
COSENZA Dall’attività investigativa, condotta dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Trebisacce con il supporto dei colleghi di Oriolo e dei militari della Stazione di Aprigliano specializzati in repertazione e indagini su incendi boschivi, è stato possibile ricostruire l’accaduto, ricorrendo all’applicazione del Metodo delle Evidenze Fisiche (MEF), alla visione di numerosi filmati registrati da un sistema di videosorveglianza e all’acquisizione di numerose testimonianze. È emerso che nel pomeriggio dello scorso 26 agosto l’uomo si è recato nei terreni familiari, ad Albidona, e ha proceduto a disfarsi dei residui agricoli provenienti dall’attività di pulizia e potatura effettuata nel fondo agricolo, bruciandoli. In tal modo ha violato il divieto vigente nel periodo di massima pericolosità per gli incendi, previsto dal 15 giugno al 30 settembre. Al termine dell’attività vietata si è allontanato dai luoghi lasciando il fuoco ancora attivo. Al mattino seguente, complici l’aumento delle temperature e le forti raffiche di vento, le fiamme si sono propagate dal sito di abbruciamento dei residui agricoli e hanno acquistato il vigore necessario per divampare con forza e pericolosità ed estendersi rapidamente distruggendo anche un mezzo meccanico di proprietà del Comune di Albidona, che stazionava in un piazzale poco distante dai terreni in cui si è originato l’incendio. (News&Com)