
CATANZARO «Il prezzo medio rilevato da Ismea il 4 novembre scorso sulle piazze di Cosenza, Rossano Calabro, Lamezia Terme e Catanzaro di 4,20 euro al chilogrammo – sottolinea Statti – ben 0,20 euro in meno al chilo rispetto ai 4,40 euro rilevato invece il 28 ottobre (-4,5%), mentre il prezzo reale si attesta sui 3,40/3,50 euro kg e questo dato è in continua discesa». «In questo particolare contesto – rileva il leader di Confagricoltura Calabria – non sono solo a rischio gli imprenditori olivicoli, ma anche tutti gli operatori della filiera, essendo il comparto in termini occupazionali un settore di particolare importanza nel panorama economico regionale. Per questo è necessario adottare ora e subito una strategia lungimirante e di prospettiva per garantire soluzioni che possano dare un futuro diverso ad un comparto che ricordiamo resta uno dei pilastri dell’intera produzione agricola calabrese». Per Statti, «c’è da rilanciare l’immagine del “marchio Calabria” che sappia premiare l’alto livello raggiunto dall’olivicoltura regionale, così come occorre sostenere i processi di innovazione e ammodernamento delle imprese. Ma anche mettere in piedi misure specifiche per garantire una migliore e più efficiente organizzazione dell’offerta». «Tutte azioni – sottolinea Statti – che consentirebbero di innalzare il livello di competizione del sistema produttivo calabrese permettendogli di gareggiare alla pari con altri territori». «Come Confagricoltura – conclude Statti – siamo pronti a dare il nostro contributo di idee per la soluzione della drammatica situazione che interessa le nostre aziende. Per questo chiediamo da subito al neo assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo la convocazione di un incontro per individuare delle soluzioni immediate a tale stato di crisi ed elaborare un progetto e medio lungo termine per ridare certezza ad uno dei comparti primari dell’agroalimentare calabrese». (News&Com)