
(AGENPARL) – gio 16 giugno 2022 , illustra una
Journal of Applied
Ecology
, apporta nuove prospettive in questa direzione. Lo studio,
realizzato con il
sostegno
produzione, in quanto
potenziali consumatori di uva. Parallelamente, i ricercatori hanno valutato gli
effetti della tipologia di uso del suolo su questi stessi gruppi di uccelli: quella più importante per i
potenziali servizi ecosistemici forniti dagli uccelli è
la copertura d
i cespugli, che aumenta ricchezza
e abbondanza di insettivori e granivori, ma non quelle dei potenziali consumatori di uva.
I ricercatori spiegano così l’effetto positivo della gestione alternata dell’interfila su uccelli e farfalle.
Si può immaginare
alternanza di interfila con erba alta e con erba bassa o suolo lavorato
” dice
Mattia Brambilla, primo autore dello studio, “
come
un sistema cucina
sala da pranzo per gli uccelli
insettivori
: le fasce con abbondante vegetazione erbacea consentono la presenz
a di invertebrati e,
in particolare, di insetti, che vengono predati molto più facilmente dagli uccelli dove l’erba è bassa o
assente. Anche per alcune specie granivore, è sicuramente più facile reperire i semi dove la copertura
del suolo è più scarsa”.
ancesco Gatti spiega le ragioni dell’effetto favorevole per le farfalle:
“Dove
l’erba è tagliata in modo uniforme, o il suolo è interamente lavorato, è più difficile trovare piante
fiorite e il periodo di disponibilità di risorse alimentari per le farfalle
(e per molti altri impollinatori)
è molto più ridotto.
La gestione alternata assicura una più regolare e frequente presenza di fiori,
in grado di offrire alle farfalle le risorse
trofiche che esse necessitano
Ma cosa cambia per gli agricoltori? “
I vitic
oltori coinvolti
non hanno riportato effetti negativi dovuti
alla gestione alternata. Al contrario, diversi di loro
hanno notato un impatto positivo sulla
percezione delle proprie aziende da parte dei consumatori, che si sono mostrati molto interessati
e iniziative per la biodiversità
, illustrate da apposito materiale divulgativo messo a punto
nell’ambito del progetto e spiegate attraverso incontri partecipativi organizzati dall’associazione
Eliante con gli stakeholder locali
”, spiegano gli autori.
La ge
stione alternata dell’interfila del vigneto, molto facile da adottare, può quindi contribuire ad
aumentare rapidamente l’idoneità dei vigneti per la biodiversità. Al tempo stesso, essa può
incrementare anche i servizi ecosistemici (“offerti” dagli uccelli
e importanti anche per gli agricoltori)
e l’attrattiva delle aziende per attività ricreative in natura, contribuendo così alla loro
multifunzionalità.
La gestione alternata può diventare parte di interventi e strategie
per la
biodiversità
(tra cui quelle
legate alla nuova Politica Agricola Comune),
ma dovrebbe essere
idealmente associata a concomitanti strategie a livello di paesaggio per massimizzarne i benefici e
la portata: mantenere o ricreate fasce arbustate e porzioni di prato, per esempio, è fondame
ntale
per molte specie di uccelli e farfalle
concludono gli autor