
(AGENPARL) – ven 27 maggio 2022 Con preghiera di diffusione e pubblicazione.
Ufficio stampa Gruppo Movimento 5 Stelle Consiglio regionale Fvg
Roberto Urizio
COMUNICATO STAMPA
Ussai: “Atto aziendale ASUGI taglia territorio e promette futuro potenziamento con PNRR”
“Rimangono tutte le perplessità che avevamo sollevato nei mesi scorsi: tagli sul territorio, smantellamento delle funzioni del Distretto, mancata valorizzazione di tutte le professioni sanitarie; non si vede la volontà di integrare ospedale e territorio e l’area giuliana con quella isontina, ma solamente mantenere orti e orticelli con strutture nuove create ad personam”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, in merito all’atto aziendale di ASUGI (Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina).
“Lo svuotamento del Distretto rischia di compromettere il suo ruolo di regia ed integrazione con le risorse del territorio, cancellando 25 anni di esperienza positiva di lavoro in rete – sottolinea l’esponente M5S -. Gli stessi saggi indicati dall’assessore Riccardi chiedevano di definire percorsi attuativi del ruolo del Distretto quale caposaldo della sanità non ospedaliera e dell’integrazione socio-sanitaria e sociale, in questo modo invece rischia di diventare puro centro di committenza”.
“Tra le criticità, nell’assistenza territoriale spunta un Dipartimento specialistico territoriale di cui non si sentiva la necessità, mentre la riabilitazione territoriale ha avuto un inquadramento alquanto travagliato e preoccupante – continua Ussai -. Nella prima bozza di atto aziendale questa funzione (presente oggi con una struttura semplice in ogni Distretto) era scomparsa, ed era stata poi riproposta nella seconda bozza come struttura complessa unica per tutta l’ASUGI, sempre incardinata nel Dipartimento di assistenza territoriale. Nella versione definitiva, da poco approvata, si parla invece di due strutture semplici, una per l’area giuliana e una per quella isontina, sotto l’egida dell’ospedale nel Dipartimento di ortopedia e riabilitazione. Un’operazione che lascia perplessi molti professionisti e che rischia di assorbire il personale della riabilitazione territoriale più nel lavoro ospedaliero che in quello multidisciplinare svolto dal Distretto”.