
(AGENPARL) – mar 10 maggio 2022 Fisco. Ricchiuti (FdI): nuove complicazioni burocratiche escludono piccole imprese da riqualificazione edilizia. FdI si unisce a grido di allarme Confartigianato e CNA
“Dopo i limiti della cessione dei crediti, che ha creato grossi problemi di liquidità a migliaia di micro e piccole imprese edili in questi mesi, un emendamento al dl Ucraina bis approvato dalle Commissioni Industrie e Finanze del Senato, esclude circa l’80 per cento delle stesse a vantaggio delle grandi imprese. Dal 1 luglio 2023 per lavori sopra i 516mila euro bisognerà rivolgersi ad imprese che hanno la certificazione SOA fino ad oggi richiesta solo per partecipare ad appalti pubblici. Una complicazione burocratica inutile e inaccettabile che di fatto non permetterà a queste imprese di poter lavorare nel mercato della riqualificazione edilizia. Fratelli d’Italia si unisce al grido di allarme lanciato da Confartigianato e CNA e chiede di ritirarlo. Decine di migliaia di piccole imprese di tecnici hanno puntato su questa operazione investendo capitali, risorse programmando investimenti e piani di lavoro. Non è in alcun modo accettabile che un governo cambi le regole quando il 70% dell’intero settore nazionale dell’edilizia ha investito in questa attività. Non è accettabile che per colpa di pochi truffatori centinaia di migliaia di imprese e tecnici si trovino dall’oggi al domani in evidente disperazione. Tra l’altro come anche le associazioni di categoria hanno evidenziato, anche nel pubblico le SOA non si sono dimostrate particolarmente efficaci nel contrasto delle frodi”.
Lo dichiara Lino Ricchiuti, viceresponsabile del Dipartimento Imprese e Mondi produttivi di Fratelli d’Italia.
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