
COSENZA L’attività d’indagine ha consentito di rilevare che, a fronte di complessivi 3.400 conferimenti all’interno dell’azienda di Montalto Uffugo, soltanto 58 di essi sono risultati regolari, in quanto – rilevano ancora gli inquirenti – all’interno dell’azienda veniva introdotto ogni tipo di rifiuto, tra cui batterie esauste al piombo, oli esausti di veicoli, elettrodomestici, cartellonistica stradale, lampioni, veicoli fuori uso, rifiuti ferrosi di ogni tipo; di contro, in ben 374 episodi sono stati conferiti cavi o manufatti in rame di illecita provenienza per un giro di affari totale stimato in circa 2 milioni di euro annui. Le attività investigative sono state ulteriormente arricchite da specifici approfondimenti patrimoniali, condotti dai Finanzieri del Comando provinciale di Cosenza, che hanno consentito di ricostruire e quantificare il patrimonio aziendale delle 3 società coinvolte – ubicate in provincia di Cosenza e in Campania con sede secondaria nel Lazio – e dunque apporre il vincolo cautelare reale sulle quote sociali e degli interi patrimoni aziendali, per un valore stimato complessivo pari ad euro 10 milioni. (News&Com)