
CATANZARO “Ormai è chiaro che la proposta di nominare Giuseppe Zuccatelli a commissario straordinario della sanità della Regione Calabria è irricevibile”. Lo afferma Rosa Silvana Abate, senatrice del Movimento 5 Stelle e capogruppo in Commissione ‘Questioni regionali’ al Senato. “A ormai tre giorni dalla sua nomina – sostiene – si sono espresse contro sia le parti civili e sociali, ma anche quelle religiose e politiche. A contestare la nomina di Zuccatelli, solo per fare degli esempi, ci sono anche alcuni suoi colleghi di partito. Lo stesso arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, ha chiesto che la Calabria non sia trattata come terra di nessuno”. “Non deve essere fatto – aggiunge – proprio per tutto il pregresso che porta in dote la storia sanitaria della Calabria. La sanità calabrese è un caso nazionale da oltre dieci anni ormai, da quando cioè, la Regione è stata messa sotto tutela dal Governo con l’inserimento del Piano di rientro del debito, culminato un anno dopo con il commissariamento”. “Il settore pesa per circa il 70% sul bilancio regionale – ricorda Abate – con una quota statale di finanziamento all’anno che supera i 3 miliardi. La colpa è chiaramente delle amministrazioni di centrodestra e centrosinistra che si sono succeduti e che della sanità regionale hanno fatto un bancomat e un poltronificio clientelare ma anche questi anni di commissariamento non sono serviti ad avere risultati. Hanno solo prodotto: ospedali chiusi, blocco del turnover, perdita di posti letto e di terapie intensive. Sono gravi, infatti, le omissioni che son state perpetrate dai commissari che hanno dissanguato il sistema sanitario regionale”. (News&Com)