
(AGENPARL) – Sat 11 October 2025 Birra artigianale, dal governo un segnale al settore con l’emendamento che aggiorna la legge del ’62
Durante “EurHop – Roma Beer Festival” confronto tra Unionbirrai e il senatore Salvitti sul futuro del comparto. Martedì in Commissione Agricoltura la proposta di modifica normativa.
Dal più grande salone italiano della birra artigianale arriva una spinta concreta al rinnovamento del settore: nel corso di “EurHop – Roma Beer Festival” il Salone Internazionale della birra artigianale, si è acceso il dibattito sulle norme che regolano la produzione brassicola in Italia, per larga parte ancora ferme alla legge 1354 del 1962.
Una legge nata quando la birra era un prodotto esclusivamente industriale e lontano dalla dimensione agricola e territoriale che oggi caratterizza la produzione artigianale. Negli ultimi vent’anni, infatti, in Italia sono nati oltre 1200 microbirrifici, molti dei quali collegati direttamente a filiere agricole locali, capaci di creare valore, lavoro e identità territoriale. Tuttavia il quadro normativo rimane ancorato a regole pensate per un’altra epoca, con limiti tecnici e burocratici che spesso ostacolano la creatività e la competitività dei produttori. È questo il nodo sollevato da Unionbirrai, l’associazione di categoria che rappresenta i birrifici artigianali italiani. “Le regole ancora in vigore risalgono a un’epoca in cui la birra artigianale non esisteva”, spiegano. “Alcuni parametri tecnici come quelli sull’acidità – aggiunge Unionbirrai – oggi impediscono la produzione di intere categorie di birre, dalle sour alle gose. È tempo di una normativa che riconosca la realtà attuale del settore e che riduca la burocrazia”. Nel giorno inaugurale dell’evento romano, il senatore Giorgio Salvitti, consigliere politico del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, ha incontrato una delegazione di Unionbirrai – composta da Donato Di Palma, Alessio Selvaggio e Luana Meola – per discutere le principali criticità del comparto e le prospettive di valorizzazione del prodotto artigianale. Durante il confronto si è discusso anche dell’emendamento a firma Salvitti, De Carlo, Bergesio e Bizzotto, che introduce l’articolo 11-bis alla legge del 1962. Il nuovo testo, che sarà esaminato martedì 14 ottobre in Commissione Agricoltura, aggiorna i parametri relativi al contenuto di anidride carbonica nella birra – fissandoli tra 0,2 e 1 grammo ogni 100 ml – superando così un impianto normativo ormai superato. Il senatore Salvitti ha ribadito l’impegno del governo a sostenere i comparti produttivi legati alla terra, anche quando si tratta di realtà apparentemente lontane dall’agricoltura tradizionale. “La birra artigianale è parte importante del settore primario, uno dei temi più cari al governo. Il nostro compito, infatti, è proprio quello di creare un quadro normativo che permetta ai produttori di crescere valorizzando soprattutto qualità e territorio”, ha dichiarato.
L’emendamento rappresenta un primo passo verso la modernizzazione di un settore in costante crescita che oggi unisce agricoltura, manifattura e turismo. Una filiera che investe su materie prime italiane, promuove la sostenibilità e contribuisce alla valorizzazione dei territori rurali. E il dibattito che si è acceso durante EurHop dimostra come la birra artigianale non sia più soltanto un fenomeno di consumo, ma una voce sempre più autorevole del made in Italy agricolo in cerca di strumenti normativi capaci di accompagnarne la crescita.