
REGGIO CALABRIA “Del dissesto idrogeologico calabrese, noto fin dai tempi di Giustino Fortunato, non ci si può occupare solo nell’emergenza. Anzi bisogna scongiurare la sottovalutazione dei pericoli e investire in opere di difesa, prevenzione e sicurezza. Pertanto, mentre si fronteggiano i danni arrecati nel Crotonese, è necessario che la Regione assicuri che vi sia una programmazione aggiornata di salvaguardia del territorio calabrese e di efficace prevenzione e, al contempo, informi i cittadini su quanto si sta facendo per il rischio idrogeologico, sulle risorse disponibili e sugli interventi in corso”. Lo afferma il consigliere regionale del Gruppo Misto Francesco Pitaro in riferimento alle piogge che hanno provocato ingenti danni nel Crotonese. Pitaro, in un’interrogazione rivolta al presidente Spirlì, si sofferma in particolare sulle difficoltà che la recente ondata di maltempo ha provocato al comune di Strongoli. “Qui – spiega – le lunghe piogge del 21 novembre hanno provocato l’inondazione del Torrente Survolo (ed anche del torrenti Vergadoro, Tronchicello e Foresta) con straripamento ed allagamento dell’intero centro abitato e non solo; in viale Stazione l’acqua alta ha colto di sorpresa le famiglie nel cuore della notte e sono state allagate case, colture e attività professionali e commerciali, nonché edifici scolastici e l’intera zona industriale in località Frasso; la situazione è disastrosa anche al bivio di Strongoli, sulla SS 106, dove il manto stradale è quasi invisibile. Impraticabili risultano tutte le strade che portano a Strongoli Superiore; a seguito dell’alluvione, è interrotta nuovamente la S.P. 53, importante arteria stradale (ex statale 492) chiusa al traffico per oltre sei anni, sempre a causa di frane e cedimenti del manto stradale che ne avevano danneggiato il tracciato”. (News&Com)