
(AGENPARL) – lun 20 giugno 2022 [Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui](https://confagritorino.musvc2.net/e/r?q=N3%3dEwN4P_uugw_65_6xVt_FC_uugw_50oY1Uwf.hGoFoM4.0rG_6xVt_FCi_LezS_VtOqF.oPsR_6xVt_FC_uugw_60tBo_LezS_WrM_uugw_50_6xVt_FCwStfoG_6xVt_GAqSuA._uugw_68BMy_LezS_VtU-iUNC_uugw_68q-_OTwd_ZdUz0.j-_LezS_VJU_uugw_684M_uugw_5Z5UCa-u85F_6xVt_G8A-0C07F_6xVt_GA3MAWQgZt%26f%3dUFg4cM%26A%3dpO7SfV.2Bw%26C7%3db9cH%26I%3d4%26H%3dGZAZ%263%3dZ0aK%26Q%3d-8dMd95o8daMf6&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt)
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Lunedì 20 giugno – S. Silverio
SIamo crepe dorate in un vaso di umanità.
Daniele Magro – Cuorearmato
Siccità: interviene la Regione chiedendo lo stato di calamità per l’agricoltura
Richiesta dello stato di emergenza per l’intero territorio e dello stato di calamità per l’agricoltura, rilascio di acque dai bacini utilizzati per produrre energia idroelettrica a supporto dell’irrigazione delle colture e deroga al minimo deflusso vitale dei fiumi: sono le principali misure che la Regione Piemonte sta mettendo in campo per fronteggiare la crisi idrica che sta colpendo l’Italia a causa del prolungarsi della siccità.
Le decisioni – evidenzia la Regione in una nota – sono state assunte venerdì scorso nel corso dell’insediamento del tavolo permanente voluto dal presidente della Giunta regionale Alberto Cirio (per Confagricoltura Piemonte sono intervenuti il direttore Ercole Zuccaro e il vicedirettore Paolo Bertolotto) per monitorare e affrontare la situazione di emergenza e del quale fanno parte le organizzazioni agricole, i consorzi irrigui, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, le Autorità d’ambito del servizio idrico integrato e l’ANBI (Associazione nazionale Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari).
Il coordinamento dell’attività del tavolo, che rimane convocato fino al superamento della crisi, è stato affidato all’assessore all’Ambiente Matteo Marnati.
È stata inoltre valutata la possibilità di agire, in accordo con i gestori degli invasi, per rilasciare un quinto delle acque contenute nei bacini idroelettrici, operazione che permetterebbe di garantire 15-20 giorni di respiro e salvare il raccolto e le produzioni agricole grazie all’aumento della portata dei fiumi e dei canali di irrigazione.
Altra misura sul tavolo la deroga al minimo deflusso vitale dei fiumi, procedura che compete alle Province e che consente di prelevare più acqua di quella prevista garantendo la quantità necessaria per mantenere l’equilibrio stesso del fiume e la vita degli organismi che ne popolano le acque.
Con Lombardia e Canton Ticino si sta valutando, inoltre, l’eventualità di provvedere ad un maggior rilascio di acqua anche dai laghi.
Si tratta di una crisi idrica peggiore di quella del 2003, tanto che il Po ha una portata d’acqua inferiore del 72% di quella naturale. La criticità riguarda l’acqua di sorgente, perché non c’è neve sulle montagne.
L’assessore Marnati, che coordinerà tutte le iniziative correlate alla carenza idrica, ha affermato che verranno messe in campo tutte le iniziative possibili per contrastare la crisi e salvare il comparto agricolo in un momento particolarmente delicato per le coltivazioni.
Gli operatori del comparto idroelettrico, nonostante la situazione in Piemonte indichi che gli invasi siano al minimo storico e mostrino una riduzione del 40 o addirittura del 50% rispetto alla media storica, hanno espresso la massima disponibilità alla collaborazione e la volontà di cooperare con i consorzi irrigui.
I prossimi 15 giorni saranno quelli cruciali per salvare le colture e proprio per questo è stata avanzata la richiesta di disponibilità a rilasciare la massima acqua possibile, al netto delle esigenze del settore idroelettrico altrettanto strategico.
Dall’approfondimento sull’emergenza è emersa anche l’esigenza di portare avanti la realizzazione degli invasi – in Italia risultano essere circa 1000 le richieste – motivo per il quale appare necessario accelerare. Su questo punto l’assessore intende farsi portavoce presso il Governo per la costituzione di un tavolo dedicato.
La Regione ha anche assunto il coordinamento delle azioni delle Province, in modo da definire linee guida e procedure omogenee.
Settimana di caldo estivo con qualche temporale
La persistenza dell’alta pressione africana lunedì porterà valori massimi di temperatura intorno ai 35 gradi anche al Nord-Ovest, è quanto prevede la Società meteorologica italiana. A partire da martedì però, lo spostamento dell’anticiclone verso est e l’ingresso di correnti in quota da sud-ovest, associate a una saccatura depressionaria sulla Francia, aumenteranno l’instabilità a ridosso dei rilievi. Mercoledì 22 giugno è attesa quindi una maggiore variabilità e condizioni favorevoli a sviluppo di temporali anche intensi. Nei giorni seguenti vi sarà invece spazio per ampie schiarite, ma rimarrà una moderata instabilità pomeridiana in montagna, con temporali che potrebbero essere più frequenti anche in pianura verso la fine della settimana. La relativa diminuzione della pressione avrà effetti anche sulle temperature, con caldo in attenuazione da mercoledì.
Confagricoltura sui giornali
Vi proponiamo la consueta panoramica delle notizie che riportano posizioni e iniziative di Confagricoltura a livello territoriale piemontese. I link rimarranno attivi per una settimana, dopodiché verranno cancellati: chi volesse conservare gli articoli dovrà scaricarli sul proprio pc e salvarli in locale
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