
(AGENPARL) – Roma, 17 maggio 2022 – La società ha affermato in un comunicato che Eni non accetta alcuna modifica ai contratti in essere.
L’azienda energetica italiana Eni ha avviato la procedura per l’apertura di conti con Gazprombank senza modificare i contratti in essere. Lo afferma in una nota rilasciata dalla società martedì.
“In vista della scadenza dei termini di pagamento nei prossimi giorni, Eni ha avviato la procedura per l’apertura di due conti con Gazprombank, uno in euro, l’altro in rubli”, si legge nel comunicato. Contestualmente si segnala che la società non accetta modifiche ai contratti in essere.
Secondo la società, Gazprom Export e le competenti autorità federali russe hanno confermato che “le fatture effettivamente ricevute da Eni nei giorni scorsi nella valuta contrattualmente pattuita e i relativi pagamenti da parte di Eni continueranno ad essere effettuati in euro, come previsto dall’art. il contratto: le attività operative per la conversione valutaria da euro a rubli saranno gestite da un agente russo entro 48 ore dal prestito e senza la partecipazione della Banca Centrale della Federazione Russa”; ed inoltre che “in caso di ritardi tecnici o di impossibilità di portare a termine la conversione nei tempi previsti, ciò non pregiudica la fornitura”.
La società ha inoltre precisato che per tale meccanismo al momento non esiste “alcuna normativa europea che vieti e prevenga le suddette operazioni”. Eni è interessata ad adempiere ai propri obblighi sia nei confronti del fornitore che dei clienti. Eni, in assenza di linee guida complete, complete e contrattuali per il futuro, si riserva il diritto di “avviare un arbitrato internazionale di diritto svedese per risolvere i dubbi in merito alle modifiche ai contratti richieste dalla nuova procedura di pagamento. Eni si impegna inoltre a rispettare rigorosamente tutte le disposizioni normative che non violano il regime sanzionatorio e la regolamentazione del commercio del gas”.
Il 31 marzo il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che dal 1 aprile definisce una nuova procedura per il pagamento delle forniture di gas russo da parte di acquirenti provenienti da paesi ostili. Tali stati devono trasferire fondi in valuta estera a Gazprombank, che acquisterà rubli in borsa e li trasferirà su conti in rubli speciali degli importatori. Allo stesso tempo, la Russia continuerà a fornire gas in volumi ea prezzi fissati nei contratti precedenti.
Funzionari dell’UE hanno affermato che l’apertura di un conto in rubli violerebbe le sanzioni. Allo stesso tempo, in accordo con le ultime istruzioni, si è deciso di abbandonare il divieto sui conti in rubli e di offrire alle aziende una tabella di marcia per continuare ad acquistare gas russo.