
La bocciatura da parte del Tar della recente ordinanza vergata della presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, per consentire l’apertura in spazi all’aperto di bar e ristoranti, ha avuto come conseguenza quella di inasprire uno scontro istituzionale tra governo da una lato e regione Calabria dall’altro. Come sindacalisti dell’Arma, riteniamo gravemente lesivo per i diritti e la sicurezza dei lavoratori l’atteggiamento della presidente della Regione, incurante dei potenziali effetti negativi delle sue azioni e sempre più sottomessa ai diktat dei suoi referenti nazionali. Riteniamo invece corretto e responsabile l’atteggiamento del ministro Boccia, teso a salvaguardare la salute dei lavoratori senza sottovalutare le conseguenze economiche del lockdown.
Naturalmente non vorremmo vedere neanche un altro solo contagiato a causa di questi comportamenti irresponsabili e immorali ma se ciò dovesse avvenire, l’on. Santelli dovrà prendersene tutta la responsabilità. Con le sue scelte ha messo a repentaglio la salute dei calabresi e lo ha fatto per becere ragioni di polemica politica. Da parte nostra abbiamo più volte tentato di rappresentare alla presidente Santelli la necessità di muoversi con tutti gli accorgimenti del caso, effettuando tamponi a tappeto per tutto il personale sanitario e le forze dell’Ordine e gestendo l’emergenza Covid in sinergia con il governo nazionale.
Ancora una volta dobbiamo constatare come le sue scelte sono andate in tutt’altra direzione ed a farne le spese sono stati i calabresi e soprattutto chi – medici e operatori della sicurezza – ha continuato a compiere il suo dovere durante la fase 1 con abnegazione e spirito di sacrificio, senza avere usufruito di reale collaborazione da parte delle istituzioni regionali.
Ci auguriamo che il provvedimento del Tar riesca a persuadere la Santelli e il governo regionale ad agire da adesso in poi in piena collaborazione istituzionale, con cautela, e nell’unico interesse dei calabresi. (News&Com)