
(AGENPARL) – Roma, 24 marzo 2020 – Il mercato della distribuzione dei Prodotti Petroliferi, depositi fiscali, depositi commerciali, distributori di benzina e gestori, sono al collasso con un calo del 90% sulle vendite.
«Noi, da soli, non siamo più nelle condizioni di assicurare né il necessario livello di sicurezza sanitaria, né la sostenibilità economica del servizio. Non ci sono al momento sostegni adeguati e risposte concrete per poter sopperire a danni di milioni di euro».
La proposte che potrebbero attuare:
– blocco del prossimo versamento dell’ Iva, in modo da dare un immediato sostegno alle aziende, per poi riportarlo fine anno come tasse da pagare al 50/60% TASSAZIONE, sarebbe una risposta concreta;
– si potrebbe optare nel cedere una parte dei 0.6174 accise sul gasolio, 0.7284 centesimi accise benzina che sono il doppio del costo del prodotto petrolifero, queste somme che portano Decine di Miliardi di Euro nelle casse dello stato ogni anno , potrebbero dare sostegno alle aziende del settore e non solo;
– usufruire delle Scorte d’obbligo che vengono versate dalle aziende che importano prodotti petroliferi nel territorio italiano ogni anno diverse decine di milioni di euro;
– possiamo optare di destinare una parte dei costi dei Certificati Verdi che ammontano al 7% di tutto il gasolio autotrazione che viene immesso nel mercato, sempre a sostegno del settore e non solo.
Di conseguenza senza ottenere risposte concrete, gli impianti di rifornimento carburanti inizieranno a chiudere: da mercoledì notte quelli della rete autostradale, compresi raccordi e tangenziali; e, via via, tutti gli altri anche lungo la viabilità ordinaria».
Lo annunciano in una nota Faib (Confesercenti)
Le proposte sono del Presidente Faib Regione Campania, Peppe Barretta