
REGGIO CALABRIA “Se il Governo – prosegue Sculco – dopo lo scandalo Cotticelli e il clamore sollevato dai convincimenti di Zuccatelli sull’utilità delle mascherine, non ci stia ripensando. È necessario che il Governo faccia in fretta e non stia con le mani in mano, ma dia immediata soluzione all’assetto della nostra sanità, e si punti su una elevata, qualificata e riconosciuta professionalità, meglio se calabrese”. “Rimane, però, il dato politico – afferma ancora il consigliere regionale – che racconta l’ennesimo atto ‘romano’ che persegue la strada di una politica oppressiva nei confronti della Calabria. Dal Governo non abbiamo mai ricevuto una carezza ma sempre schiaffi e sferzate”. “Anche sull’individuazione della Calabria come ‘zona rossa’ – ritiene Sculco – appare chiaro ad occhio nudo che il Governo si è mosso più per soddisfare un’esigenza politica che non invece per rispondere a criteri oggettivi. È l’ennesima offesa a questo territorio, un’offesa insopportabile che genera indignazione”. “È chiaro che i problemi della Calabria, antichi e attuali – prosegue – non nascono soltanto dalle ingerenze, continue e dannose, che provengono da Roma, ma sono frutto anche di responsabilità e colpe di noi calabresi che, in questi anni, non abbiamo saputo mettere in atto un serio e reale processo di innovazione e di cambiamento. Però non può piovere sempre sul bagnato”. “La Calabria da sola non può farcela – conclude – ha bisogno del sostegno del governo nazionale per poter avviare, finalmente, un nuovo corso in sinergia con le tante energie inquiete e non inquinate che nella nostra regione intendo e vogliono impegnarsi per un innovativo e qualificato processo di crescita e di sviluppo”. (News&Com)