
CATANZARO «Abbiamo segnalato – riferiscono i ricercatori autori della pubblicazione – un confronto tra le due coste calabresi, fornendo la caratterizzazione di una grande differenza in concentrazione di microplastiche tra versante tirrenico e ionico (87% vs. 13%, rispettivamente), probabilmente per la complessa circolazione marina e atmosferica, che rendono il versante tirrenico un’area di accumulo di materiali provenienti anche da luoghi lontani. Dimostriamo una grande differenza di concentrazione di microplastiche tra costa tirrenica e ionica calabrese, fornendo una caratterizzazione completa ed evidenziando che l’inquinamento da microplastiche è influenzato sia da rilascio locale e sia dall’idrografia delle aree». Questo studio ha analizzato, quindi, la composizione polimerica, la distribuzione granulometrica, la forma e il colore delle piccole particelle di plastica, raccolte dalla superficie del mare in sei stazioni nel centro del Mar Mediterraneo. È stata descritta anche la diversa distribuzione di microplastiche dalle zone costiere fino a 12 miglia nautiche al largo. L’analisi della composizione delle microplastiche ha mostrato che il materiale più abbondante era il polietilene (69%), seguito dal polipropilene (24%).(News&Com)