
La confapi Calabria filiera dell’industria boschiva ha formalmente chiesto alla Regione la proroga di ulteriori trenta giorni rispetto alla scadenza del 15 giugno per il taglio autorizzato e la relativa pulitura dei boschi. Anche questo settore ha subito lo stop di 45 giorni a causa dall’emergenza sanitaria, prolungatosi ulteriormente in quei Comuni dichiarati “Zona rossa”.
La decisione che L’ assessorato all’agricoltura della Regione Calabria starebbe per assumere è di limitare la proroga a soli 15 giorni, nei quali concentrare taglio e pulitura insieme.
È evidente che non consentire la pulitura finì al 15 luglio costringe di conseguenza a ridimensionare il processo produttivo non consentendo di recuperare il fermo dell’attività.
Non si comprende perché le sane aziende boschive della Calabria non possano rimanere nei boschi oltre il 30 giugno, per completare il loro ciclo di attività e sostenere la pulitura dei territori boschivi che rimane uno dei pochi strumenti, se non l’unico, di prevenzione degli incendi che infiammano l’estate.
Auspichiamo che la regione adotti decisioni sagge per un settore importate dell’economia calabrese che opera nel rispetto dell’ambiente e delle regole. (News&Com)