
(AGENPARL) – mer 29 giugno 2022 ANAP FVG: ASSISTENZA ANZIANI E NON AUTOSUFFICIENTI
«URGENTE L’INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA.
IL GOVERNO INSERISCA NEL DISEGNO DI LEGGE DI RIFORMA LO SNA,
IL SISTEMA ASSISTENZA ANZIANI. PIÙ DOMICILIARIETÀ, ASSISTENZA TERRITORIALE E SUPPORTO AI FAMILIARI»
Il presidente di Anap Fvg, Pierino Chiandussi, interviene alla vigilia del nuovo decreto legge di riforma del welfare anziani e non autosufficienti che il Governo deve varare entro l’estate, come previsto dal Pnrr, e chiede alla Regione di farsi portavoce nei confronti di Roma.
«Per assicurare adeguata assistenza sociosanitaria agli anziani e ai non autosufficienti è necessario introdurre nella normativa sanitaria il “Sistema assistenza anziani”, che comprende tutte le misure pubbliche – di carattere sociale e sanitario – per l’assistenza a queste persone. In questo modo si supererebbe l’attuale frammentazione degli interventi, per costruire un unico sistema integrato e semplificato della non autosufficienza».
È l’appello che rilancia a livello regionale l’Anap Fvg, l’associazione che riunisce gli artigiani in pensione di Confartigianato Fvg, affinché la Regione Fvg si faccia parte attiva nell’interlocuzione con il Governo per inserire lo Sna, il Sistema nazionale assistenza anziani, nel disegno di legge delega che il Governo di Roma dovrà presentare entro l’estate riguardo alla riforma per l’assistenza agli anziani non autosufficienti, una scadenza prevista nel Pnrr. «È un momento decisivo per i milioni di anziani in Italia e per la quota sempre più importante di popolazione anziana del Friuli Venezia Giulia», afferma il presidente dell’Anap Fvg Pierino Chiandussi che, sin dal suo insediamento in associazione e come coordinatore regionale del Cupla Fvg, ha messo in cima all’agenda la mobilitazione per l’efficientamento del sistema sociosanitario a favore degli anziani.
Lo Sna a livello nazionale è stato presentato al Governo e sostenuto dal «Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza», che raggruppa la gran parte delle organizzazioni della società civile coinvolte nell’assistenza e nella tutela degli anziani. Esso rappresenta gli anziani, i loro familiari, i pensionati, gli ordini professionali e i soggetti che offrono servizi.
A caratterizzare lo Sna, oltre all’integrazione sociosanitaria, la semplificazione che esso assicurerebbe, perché «l’accesso allo Sna da parte di un utente sarebbe determinato da una sola valutazione, che assorbirebbe tutte quelle oggi esistenti – afferma Chiandussi -. Inoltre, nello Sna il sostegno ai familiari che si prendono cura degli anziani rappresenta un obiettivo che ne attraversa tutta l’architettura». Ulteriori cardini di questo approccio socioassistenziale alla Terza età e alla non autosufficienza sono una nuova domiciliarità e un ammodernamento della residenzialità.
«Il momento sociale è delicato e gli anziani hanno bisogno di essere tutelati il prima possibile – conclude Chiandussi -. Occorre agire per costruire il miglior welfare per la tutela della non autosufficienza».
CON PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE
Trieste, 29 giugno, 2022