
COSENZA L’attività è partita nei mesi scorsi, quando i militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Cosenza hanno riscontrato come un tratto del letto del fiume fosse stato interessato di recente da una intensa attività di scavo e prelievo di materiale inerte. Sono stati così intensificati i controlli che hanno portato all’accertamento della commissione del reato, proprio mentre gli autori prelevavano in una zona ben occultati, il materiale inerte in corrispondenza dell’argine che collega il territorio del Comune di Rende con quello di Rose. Le tre persone dovranno rispondere davanti alla Autorità Giudiziaria di furto aggravato, violazione normativa urbanistico-edilizia, deturpamento di bellezze naturali. Si è quindi proceduto a porre sotto sequestro l’escavatore e gli autocarri e il materiale inerte circa 100 mc che era stato illegalmente prelevato. L’Autorità Giudiziaria ha disposto gli arresti domiciliari per i due soggetti tratti in arresto per i quali processati per direttissima nella giornata di ieri, dopo la convalida della misura cautelare, è stato disposto la rimessa in libertà, fino al processo. (News&Com)