazionale e anche dell’impiego delle risorse da parte delle amministrazioni fiscali e doganali.
Angelo Corallo docente dell’Università del Salento (coordinatore scientifico del progetto).
Uno degli asset di progetto è avere una collaborazione internazionale e di aver usato standard open. Questo perché se una soluzione deve essere davvero utile deve essere utilizzabile. L’utilizzabilità passa dall’accettazione da parte dei vari partner, tra quelli che la stanno sviluppando e anche altri possibili nel futuro. Chiunque la potrà integrare nel proprio sistema. Questo è fondamentale per il progetto perché lo rende realmente utilizzabile e spendibile dal giorno dopo la fine della fase dei test.



