
È stato presentato oggi, nelle sala oro della Cittadella regionale a Catanzaro, nel corso di una conferenza stampa presieduta dal presidente della Regione Mario Oliverio, il protocollo d’Intesa propedeutico ad un Accordo di programma, tra Regione Calabria, Comune di Lamezia Terme, Provincia di Catanzaro, Corap, direzione generale Compartimento Calabria dell’Anas, LameziaEuropa e Fondazione Mediterranea Terina, per lo sviluppo integrato dell’area industriale ex Sir di Lamezia Terme (oggi area produttiva Papa Benedetto XVI), riguardante la realizzazione del progetto “waterfront Lamezia e porto turistico” promosso dalla società LameziaEuropa.
Il protocollo è stato promosso dalla Regione Calabria, assessorato pianificazione territoriale ed urbanistica guidato dall’assessore Franco Rossi, e dalla società LameziaEuropa presieduta da Leopoldo Chieffallo.
“Gli interventi previsti dall’accordo – ha messo in evidenza il presidente Oliverio – sono necessari per superare le attuali criticità riguardanti lo sviluppo produttivo dell’area industriale di Lamezia Terme, per migliorare la sua competitività e per la sua concreta valorizzazione quale polo di attrazione e sviluppo regionale.
Il progetto “waterfront Lamezia e porto turistico” assume per la Regione Calabria una valenza pubblica turistica, economica, occupazionale e infrastrutturale rilevante. Ciò in considerazione della rilevanza complessiva dell’intervento, delle sue auspicabili ricadute sul sistema infrastrutturale regionale, sull’occupazione diretta ed indotta, sul sistema produttivo e delle Università calabresi e sulla appetibilità e fruibilità turistica dell’intero territorio regionale.
In particolare – ha specificato – una infrastruttura portuale con le caratteristiche previste dal progetto, in stretta connessione con l’aeroporto di Lamezia Terme, la ferrovia e l’autostrada, consentirà di realizzare un nodo intermodale di valenza internazionale e di collocare la nostra regione in una nuova dimensione da protagonista nel Mediterraneo.
Non si tratterebbe di un altro porto di Gioia Tauro, ma di un progetto con una propria doppia identità porto da diporto e cantieristico assieme. Una vocazione duplice per un’area dove il turismo rappresenta un elemento concreto di sviluppo. Anche per questo motivo in programma c’è lo spostamento dell’impianto di rifiuti, in una logica regionale dove ogni provincia abbia un suo ecodistretto.
La Regione nell’area dell’ex Sir, di 1000 ettari e più di ampiezza, ha una proprietà di molti ettari di terreni pubblici. In questa area quasi la metà degli ettari sono di area Zes che dovrebbe avviarsi nel prossimo mese di settembre visto che il comitato d’indirizzo si è già insediato. Inoltre – ha detto ancora Oliverio – è necessario anche realizzare un nuovo svincolo autostradale per il collegamento con l’area industriale di Lamezia.