CATANZARO Nelle ultime 24 ore in Calabria si sono registrati 610 casi e 8 decessi da Coronavirus. Mentre diminuisce la pressione nei reparti degli ospedali (-6) e in terapia intensiva (-1). Sono 264 le persone che risultano guarite o dimesse in un giorno. Così attualmente sono 14.573 i casi attivi di infezione di cui 14.069 si trovano in isolamento domiciliare, 461 ricoverati in reparto e 43 in terapia intensiva. I casi confermati oggi sono così suddivisi: Cosenza 395, Catanzaro 52, Crotone 36, Vibo Valentia 11, Reggio Calabria 116. Ad oggi sono stati sottoposti a test 695.108 soggetti per un totale…
Autore: Redazione Calabria
VIBO VALENTIA L’opera, costituita da 35 “ombrelli” fotovoltaici (concentratori solari) per la produzione di energia elettrica e da 4 apparati a cogenerazione è stata realizzata non solo in assenza dei prescritti permessi a costruire che avrebbe dovuto richiedere al Comune di Tropea, ma addirittura senza nemmeno denunciare preventivamente l’esecuzione dei lavori al Genio Civile. L’impianto non avrebbe comunque mai potuto essere omologato, in quanto per di più era stato costruito in difformità rispetto alle norme tecniche per i manufatti in cemento armato (art. 10, 64 e 65 D.P.R. 380/2011) e non aveva ottenuto né l’autorizzazione paesaggistica né la valutazione sismica.…
VIBO VALENTIA Al centro delle indagini si colloca infatti l’abusiva realizzazione di un impianto termodinamico a concentrazione solare per la produzione di energia termica ed elettrica – Progetto “Prometeo”, finanziato con fondi strutturali europei – che avrebbe dovuto essere a servizio del presidio ospedaliero di Tropea (VV) producendo, nelle intenzioni, significativi risparmi energetici. L’opera, che era ritenuta di notevole interesse pubblico (L. 1489/1939/D.M. 20.01.1970), è stata realizzata, senza le dovute autorizzazioni, in un’area gravata da vincoli paesaggistici e sismici. Di qui l’adozione, da parte del Comune di Tropea, di un ordine di demolizione e rimessa in pristino dei luoghi, con…
VIBO VALENTIA Un intero sistema di impiantistica fotovoltaica a servizio dell’ospedale di Tropea realizzato e poi demolito perché non a norma. Un caso che è finito davanti la procura regionale della Corte dei Conti dopo una serrata inchiesta dei finanziari del gruppo tutela spesa pubblica del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro. Sono state proprio le fiamme gialla, su ordine della procura regionale della Corte dei Conti per la Calabria, guidata dal procuratore regionale Maria Rachele Anita Aronica, a notificare tre inviti a dedurre, emessi in relazione a un danno erariale pari a 967.310,13 euro. A tanto ammonterebbe il danno…
COSENZA “La fase commissariale? Non funziona più. Cambiamo, per ammodernare il sistema”. Parola di Beatrice Lorenzin che ha partecipato ad un webinar di Zonadem organizzato da Mimmo Bevacqua. Mariagrazia Bevacqua e Joseph Guida, del coordinamento Zonadem, hanno aperto i lavori e tracciato le linee guida del movimento, spiegando contestualmente le finalità dell’iniziativa. Mentre Walter Nocito, docente universitario, ha sviluppato diversi punti sul diritto in condizioni di stato extra ordinario, su cui si è animata la discussione social. Mimmo Bevacqua, capogruppo Pd, invece ha posto al centro del dibattito le “opportunità” che la pandemia può rappresentare. Evidenziando che l’erogazione dei Livelli…
COSENZA L’indagine, durata circa due anni e concretizzatasi nel completo monitoraggio dell’attività svolte dal personale del distretto numero 4 nell’arco temporale compreso tra i mesi di marzo e novembre 2018, ha alla fine consentito di acclarare evidenti responsabilità di carattere penale in ordine al reato di “truffa aggravata e continuata” nei confronti dei 14 odierni indagati, da individuare trasversalmente sia tra i dirigenti della struttura che tra gli addetti ai cantieri boschivi sparsi nella Provincia di Cosenza. Le attività investigative condotte hanno portato ad acclarare circa 3.800 ore di servizio non prestato, ma comunque regolarmente retribuito, effettuate nell’ambito di 950…
COSENZA Tra le altre situazioni particolari rilevate, è emerso che uno degli indagati era solito svolgere, nel corso delle “missioni esterne” dalla propria sede di servizio, la professione di antennista per un folto numero di clienti. Tutte le attività elencate sono state puntualmente e meticolosamente documentate, nel corso delle attività investigative, dai Militari dell’Arma con filmati e fotografie, riscontri oggettivi che hanno consentito alla Procura della Repubblica di Cosenza, non appena acquisiti i tabulati delle presenze dei dipendenti dell’Ente Regionale al termine dell’attività, di concludere le indagini con l’emissione dei relativi Avvisi notificati nella mattinata odierna. (News&Com)
COSENZA I carabinieri, per riscontrare le varie attività illecite, hanno fatto ricorso sia ai moderni strumenti tecnologici, nel caso specifico consistenti in alcune videocamere ad altissima definizione strategicamente collocate nei pressi sia dell’orologio marcatempo all’interno dell’ingresso dello stabile che ospita il distretto, sia nelle vicinanze di tutti gli ingressi della struttura, che a metodi investigativi di tipo più “tradizionale”, costituiti in particolare da servizi di osservazione. Il connubio tra le diverse metodologie investigative adottate ha pertanto portato i militari ad accertare non solo l’indebito allontanamento dal posto di lavoro degli odierni indagati, ma anche a definire le diverse mansioni svolte,…
COSENZA Lo stratagemma era semplice: tutti i dipendenti del distretto utilizzavano regolarmente il proprio badge di servizio, ma facendo in modo che, in ragione della tipologia di “uscita” selezionata, l’orologio marcatempo non sottraesse il tempo trascorso all’esterno della sede dall’orario di lavoro prestato, approfittando della mancanza di controllo da parte di dirigenti e capi squadra. Ecco allora che dai tabulati acquisiti al termine del monitoraggio, i carabinieri sono riusciti a ricostruire centinaia di ore di lavoro illecitamente sottratte alle mansioni d’ufficio, impiegate in pause e libere uscite mai giustificate, piuttosto che devolute ad incarichi di lavoro esterno mai autorizzati nell’ambito…
COSENZA L’articolata indagine, condotta dai militari della stazione carabinieri di Rogliano e coordinata dal Procuratore della Repubblica di Cosenza, è scaturita da una serie di accertamenti effettuati d’iniziativa nel 2018 nei fondi dove gli operai svolgevano le loro opere cantieristiche, ubicati in diverse aree della Provincia di Cosenza. I conseguenti approfondimenti investigativi hanno portato alla scoperta di un vero e proprio “sistema”, consolidato da tempo, grazie al quale numerosi dipendenti dell’Ente Pubblico riuscivano ad eludere i vari strumenti di controllo, primo fra tutti l’orologio marcatempo piazzato all’ingresso della struttura, in modo da allontanarsi indebitamente dal posto di lavoro. (News&Com)