
(AGENPARL) – Roma, 22 apr 2020 – “A causa dell’emergenza sanitaria Covid-19, ilmondo della Cultura è al collasso”. Così,registrando questa drammatica situazione, Fed.It.Art.,la Federazione Italiana Artisti presieduta da Gino AURIUSO, che riunisce operatori culturali, spazi diaggregazione artistica e centri di formazione (teatro, musica e danza), il Forum Terzo Settore del Lazio con laportavoce Francesca DANESE e l’ARCI Lazio (che mette insieme più dicento circoli culturali tra Roma e Lazio) con il presidente Marco TRULLI, si appellano alCampidoglio per una serie di interventi indispensabili per la salvezza deglioperatori culturali, teatrali e artistici in genere. “Sopravvivremo alle conseguenzeeconomiche-sociali del Coronavirus? Forse sì – si legge nell’Appello delle tre organizzazioni a Roma Capitale -,ma a patto di supportare immediatamente le centinaia di organizzazioniculturali disseminate ovunque, che danno lavoro a migliaia di operatori.” Gino AURIUSO, presidente di Fed.It.Art.afferma: “Sono questi spazi spesso degli autentici avamposti socio-culturali,che fanno da collante per le comunità periferiche e che oggi sono sul punto dichiudere e restituire i locali ai proprietari”. In questi spazi non solo affiorano talenti, ma si semina un bisognoculturale e una coscienza estetica, morale, culturale e civile. Sono queste lerealtà meno protette da tutele pubbliche ma le più vicine alle specificità delterritorio. Se non si aiuta la Cultura diffusa si rischia la desertificazione,con tutto quel che ne consegue. Nell’Appello congiunto di Fed.It.Art., Forum Terzo Settore del Lazio eArci Lazio si sostiene che “anche Roma Capitale deve fare la sua parte,attraverso diversi interventi: al Comune di Roma proponiamo l’istituzione di unFondo speciale salva-spazi (Teatri, Scuoledi formazione artistica, Centri culturali, Circoli) per aiutare le strutturenel pagamento degli affitti; Riconoscendo alla Cultura il suo valore e la sua funzione di Serviziopubblico, sostenendo gli operatori culturali attraverso Avvisi pubblici che non solamente contribuiscano alle attivitàculturali, ma che le finanzino al 100% (comegià indicato dall’Ordine del giorno dell’Assemblea capitolina del 13 Marzoscorso); Sospendendo le tasse comunali (TARI, TOSAP, TASI, ecc.) fino alla fine della fase 2; Concedendo un credito a tasso zero con garanzia pubblica per i vincitori di bandi culturali attraverso accordi ad hoctra Comune e banche; semplificando lafase amministrativa con abbattimento dell’eccessiva burocrazia”. “A tutte queste richieste, ad oggi, -aggiunge AURIUSO – il Vice Sindaco di Roma Capitale ha risposto con unaconvocazione di due ‘conference call’ il 23 e il 24 Aprile, senza peròspecificare le modalità del confronto. A nostro parere, c’è il rischio di unascolto generico delle istanze che non comporterà reali provvedimenti”. ARCI Lazio, con Marco TRULLI aggiunge: “Siamo stati i primi a chiudere e saremo gli ultimi ariaprire. Senza un intervento economico immediato e tavoli di consultazione eprogettazione si rischia il collasso del settore culturale. Nessun interventodi tutela ad oggi ha registrato il mondo dell’associazionismo e dellaCircolistica. I costi degli affitti a Roma anche per l’associazionismo dipromozione culturale sono esorbitanti e le prescrizioni non permetteranno disostenerne le spese. I nostri sono presìdi territoriali che durante l’emergenzastanno dimostrando l’importanza del ruolo di collante sociale e anche a lorosarà dato il compito di ricomporre la nostra comunità sociale, attraverso leiniziative artistiche che ogni giorno compongono una fetta rilevantedell’offerta culturale delle nostre città.” Per il Forum Terzo Settore del Lazio, Francesca DANESE sottolineacome siano necessari “interventi incisivi che sostengano realmente tante realtàdiffuse sui territori, spazi e persone che, da sempre, producono cultura, creatività,innovazione e aggregazione sociale anche nei luoghi più periferici, unafunzione importantissima ma spesso poco riconosciuta”. Alla Giunta Comunale – concludono l’Appello congiunto le tre organizzazioni aRoma Capitale – lanciamo dunque questo messaggio: non c’è più tempo, analizzateseriamente con noi le soluzioni praticabili, approfittiamo dell’emergenzaCovid-19 per scavalcare qualche ostacolo burocratico e procediamo al piùpresto, con azioni chiare ed efficaci”.